Monte Valegino...
San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Moderatori: MaCa, lucaserafini
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Arrivo alle Baite Fontanini...
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Panorama di valle...
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Cavallo e Pegherolo...
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Il Pegherolo...
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
E il giro si chiude alle 16 e 30 nella San Simone da cui ero partito stamattina: oggi ho scoperto vallate bellissime, dove da tempi remoti tra Valtellina e Val Brembana si sono intrecciati rapporti molto stretti, a volte accomunati da eventi disastrosi...
Oggi inconsapevolmente ho a modo mio riallacciato quegli scambi: ho portato oltreconfine la mia curiosità, me ne torno con tante immagini bellissime e una consapevolezza diversa...
Oggi inconsapevolmente ho a modo mio riallacciato quegli scambi: ho portato oltreconfine la mia curiosità, me ne torno con tante immagini bellissime e una consapevolezza diversa...
Ultima modifica di moritz63 il mercoledì 13 settembre 2017, 18:02, modificato 1 volta in totale.
Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Cambrembo, il sole si abbassa sulla chiesetta di Sant'Elisabetta: arriva la sera, arriverà un altro giorno, arriverà un'altra escursione...
- elio.biava
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Re: San Simone-Tartano: il bell'anello Val Corta-Val Lunga
Complimenti ancora a moritz che ci porta sempre novità ed allarga gli orizzonti escursionistici.
p.s. Conoscevo la Val Lunga prima dell'alluvione dell'87 per averla discesa un paio di volte in inverno, morfologicamente era molto più pascolo e libera dalla vegetazione che adesso.
Nell'88 andai a Tartano in auto e rimasi sconvolto nel vedere quanto quel piccolo torrente che vi correva, avesse potuto devastare quella bella vallata ed i suoi pascoli.
Nei giorni dell'alluvione, Tartano fu l'epicentro con circa 480 mm di piogge continue per 3 giorni e mezzo (da noi "solo" 460 circa).
Tale paese è famoso per essere stato l'ultimo grosso comune montano valtellinese ad essere raggiunto dalla strada, (merito di un famoso politico locale, Vanoni, che portò una petizione in parlamento per risolvere il problema di tale popolazione e del suo isolamento).
A tal proposito circolava un racconto: di un anziano abitante che non era mai sceso a valle, era nato e vissuto sempre a Tartano. Quando giunse finalmente la strada, decise discenderla, così, per curiosità. Arrivato su di una curva, tra gli alberi gli si spalancò un orizzonte mai visto, un'immensa vallata (la Valtellina), una distesa verde, una piana di una bellezza e dimensione a lui sconosciuta. Rimase stordito ad osservare dall'alto questo spettacolo, si tolse il cappello e lo lanciò a valle facendolo roteare nel vuoto. Un omaggio a quel cappello che per tanti anni lo aveva servito egregiamente, pronunciando "ma vaten a ti capél...! - ma vattene pure tu cappello, che a questo punto della vita ne ho viste tante di cose e con questa di oggi ne ho viste anche troppe!"
p.s. Conoscevo la Val Lunga prima dell'alluvione dell'87 per averla discesa un paio di volte in inverno, morfologicamente era molto più pascolo e libera dalla vegetazione che adesso.
Nell'88 andai a Tartano in auto e rimasi sconvolto nel vedere quanto quel piccolo torrente che vi correva, avesse potuto devastare quella bella vallata ed i suoi pascoli.
Nei giorni dell'alluvione, Tartano fu l'epicentro con circa 480 mm di piogge continue per 3 giorni e mezzo (da noi "solo" 460 circa).
Tale paese è famoso per essere stato l'ultimo grosso comune montano valtellinese ad essere raggiunto dalla strada, (merito di un famoso politico locale, Vanoni, che portò una petizione in parlamento per risolvere il problema di tale popolazione e del suo isolamento).
A tal proposito circolava un racconto: di un anziano abitante che non era mai sceso a valle, era nato e vissuto sempre a Tartano. Quando giunse finalmente la strada, decise discenderla, così, per curiosità. Arrivato su di una curva, tra gli alberi gli si spalancò un orizzonte mai visto, un'immensa vallata (la Valtellina), una distesa verde, una piana di una bellezza e dimensione a lui sconosciuta. Rimase stordito ad osservare dall'alto questo spettacolo, si tolse il cappello e lo lanciò a valle facendolo roteare nel vuoto. Un omaggio a quel cappello che per tanti anni lo aveva servito egregiamente, pronunciando "ma vaten a ti capél...! - ma vattene pure tu cappello, che a questo punto della vita ne ho viste tante di cose e con questa di oggi ne ho viste anche troppe!"
Ultima modifica di elio.biava il mercoledì 13 settembre 2017, 12:26, modificato 3 volte in totale.
Moderatore Immagini Antiche
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"