Un Fioraro diverso: viaggio in splendide terre valtellinesi

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Basta infatti spostarsi di pochi metri e mi posso affacciare senza problemi sulla conca di Piedevalle, si nota bene la spianata dell'antico lago estinto...

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Resto per qualche metro sul filo della larga dorsale, giungendo al suo punto più basso: da una parte lo splendido ambiente dell'Alpe Súna...

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Dall'altra parte posso invece vedere la suggestiva e gobbosa conca sotto il Pizzo Rotondo: quanto a bellezza anche il versante bergamasco si difende bene...

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Il sentiero GVO corre pochi metri sotto lo spartiacque, scendo e in un amen lo riaggancio: attraversata una pietraia mi affaccio su un grande terrazzone pascolivo che traversa in quota con declivi alquanto mansueti...

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Il dolce terrazzone corre alto sopra la conca dell'Alpe Súna: una meraviglia insospettabile sospesa sopra la Valle di Lemma, ma tu guarda che sorprese regalano le Orobie..!!

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Il sentiero va via tranquillissimo, sono a 2100 metri di quota in compagnia di mucche: dritto là davanti (al centro della foto) posso vedere il prossimo colletto da scavalcare...
Al termine dei pianoni raggiungo i ruderi della Baita Erre Bi: proprio lì il sentiero si impenna con uno strappo un po' cattivello, ma bastano una decina di minuti per giungere allo stretto Passo di Súna...

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Passo di Súna (Passo dei Laghi): ultimo sguardo alla immensa conca appena attraversata...

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Passo di Súna, di là era ripido: di qua si apre un morbido vallone che inquadra il Foppone...

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Il sentiero si abbassa qualche decina di metri e va ad agganciare un pianoro aquitrinoso sulla sinistra del vallone: dal passo avevo già avuto modo di ammirare il panorama verso il Fioraro, ma la GVO sta per darmi una mazzata...