Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao, la strada che si faceva x andare all' IRT o Pizzo, inizia molto più avanti di dove siete partiti voi, iniziava tra la prima stalla che si trova sulla provinciale verso Gerosa e la cappelletta poco avanti. Si saliva senza troppa fatica, a metà percorso altra stalla!!....... stessi proprietari di quella sulla strada provinciale, quindi si arriva in cima seguendo il crinale si arrivava ai vari lotti. Il sito è molto scosceso ma la necessità imponeva sacrifici. La parte est essendo meno impervia consentiva un miglior sfruttamento e l'acceso con le mucche.

Per andare al Foldone adesso l'unico sentiero è quello che parte dalla Forcella di Bura, ripristinato negli anni 80 dall'allora parroco Don Ettore di Gerosa. Fino agli anni 60 ne esisteva un altro che in tempo di guerra serviva x andare a raccogliere legna sotto il Foldone. Partiva da Bura e saliva in diagonale passando sopra la grossa parete piatta che si vede sotto il Sornadello e arrivava direttamente alle stalle del Foldone. Nel 1977 costrinsi mio padre a percorrerla scendendo dal Foldone, riuscimmo a scendere solo grazie ai suoi ricordi di gioventù a causa della vegetazione che aveva cancellato buona parte del sentiero. Comunque era un percorso più dolce dell'attuale salita al Sornadello. In Agosto si potrebbe organizzare un incontro con Fantini Antonio del Martiri memoria storica del luogo.
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mirolo
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da mirolo »

Grande Andrea! Sempre un occhio attento alla piccola cultura e storia locale! Mi hanno detto che in effetti qualche discendente della famiglia Baradossi è ancora in zona. Per rispettare la privacy però te lìho segnalato in mp, poi al massimo, confermata la teoria, si potrebbe rendere partecipi tutti...
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Capito qual'è l'IRT...ma quindi si sviluppa sia sul versante ovest (baita sulla provinciale, baita e metà costa), sia su quello est del Pizzo? Interessante...
Interessante anche il sentiero per il Foldone, ho capito a grandi linee dov'era il passaggio.
sergio fantini ha scritto:In Agosto si potrebbe organizzare un incontro con Fantini Antonio del Martiri memoria storica del luogo.
Presente! Ma è residente al Martire o sale solo d'estate? Si potrebbero anche anticipare i tempi.. a_14
@ Mirolo: grazie per l'MP, ti tengo informato. a_45
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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao L'Irt sarebbe il lato est cioè quello molto ripido cioè irt. Pradusola è stata chiamata così nel 1800 quando quel luogo era coltivato come prato ed essendo poco scosceso (anche terrazzato) ben soleggiato veniva chiamato "Pra col sul" prato soleggiato.anche per distinguerlo dall'altro versante est, L' Irt ( irto e poco soleggiato9. Mentre per quanto riguarda il" casot" sugli alberi che avete trovato è stato costruito dai cacciatori di Gerosa per l'osservazione in estate e x la selezione in inverno dei caprioli. Mentre l' Antonio del Marter è residente in Svizzera torna da luglio a settembre
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Ma sei un mito!!!! Quante informazioni, grazie!!! a_2 a_2

Siamo partiti senza sapere nulla, ed ora grazie al forum sappiamo pure i proprietari! Andrò a farci un giro quanto prima..

Quindi, ricapitolando: Pradusola significa "prato del sole", mentre la storpiatura "Predosola" (come dice la cartina) trae in inganno...la valle viene chiamata anche così, però allora è un termine improprio visto che è un prato "esterno" all'impluvio della valle, mentre l'Irt è all'interno.
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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao, tornando al nome Pradusola come dicevo è una zona molto soleggiata anche in inverno mentre l'altro versante Irt il sole è latitante. Molto importante è "Pra COL sul" cioè indica che c'è il sole. La spiegazione del significato non è frutto del mio sacco ma di un discendente dei “Borados” di Bura che a sua volta lo seppe dal nonno. Le storpiature dei nomi sono frequenti specie nel 700 800 quando venne il passaggio dal latino o bergamasco nell'italiano.
sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Per ampliare il discorso nessuno si chiede come mai la strada x Gerosa alla cappelletta di Foppa Calda non segue come era logico la vecchia mulattiera dritto, invece gira a dx tra mille difficoltà essendo un tratto rocciose e ripido?? da superare con i mezzi della fine 800.
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

sergio fantini ha scritto:Per ampliare il discorso nessuno si chiede come mai la strada x Gerosa alla cappelletta di Foppa Calda non segue come era logico la vecchia mulattiera dritto, invece gira a dx tra mille difficoltà essendo un tratto rocciose e ripido?? da superare con i mezzi della fine 800.
Ma io e te siamo telepatici?? Giuro che me lo son sempre chiesto...forse perché il terreno è franoso? Comunque non solo quel pezzo, ma pure quello sopra, all'altra cappelletta...ok lì posso capire che han girato a ovest per arrivare a Gerosa, però una bella "direttissima" per Bura e la Forcella ci starebbe.
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao, la strada per Gerosa è stata costruita tra il 1880-1885. Sindaco era mio bisnonno il più entusiasta dell'opera, ma il comune aveva le casse vuote, partirono ma alla spera in Dio. Arrivati alla cappelletta di Foppa Calda pensavano di proseguire diritto allargando la mulattiera esistente. Emissari di Peghera o del comune di Taleggio chiesero di cambiare percorso (cioè l'attuale) in cambio avrebbero dato un contributo alla costruzione. Motivando la richiesta con la possibilità, una volta giunti alla seconda cappellina di fare una deviazione verso Bura, e proseguire x Peghera. Fu accettata subito la proposta ma arrivati alla cappellina dissero che non avevano i soldi. La strada fino a Gerosa viene terminata (dai Gerosini) facendo molti debiti e..con parecchie cause dal costruttore per avere il saldo. Saldo avvenuto negli anni venti con sindaco suo figlio (mio nonno) e con la mediazione del Senatore Belotti.
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