Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

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püdiscia
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da püdiscia »

veramente molto interessante... grazie Sergio per tutte queste informazioni!!! a_14
We often hear of bad weather, but no weather is bad. It is all delightful, though in different ways.
As Ruskin says,"There is really no such thing as bad weather, only different kinds of good weather."


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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Moooolto interessante la storia della provinciale! Certo che caspita...una direttissima per Gerosa sarebbe servita...anche per accorciare un pò i giri in bici! a_39

PS. l'anno scorso ho tentato una via alternativa in bike: dal tornante di Foppa Calda salendo inizialmente dal tracciato della mulattiera (ora all'inizio strada comunale), ma poi deviando a sinistra, attraversando la frana per poi arrivare ad una contrada che mi pare si chiami "sottocorna" (correggimi se sbaglio), dove mi ha atteso un'energica vecchietta che mi intimava di non proseguire...che ci sarebbero stati solo prati abbandonati e desolazione; io naturalmente non le ho dato retta, anche per il poco dislivello con le soprastanti altre contrade di Gerosa..in realtà ho trovato esattamente cosa diceva la nonnina..prati abbandonati e pieni di spini! Con molta fatica e stenti sono comunque riuscito a raggiungere una carrareccia privata, e da lì salire a Bologna (chi non conosce Gerosa a questo punto farà a_19 ..tranquilli, non sono ubriaco..è il nome di una contrada, non la città emiliana a_39 ).
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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao il percorso che hai fatto in bici era il primo progetto della strada per Gerosa. Bologna frazione di Gerosa è una contrada molto vecchia nel 1500-1600 vi abitavano parecchie famiglie tutte di Pesenti, soprannominati Bononia, in seguito cambiato in Pesenti Compagnoni. Un itinerario per la bicicletta non impegnativo è. Santuario della Foppa scendere fino in valle immettersi nella vecchia mulattiera proseguendo per Mussita, quindi la strada carrozzabile x Blello.
Gioan
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da Gioan »

Ciao a tutti,
L'argomento è molto interessante!

....premetto che non conosco nei dettagli la zona in questione, ma posseggo qualche elemento linguistico in merito a studi toponomastici di cui sono piuttosto interessato: tornando al toponimo "Pradusola", sarebbe interessante sapire come viene pronunciato nella viva parlata dei nativi del posto. Posso supporre sia "Pradissöla", con la prima "a" che è una vocale tipica bergamasca in sillaba libera che può indifferentemente essere interpretata come "è" molto aperta oppure come "a" e la "i" che evolve spesso, sempre in sillaba libera, in una vocale indefinita spesso interpretata come "ö". In questo caso significherebbe semplicemente "praticciolo", "piccolo prato", in quanto nei dialetti antichi "prat" veniva usato anche al femminile (Vedi la località Prada-longa).

Sarebbe poi interessante capire se la frazione Bologna abbia preso nome dallo "scotöm" che contraddistingueva, all'epoca, gli abitanti, oppure viceversa!
Tra l'altro "Bononia" è anche l'antico nome latino della città di Bologna, ma non vorrei complicare troppo le cose... a_11

Sarebbe davvero bello nonchè segno di rispetto verso il passato, il poter riportare alla luce gli antichi toponimi così come pronunciati dalle persone del posto, senza l'intermediazione, spesso delirante, di certe carte topografiche a_39
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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria...baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Gioan ha scritto:sarebbe interessante sapire come viene pronunciato nella viva parlata dei nativi del posto.
Quoto la domanda e la giro a sergio.fantini, l'argomento è davvero molto interessante.
Gioan ha scritto:Sarebbe poi interessante capire se la frazione Bologna abbia preso nome dallo "scotöm" che contraddistingueva, all'epoca, gli abitanti, oppure viceversa!
Tra l'altro "Bononia" è anche l'antico nome latino della città di Bologna, ma non vorrei complicare troppo le cose...
Mi ha sempre intrigato il nome di questa frazione...potresti spiegare per esteso cos'è lo "scotöm"? E' un termine infatti caduto in disuso (io stesso l'ho cercato sul Dizionario Italiano - Bergamasco a_11 ).

Riguardo a Bononia, come ha detto Gioan, è anche il nome latino di Bologna..che secondo wiki ha questa origine (per ora prendetela con le pinze se no diventate matti a fantasticare..):

"Bononia è il nome latino (ma probabilmente di etimologia celtica) di Bologna che la città assunse dopo l'occupazione dei Galli Boi nel IV secolo a.C. (ca. 358-54 a.C.) e dei Romani nel 189 a.C.

Alcuni ritengono che il termine latino sia una derivazione dal celtico bona ("luogo fortificato"), il quale trova riscontro in altri toponimi (si vedano ad esempio Juliabona, odierna Lillebonne, Boulogne-sur-Mer, Boulogne-sur-Seine, Ratisbona, Vindobona, odierna Vienna, Banoštor in Serbia e Vidin in Bulgaria)."

Gioan ha scritto:Sarebbe davvero bello nonchè segno di rispetto verso il passato, il poter riportare alla luce gli antichi toponimi così come pronunciati dalle persone del posto, senza l'intermediazione, spesso delirante, di certe carte topografiche
Sagge parole.
a_21
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Re: Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

Inserisco qui tre foto di Bologna e contrade limitrofe, cosicché anche gli utenti che non la conoscono possono partecipare alla discussione:

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andrea.brembilla
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Re: Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da andrea.brembilla »

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sergio fantini
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Re: Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da sergio fantini »

Ciao, dopo aver consultato i libri del 1600 della parrocchia di Gerosa e Brembilla, sono venuta alla conclusione che i nomi delle località, come x i cognomi, vengono dati in base alla morfologia del posto o è il classico soprannome dato in base al modo di fare del soggetto o alla fisionomia dello stesso. Per esempio il cognome Musitelli, nel 1500 si identificava, di Musida cioè Joanny di Musita ( località Mussita di Gerosa) poi solo Musida, tanti figli Musitelli.

Per quanto riguarda la contrada di Bologna i nome è sempre stato Bononia fino al 1700 senza storpiature difficile da interpretare, mentre altre località vicine come Sottocorna perchè vicino ad un grosso masso. Pradusola è il nome che i Gerosini hanno sempre chiamato detta località. Il nome è precedente alla costruzione della strada, ed era stato era dato dai proprietari del terreno coltivato e domiciliati a Bura, infatti un discendente racconta del nonno che usava ancora il nome Prato col sole.
Gioan
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Re: Cercando la microstoria... baite perdute in Val Brembilla

Messaggio da Gioan »

sergio fantini ha scritto:Pradusola è il nome che i Gerosini hanno sempre chiamato detta località. Il nome è precedente alla costruzione della strada, ed era stato era dato dai proprietari del terreno coltivato e domiciliati a Bura, infatti un discendente racconta del nonno che usava ancora il nome Prato col sole.
...Quindi confermi che si diceva "PRAT COL SUL"?!
Spesso i significati di certi toponimi sono molto più trasparenti di quanto ci si immagini! a_39
Per quel che riguarda il cognome Musitelli, pensavo anche io derivasse dal nome della contrada; a proposito Sergio: è Mussita o Musita??
andrea.brembilla ha scritto:...potresti spiegare per esteso cos'è lo "scotöm"? E' un termine infatti caduto in disuso (io stesso l'ho cercato sul Dizionario Italiano - Bergamasco a_11 ).
...Da quel che so è il soprannome di famiglia o anche quello degli abitanti del paese. Il termine è caduto parzialmente in disuso dal momento in cui è venuto a mancare l'oggetto stesso della definizione. Ho sentito dire anche "suernòm" ma credo che questo termine sia riferito più che altro ad un soprannome "personale"!

Tornando alla contrada Bologna, mi ricordo ora di aver letto da qualche parte (non ricordo più dove a_11 ), notizie di un consistente flusso migratorio dalla Valle Brembana, nel '500 - '700, con destinazione, oltre che la classica Venezia, anche Bologna e Toscana...chissà!?

Per Andrea: Grazie dell'apprezzamento circa il mio auspicio sui vecchi toponimi.
Anche perchè, anticamente, era probabile che in un fazzoletto di terra sussistesse un numero enorme di microdenominazioni, riferite ad ogni minima variazione, proprietà, particolarità del terreno, oppure a prerogative faunistiche o vegetali, in massima parte già andate irrimediabilmente perse, al di là di quelle poche che ancora sopravvivono nella memoria dei più anziani!
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