Lavina - Sorgente Fiume Latte - Morterone - Roncalli

[ol gogis]

Spero di non aver guastato il loro entusiasmo. Auguri per qualche altra escursione nella più bella delle valli bergamasche! Arrigo Arrigoni

Guastare l'entusiamo a gente dell'Orobie F@ns Club?

ma questi sono i giusti stimoli per "scoprire" gli angoli meno conosciuti nel bacino del Brembo e le precisazioni su toponimi o quantaltro, sono Oro per tutti gli appassionati della montagna e soprattutto a chi vuole conoscere meglio la nostra Valle.

Saluto Arrigo e lo invito a correggerci anche quando siamo in escursione fuori dalla "sua" Valle.

Ol Gogis

[Alben]

Agli amici che hanno fatto questo bellissimo giro, chiedo se mi possono dare alcune indicazioni per trovare il sentiero che da Morterone (chiesa) ritorna al ponte della Lavina passando da Frasnida Zucchero e Roncalli. Visto che mi sembra di aver capito che non esiste un vero sentiero tracciato chiedo alcune indicazioni di massima per non sbagliare. Grazie e complimenti per il bel servizio fotografico.

[andrea.brembilla]

Ciao Alben benvenuto nella sezione Trekking!

Il ritorno da Morterone alla Lavina attraverso Frasnida, Zucchero (o forse Zuccaro, lascio agli storici rispondere) e Roncalli come ho già scritto è problematico: si attraversa una zona abbandonata da decenni, senza sentieri veramente frequentati e con borghi dalle antiche vestigia in mezzo alla selva che ti traggono in inganno con la loro antica bellezza portandoti fuori traccia. Come avrai capito pur avendo ricevuto precise indicazioni in paese abbiamo fatto veramente fatica a trovare il bandolo della matassa, soprattutto nel tratto da Zucchero e Selvano-Fracchio. Per questo ti mando in Messaggio Privato le indicazioni, invitando chiunque volesse intraprendere questo itinerario ad essere consapevole che non si va in zona battuta e a chiedere sul forum, vi risponderemo in MP.


Allego due contributi:
- la cartina del Comune di Morterone (è in pdf) con avvertenza: i sentieri in arancio spesso son flebilissime tracce, non fidatevi! Anche il sentiero verde M2 nel tratto da Frasnida a Zuccaro e Selvano in realtà si perde con facilità, chiedete a noi che è meglio.

- un bel video sulle sorgenti dell'Enna, itinerario, ribadisco, consigliatissimo, con rigraziamento finale "a sorpresa"

PS. chissà che un giorno le Province di Bergamo e Lecco non pensino il recupero del collegamento tra Morterone e i Roncalli..in quel caso...presente come volontario!

[arrigoarrigoni]

avevo avuto il sospetto ma non ero certo che gli OFC fossero dei giocherelloni. adesso lo so! Comunque ho visto che avete fatto tesoro di alcune mie osservazioni e la cosa mi fa piacere e vi ringrazio. Naturalmente, per rispondere al Gogis, quando mi imbatto in cose errate interverrò anche su materia non valtaleggina. Certo senza voler fare il sapientone.

Quanto all'idea del recupero del percorso Morterone_Frasnida-Salvano-Scaluggia-Roncalli-Ponte della Lavina per fare un anello con il percorso Ponte della Lavina-Sorgente-Morterone è una bella idea che ho cullato anch'io in tempi passati. Un tempo, sia pure con qualche prudenza, i mandriani-alpeggiatori ci transitavano con le bestie da soma (raramente con qualche mucca).

Oggi a renderla difficile è il passaggio in zona Scaluggia che si è parecchio logorato rispetto al passato con strettoia, franetta e ghiaioni. Però una pulizia del percorso ci starebbe...

Arrigo Arrigoni

[andrea.brembilla]

Però una pulizia del percorso ci starebbe...

D'accordissimo. Noi tre (parlo anche a nome di Gogis e Caciana) abbiamo incontrato le difficoltà maggiori tra Frasnida e i prati alti di Salvano...in questo tratto il sentiero andrebbe segnato, pulito e anche in parte ritracciato.

Poi, dopo lo spartiacque di Salvano, quando si entra in territorio di Vedeseta, in realtà la traccia è evidente ed anche i piccoli smottamenti sono risolvibili; il problema è che non è per niente frequentato, è invaso dall'erba (soprattutto in questo periodo) e manca di manutenzione da molti anni. La larghezza della traccia, i muretti a secco e i passaggi su roccia scavata sopra l'orrido dell'Enna mi fan pensare che in passato sia stata una via importante ma anche qui lascio la parola agli storici: sarebbe bello conoscere la storia di questa landa dimenticata veramente "al confine", in ogni senso, emblema dell'abbandono della montagna da parte dell'uomo.

Siamo rimasti molto intrigati su questi borghi diroccati nel bosco..immagino quindi anche la passione di uno storico come l'Arrigoni, che invito ancora ad arricchire il forum.

Se sistemato è un bellissimo itinerario, chissà che, tramite il forum, a qualche ente o associazione non venga voglia di fare questa impresa.. speriamo!

[Alben]

Siamo rimasti molto intrigati su questi borghi diroccati nel bosco..immagino quindi anche la passione di uno storico come l'Arrigoni, che invito ancora ad arricchire il forum. Se sistemato è un bellissimo itinerario, chissà che, tramite il forum, a qualche ente o associazione non venga voglia di fare questa impresa.. speriamo!

Si potrebbe orgazizzare per un sabato un gruppo di volontari e ripercorrere il sentiero da Frasnida a Roncalli pulendo i tratti + brutti e bollare il sentiero per avere dei riferimenti. Lanciate un appello attaverso questo forum. Io ci sono

[andrea.brembilla]

Non è così semplice: si tratta di una traccia di almeno 2 ore di cammino (anche di più), tutta da pulire (pesantemente) e ripristinare. Ci vogliono molte persone, e il lavoro richiede parecchi giorni.
Per questo l'intervento degli enti (comuni, provincie) è pressoché necessario, a meno che si prendano a cuore il sentiero gruppi come gli Alpini...e via dicendo.
In queste condizioni è difficile pure dipingere i bolli, soprattutto per i tratti in prato; segnalando il problema gettiamo un sasso nello stagno, vediamo se qualcuno lo raccoglie.


PS..poi devi già portarmi in Val Taleggio nell'altro itinerario top-secret into the wild..

[arrigoarrigoni]

mi piace la disponibilità degli OFC! Circa l'importanza del percorso Morterone-Vedeseta passando da Salvano e da Roncalli dico che, forse, (ma non è certo) è una strada seguita anche da San Carlo Borromeo nel 1566 quando venendo da Morterone visitò tutte le parrocchie della Valle taleggio prima di portarsi in Alta Valle Brembana.

Sicuramente è stata strada di importanza economica perché Morterone ha avuto a lungo scambi con Vedeseta, il suo legname (era famosi e pregiati i "borrelli" di faggio proprio della zona di Salvano e di Valmana) scendeva, per via d'acqua dell'Enna ma anche portato dai muli e dalle persone (soprattutto se trasformato in carbone) verso Vedeseta e oltre; a Vedeseta venivano portati i taleggi prodotti sugli alpeggi di Morterone e a Vedeseta si facevano acquisti... ancora 60 anni fa.

Nella zona del Salvano e delle Fracce, oltretutto, soprattutto all'inizio del secolo scorso parecchie famiglie bergamine di Vedeseta avevano acquistato terreni per portarvi il proprio bestiame, che però vi arrivava passando per una via alta, che collegava Morterone ai Piazzoli, perché la via della Scaluggia, per quanto ben tenuta, era considerata pericolosa... Qualche altra informazione la riservo per un'altra volta. Per la manutenzione non sarebbe male che gli OFC si collegassero con i volontari di Vedeseta (fanti e alpini) che tutti gli anni fanno la manutenzione del sentiero dell'Enna... Potrebbe nascere un intervento fatto insieme, in forze, magari anche con qualcuno di Morterone.

Buona giornata. Arrigo Arrigoni

[amazzoleni]

Ciao a tutti,

Riapro questo vecchio thread per segnalare che settimana scorsa ho percorso il sentiero che da Frasnida arriva a Roncalli. E' ancora percorribile e relativamente in buono stato considerando i pochi passaggi. L'ho mappato in OpenStreetMap per avere un riferimento certo. Ho anche mappato varie antiche contrade della zona, ormai composte di soli ruderi, ma ancora raggiungibili.

Qui potete vedere la nuova mappatura: https://hiking.waymarkedtrails.org/#?ma ... 767/9.5183

Per chi volesse rifare il percorso, consiglio si seguire questa mappatura con un GPS. Qui una breve descrizione: da Frasnida Bassa si segue il percorso M2. Non è segnato, ma il sentiero in costa è sempre evidente fino a Selvano. Notare che non si passa dalla contrada Zucchero, che rimane appena sopra il sentiero e facilmente raggiungibile.

Dalle due baite di Selvano occorre salire un pezzo per il prato senza una traccia evidente, ma ai primi ruderi il sentiero ritorna visibile. Dall'ultima baita iniziano i bolli arancioni sulle piante che indicano il sentiero da seguire. In questa sezione marcata con bolli arancio occorre fare attenzione al superamento delle vallette dei torrenti che sono un poco scoscese.

In località Scaluggia terminano i bolli arancio e iniziano i classici bolli CAI bianco/rosso. Volendo da qui è possibile risalire fino al Fo' di Valmana ed eventualmente anche all'Alpe Costa del Palio.
Invece, proseguendo lungo il sentiero c'è una cengia che è anche l'unico punto problematico. Il tratto è stretto, in discesa e molto esposto. Sono solo pochi metri, ma occorre avere passo molto sicuro.
Qui ci starebbe bene una corda fissa.

Dopo questo punto non ci sono più difficoltà e si scende facilmente sull'evidente sentiero fino alla sterrata che porta a Roncalli.

Se volere vedere alcune foto, potete seguire questo link, e cliccare sui pallini colorati e quindi sul link dell'immagine: https://overpass-turbo.eu/s/1g1g
Scusate la complicazione, ma sono foto intese per la mappatura in OpenStreetMap.