Gli stambecchi del lago Moro

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Prima tappa della seggiovia per il Montebello in IV Baita.

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Myosotis o Nontiscordardimè.

Da tempo ero curioso di sapere il motivo del nome "volgare" ; nel postare la foto ho provato a cercare e Wikipedia ha dato il seguente:
<<Il nome di "non ti scordar di me" pare legato a una storia austriaca, occorsa lungo il Danubio: due giovani stavano scambiandosi le promesse attraverso il simbolo di questo fiore, ma lui cadde nel fiume vorticoso e, prima di morire, le gridò appunto la famosa frase.>>

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Quel paio di volte che sono stato al Moro ho seguito il 204 oppure ho seguito il tracciato del secondo segmento di seggiovia; in nessuna di quelle due passeggiate sono passato dal Passo della Croce, anzi, ne ignoravo l'esistenza. Avendolo però visto ieri sulla cartina, all IV Baita prendo la carrozzabile/pista che mi ci fa transitare.

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Non è piacevole come un sentiero immerso nel bosco di abeti dove il calore del sole fa liberare nell'aria il profumo della resina, ma la natura riesce ancora, generosamente, a mandare segni distensivi all'uomo che così spesso la offende.

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A destra del Pegherolo, il Monte Cavallo (2323m).

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In cima alla salita, le frecce segnavia del CAI mi confermano il raggiungimento del passo. Dunque... su a sistra... giù a destra... indietro... giù a sinistra... Ma su a destra cosa c'è? Vedo un'altra seggiovia.
Cartina alla mano scopro che lì sopra c'è il Valgussera. Ancora sentito ma vai visto. E' tempo di fare una variante all'itinerario previsto per scoprirlo.

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Inizio la salita accompagnato dal volteggiare disordinato di alcune farfalle.

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Seguo un po' la pista, un po' la seggiovia, incerto di quello che troverò una volta in cima.

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...Ma intanto mi godo tutto il bello che vedo.