Ogni sentierino ha vita a se, devo tornare sulla sterrata: ecco a sinistra presidiato da una tribulina l'inizio del sentiero che mi porterà sul Monte Magnodeno...
Però la voglia di perlustrare altri anfratti è troppo forte, così continuo ancora un pochino sulla sterrata: prendo il primo sentierino dopo al tribulina, è stretto, tutt'altro che agevole e per ultimo devo calarmi giù da un ripido pendio di terra nuda e scivolosa, ma poi...
Vorrei proseguire la perlustrazione ma il tempo scorre e la strada è lunga, lo farò al ritorno: saluto il Galavesa, vi ho fatto venire voglia di andarlo a vedere..??
Il sentiero dovrebbe essere l'801e della Comunità Montana Valle San Martino, ci sono solo vecchi segni azzurri piuttosto scrostati, però il sentiero è evidente e ben percorribile: si sale nel bosco e poco sopra mi scosto leggermente a sinistra verso una radura piuttosto a sbalzo, ecco sotto di me Erve...
Il sentiero sale con bella pendenza, se si arriva davanti un cancello di legno con scritto Proprietà Privata allora si è sbagliata strada: ma nessun problema, basta alzarsi direttamente per pochissimi metri a destra e in un amen si riaggancia il sentiero giusto, quindi occhio ai bolli...
Si sale, si sale e dopo un po' si attraversa una valletta con rudere di un casello, poco oltre si sbuca su un altro sentiero e lì seguo l'indicazione per Termenù: si sale ad agganciare una costa un po' meno ripida che porta in breve nel bel mezzo di un postazione di caccia...
In cima alla radura è facile sbagliarsi, non lasciarsi tentare dal più ampio sentiero che va a destra ma girare a sinistra ( cartelli poco visibili sul tronco di un faggio): Il sentiero diventa molto sentierino e aggirata la costa si perviene sul più agevole sentiero che sale dalla contrada Costalottiere, si gira perciò a destra e accompagnati da bolli ora gialli si sottopassa un dosso con capanno...
