Tour panoramico sulle alture della Valtaleggio

[alvin 51]

Il nuovo invaso per l'innevamento artificiale ad Artavaggio, opera costata 400 mila euro, di cui 200 mila fondi Comunità Montana Valsassina, 118 mila contributo del Comune di Moggio e 82 mila dall’accordo di programma con Regione Lombardia.

si può pensare che questo invaso per l'innevamento possa servire ad eventuali realizzazioni di una o più piste da sci che partivano dal rifugio Nicola?

[elio.biava]

Il nuovo invaso per l'innevamento artificiale ad Artavaggio, opera costata 400 mila euro, di cui 200 mila fondi Comunità Montana Valsassina, 118 mila contributo del Comune di Moggio e 82 mila dall’accordo di programma con Regione Lombardia.

si può pensare che questo invaso per l'innevamento possa servire ad eventuali realizzazioni di una o più piste da sci che partivano dal rifugio Nicola?

Non so ! però bisogna pasar su ancora a buttar dentro un due o tre "salvagnente" in attesa di...

[Franchino]

(Se poi ci si vuole soffermare sui particolari del "rifacimento" della stalla, si noterà la cura della stuccatura delle pietre in facciata, il mantenimento della caratteristica travatura orizzontale del sottotetto che regge la trave longitudinale esterna che nei tetti originali sorreggeva la gronda in pietra locale. Anche per il tetto si è rispettata la caratteristica inclinazione (semplificata solamente dall'utilizzo di ardesia rettangolare, anzichè la costosa e difficile pioda, ma lavorata a larghezze irregolari per mantenere un aspetto ancora "rustico" e non da "villetta". Complimenti al proprietario per l'amore e l'impegno nel bel recupero del rustico!

Bellissime foto e chiare relazioni! Bravo Gino!
Sono d'accordo su tutto con Elio. Però per quanto riguarda la ristrutturazione (particolari) per metterla lì originale, oggi la vedo dura! Oggi abbiamo operai specializzati che lavorano benissimo ma sicuramente non usano la tecnica di costruzione di allora!

[IW2LBR]

L'invaso funge anche da antincendio e sembra piu' grande di quello appena costruito ai Piani di Bobbio (sotto il Rif. Lecco)
una coriosita', il giorno della nevicata una volpe ha tentato di attraversare il bacino e ci ha lasciato le penne (freccia!)

(Se poi ci si vuole soffermare sui particolari del "rifacimento" della stalla, si noterà la cura della stuccatura delle pietre in facciata, il mantenimento della caratteristica travatura orizzontale del sottotetto che regge la trave longitudinale esterna che nei tetti originali sorreggeva la gronda in pietra locale. Anche per il tetto si è rispettata la caratteristica inclinazione (semplificata solamente dall'utilizzo di ardesia rettangolare, anzichè la costosa e difficile pioda, ma lavorata a larghezze irregolari per mantenere un aspetto ancora "rustico" e non da "villetta". Complimenti al proprietario per l'amore e l'impegno nel bel recupero del rustico!

oggi ho saputo dal sindaco di Taleggio che nella Valle da Cantolto ai Piani di Artavaggio sono oltre 300 le stalle e baite diroccate!!

[mariolu]

Val Taleggio, Giovedi' 17 Ottobre 2013 - Prealpi Orobiche

Tour panoramico sulle alture della Valtaleggio

Un tour taleggino pomeridiano in cerca di colori autunnali, salendo da Pizzino, Cà Bonetto, Cantolt, Fop, Saltarino, Piazza di Cavai, giungendo alla Forcella di Artavaggio, Piani di Artavaggio parzialmente innevati. Scendo al nuovo invaso per l'innevamento artificiale dove sono in corso gli ultimi lavori di movimento terra. Proseguo per la Casera Maestrino percorrendo tutto il lungo tratto aperto e super-panoramico a cavallo della Val Taleggio e della Valsassina passando la localita' Sella fino ai pascoli di Prato Giugno. Molte le baite e stalle in questo tragitto, alcune sono state col tempo sistemate e vengono occupate nei periodi estivi; altre (molto vecchie) cadono in rovina e appaiono come veri e propri ruderi...

belle foto ...come al solito
io ci sono passato la sera prima..stessa foto...solo un poco di neve in più

[elio.biava]

... Però per quanto riguarda la ristrutturazione, per metterla lì originale, oggi la vedo dura! Oggi abbiamo operai specializzati che lavorano benissimo ma sicuramente non usano la tecnica di costruzione di allora!

Certo Franchino è proprio quello che volevo dire: che l'hanno ristrutturata fin troppo bene! Poi muratori che riproducono la tecnica antica ce ne sono ancora, vedi soprattutto in alta Val Imagna, però il costo di un tetto così è elevato e lo si può fare per restauri di edifici importanti...come hanno fatto con la chiesina del Fraggio e recentemente con quella di Cà Corviglio

esempi di tetto di fattura vecchia:


foto by SoMa57


foto by Rugetor

ed il restauro del Fraggio

foto by IW2LBR

[arrigoarrigoni]

Mi unisco nei complimenti al Gino per le belle foto, che rendono bene i colori autunnali e lo splendore della Val Taleggio e non ne nascondono, con gli edifici rurali fatiscenti, anche i problemi di abbandono, d'altronde non esclusivi ma comuni a tanta montagna. Interessanti anche alcuni spunti, circa le tecniche e le problematiche di recupero proprio degli edifici rurali dismessi, presenti in diversi interventi (Franchino, ElioBiava...), che meriterebbero approfondimenti. Io voglio, però, spendere due parole sull'invaso artificiale dei Piani di Artavaggio, costato, prendo per buone le cifre del servizio non avendo fonti mie, una bella cifra.

Plausibile, come viene suggerito, che possa essere stato pensato come riserva d'acqua antincendio e anche in funzione innevamento artificiale in vista, o nella speranza, di possibili futuri rilanci delle piste da sci di Artavaggio. ma il punto è proprio qui: in vista o nella semplice speranza? Se fosse quest'ultima la risposta, crescerebbero le mie perplessità e, forse, la cifra spesa per allestire l'invaso diventerebbe ancora più pesante e meno giustificata... Nell'attesa di una risposta convincente mi permetto di segnalare all'attenzione di chi di dovere e alla sensibilità di tutti un altro invaso, anch'esso fermato dal Gino nel suo obiettivo, quello posto nei pressi dell'ex Albergo Sciatori. Si tratta di un "lavaggio" storico, posto sui confini tra tre Comuni - Moggio, Vedeseta e Taleggio - e al quale, in caso di bisogno, avevano diritto di accesso per l'abbeverata tutte le mandrie caricate sui pascoli dei tre Comuni citati. Un tempo di notevoli dimensioni, oggi, dopo anni di incuria e di trascuratezza, l'invaso è ridotto a un acquitrino inguardabile e inutilizzabile e, andando così le cose, rischia di sparire così come è toccato a decine e decine di "lavaggi" dell'area valtaleggina, cancellando con la preziosa risorsa idrica e anche la preziosissima culla per la riproduzione di alcune specie, tra le quali la rana temporaria la cui presenza, un tempo diffusissima, oggi è in forte in diminuzione e non certo solo a causa delle catture.

Visto che il nuovo invaso, date le sue caratteristiche, difficilmente si presterà alle due funzioni appena ricordate, mi permetto di suggerire di destinare una piccola quota di denaro per un accurato lavoro di pulizia e di recupero del vecchio "lavaggio", contribuendo in questo modo, oltre a tenerne vive le funzioni, al mantenimento di un altro degli elementi che - con i tetti in piode, le fontane di pietra, le santelle etc - caratterizzano il territorio valtaleggino.

Arrigo Arrigoni

[elio.biava]

...possibili futuri rilanci delle piste da sci di Artavaggio. ma il punto è proprio qui: in vista o nella semplice speranza? Se fosse quest'ultima la risposta, crescerebbero le mie perplessità e, forse, la cifra spesa per allestire l'invaso diventerebbe ancora più pesante e meno giustificata... mi permetto di suggerire di destinare una piccola quota di denaro per un accurato lavoro di pulizia e di recupero del vecchio "lavaggio"... Arrigo Arrigoni

Spero che che non sia off topic il mio intervento, in questa area di trekking... ma d'altronde non credo che l'intenzione dell'autore sia solo di descrizione bucolica della Val Taleggio, quando si fan queste gite non si può mettere il paraocchi e guardare solo il bello, ma anche magari interrogarsi " possibile che non si possa far qualcosa?". Credo che per l'invaso, come tutti sappiamo quando i soldi ci sono è meglio utilizzarli e anche solo in previsione... la sua funzione la svolge comunque ( es antincendio ).

Non sarei cosi stupito anzi, favorevole se un domani ci fosse la possibilità di un arroccamento sciistico dal nostro versante. Uno sviluppo turistico invernale, lo vedrei ben integrato con il buon mantenimento delle seconde case per il territorio taleggino. Credo sempre (i fatti lo dimostrano) sviluppabile l'accordo tra i due comuni delle due province, come si sa è più facile unire le forze col " vicino" che con i "fratelli-coltelli"... quindi anche il nostro terzo comune non dovrebbe stare con le mani in tasca. Comunque anche noi avevamo 500.000 euro (sotto la voce Parcheggio Cantoldo - Piazza Cavalli ) del "Progetto integrato valorizzazione comprensori sciistici BG-LC". Se e come siano stati utilizzati non lo so? Noto solamente che il territorio non è più "vergine" visto che son state costruite strade ovunque su queste sponde comunali atte alla monticazione ( le famose paghe... ), per i piani dell'Alben, quella di Prato Giugno, quella di Bonetto ecc...ma finora poco son servite per far decollare una politica agricola locale.

Vengono utilizzate da quattro cacciatori, qualche privato, un solo tagliaboschi, qualcuno con la motoslitta... per portare qualche camionata di balle di fieno della pianura (in netto contrasto con la politica dei marchi Dop), per il resto le poche famiglie contadine sono lasciate sole col loro ingegno e impegno al mantenimento di questa difficile attività montana. Che si recuperi la pozza vicino allo Sciatori sarebbe ottima cosa (e credo che prima vada risolto il problema degli scarichi fognari visto che anche dal nostro versante esistono piccole sorgenti da salvaguardare), ma è territorio loro come è loro sarà il compito di mettere in sicurezza il bacino... una volpe o un capriolo sono poca roba, ma se nella nebbia ci finisce dentro qualcuno??!!