Un Fioraro diverso: viaggio in splendide terre valtellinesi

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Il Monte Foppone e la bellissima conca sotto il Pizzo del Vento: spiccano i due acquitrini, forse anticamente erano piccoli laghetti...

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Ad Ovest ecco il Fioraro e il Monte Pedena: il programa ora prevede la discesa alla Falsa Bocchetta di Budria e da lì al Rifugio Balicco, sono entusiasta di aver scoperto una via così bella per raggiungerlo..!!
Ma la voglia di andare ad esplorare il mondo che mi separa dal Passo Pedena che vedo là davanti è troppo forte: cambio di programma, proverò a salire il Fioraro dalla cresta nord...

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Torno sui miei passi fino al grande pianoro umido e riaggancio la GVO, sale solo pochi metri a girare una costa e si abbassa per attraversare un primo vallone con macereto: poi ecco un altro macereto, si toccano i 2050 metri, punto più basso della traversata verso il Passo di Pedena...
Anche questo è un balcone sopraelevato: ecco la Val Budria...

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Arriva un terzo macereto, poi si dispiega la grande conca delle Baite Saroden: posso anche vedere il fascione sopraelevato che contorna la conca fino al Passo di Pedena, distante circa un chilometro in linea d'aria...

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Attenzione battaglione, appena superato il macereto ecco che il bel sentiero discendente va abbandonato: su un masso compaiono tre segnavia in lamiera, la GVO punta verso l'alto, comincio così a salire praticamente in campo libero, cercando di scovare i bolli che segnano una traccia alquanto scarsa...
Poi le cose migliorano, la traccia diventa più evidente: ecco il fascione obliquo che porta sotto il Passo di Pedena, la pendenza è meno tenue del previsto, mi fermo ad osservare il Fioraro e la sua cresta nord...

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Più riposante la vista sulla conca delle Baite Saroden, incorniciata dalle Retiche...

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Alla fine del cengione arriva lo strappo che sale con fatica al Passo di Pedena, lo raggiungo: la grande conca appena attraversata e al centro il Monte Tartano...

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Il Monte Pedena...

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E adesso tocca al Fioraro: la cresta nord è la via più impegnativa per salire lassù...