Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Il CAI in Valle Brembana: sezione di Piazza Brembana, sottosezioni di Zogno e di Valserina. Il perno delle gite e escursioni sulle Orobie brembane e la SCUOLA OROBICA di Alpinismo e sci-alpinismo

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andrea.brembilla
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Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da andrea.brembilla »

Già tanto si è scritto e parlato di questa ormai famosissima petizione che, quando vi scrivo, ha già raggiunto i 24.000 firmatari.. se volete altre info, condividete questa battaglia del CAI Lombardia e se volete firmare cliccate qui sotto

https://secure.avaaz.org/it/petition/Co ... share/?new

Il rispetto di tutti passa attraverso il dialogo, e non da imposizioni dall'alto.. e questo indipendentemente da come la si pensi. a_45
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Lino70
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da Lino70 »

da L'eco bi Bergamo.it

Legge sul motocross nei boschi: Regione, la maggioranza si spacca

Il consiglio regionale ha rinviato in Commissione il progetto di legge che prevede interventi «correttivi» alle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. Una decisione presa con l’obiettivo di chiarire e specificare meglio il punto inerente la possibilità di autorizzare manifestazioni motoristiche sulle strade agrosilvopastorali. Secondo diverse associazioni ambientaliste (e non solo) il provvedimento avrebbe aperto in modo indiscriminato al motocross boschi, sentieri, pascoli e mulattiere in Lombardia. Il Pd ha posto una pregiudiziale di costituzionalità e i lavori del Consiglio si sono interrotti. È seguita una riunione dei gruppi, per valutare i possibili cambiamenti del testo. Il testo è stato rimandato alla commissione Agricoltura con l’obiettivo di chiarire e specificare meglio il punto inerente la possibilità di autorizzare le manifestazioni motoristiche sulle strade agrosilvopastorali. «Su questo aspetto –ha spiegato il presidente della Commissione Agricoltura, nonché relatore del provvedimento, Alessandro Fermi – abbiamo assistito a una strumentalizzazione eccessiva e fuorviante da parte di alcune associazioni ambientaliste che hanno voluto far credere alla gente che con l’approvazione di questa legge avremmo dato il via libera a una liberalizzazione selvaggia della motorizzazione sui sentieri di montagna. Nulla di più falso e il ritorno del provvedimento in Commissione sarà l’occasione per meglio precisare e spiegare come stanno realmente le cose».

La decisione del rinvio in Commissione è stata presa dal Consiglio regionale su proposta del Sottosegretario alla montagna, ai rapporti istituzionali e all’attuazione del programma, dopo una riunione tra i gruppi consiliari. La riunione dei capigruppo si è tenuta in seguito alla presentazione da parte di alcuni consiglieri regionali del Pd della questione pregiudiziale sulla trattazione del provvedimento. Hanno votato a favore del rinvio in Commissione tutti i gruppi consiliari ad eccezione del Movimento Cinque Stelle, che si è astenuto, e di un consigliere regionale di Forza Italia, unico voto contrario. Il presidente della Commissione Agricoltura, che è anche relatore del provvedimento, ha precisato che il ritorno in Commissione del progetto di legge dovrà essere finalizzato alla sola necessità di specificare e meglio definire l’aspetto inerente la possibilità concessa ai Comuni di autorizzare manifestazioni motoristiche su strade agrosilvopastorali: «Su questo aspetto – ha detto il relatore e presidente della Commissione Agricoltura- abbiamo assistito a una strumentalizzazione eccessiva e fuorviante da parte di alcune associazioni ambientaliste che hanno voluto far credere alla gente che con l’approvazione di questa legge avremmo dato il via libera a una liberalizzazione selvaggia della motorizzazione sui sentieri di montagna. Nulla di più falso e il ritorno del provvedimento in Commissione sarà l’occasione per meglio precisare e spiegare come stanno realmente le cose».

Il progetto di legge assegna a un apposito regolamento regionale la definizione dei criteri e delle procedure con cui gli enti proprietari potranno autorizzare il transito temporaneo di mezzi a motore (nel caso di un’area protetta occorre il parere preventivo dell’ente gestore). Il provvedimento si propone inoltre di favorire il recupero dei terreni edificabili a destinazione produttiva che, se colonizzati spontaneamente da specie arboree o arbusti da meno di 15 anni, non saranno più definiti «boschi». Viene inoltre ampliata la casistica delle autorizzazioni comunali relative a interventi edilizi comportanti trasformazione d’uso del suolo in zone soggette a vincolo idrogeologico. Infine, è previsto che anche le Unioni dei Comuni possano autorizzare la trasformazioni dei boschi, in particolare per opere pubbliche.

Arrivano però già i primi commenti.

«Martedì 8 aprile in Consiglio regionale si è verificato un fatto gravissimo - dichiara Alessandro Sorte, vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore provinciale bergamasco degli azzurri -. Il provvedimento avrebbe disciplinato una volta per tutte in modo chiaro e puntuale la materia delle manifestazioni sportive di veicoli a motore sui sentieri di montagna e nei pascoli, provvedimento fortemente voluto dai nostri sindaci, sui quali – ad oggi – ricadono tutte le responsabilità civili e penali, senza la tutela prevista dal nostro progetto di legge». «Il testo, discusso per diversi mesi in VIII Commissione e approvato all’unanimità dalla maggioranza, doveva essere discusso ed approvato martedì 8 aprile in Consiglio. Tuttavia, un esponente del Pd – chiedendo votazione segreta – ha parlato di pregiudiziale di costituzionalità, sebbene durante le sedute della Commissione non abbia mai espresso dubbi in proposito. Avendo poi richiesto il voto segreto, abbiamo capito che qualcuno della nostra maggioranza voleva sfilarsi dal voto. Parlando chiaramente, i colleghi di Ncd – avendo notoriamente dei mal di mancia all’interno della maggioranza in Regione guidata da Lega e Forza Italia – hanno deciso di assecondare la posizione del Pd, obbligandoci a rinviare il progetto di legge in Commissione e quindi di rimandare a giugno la votazione. Trovo incredibile che una legge che tutela in primis i nostri sindaci bergamaschi, sia stata rinviata con tanta superficialità da alcuni consiglieri regionali di maggioranza. In Consiglio regionale è andato in scena un vecchio modo di fare politica dove si barattano leggi importanti per logiche di partito».
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Skiador
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da Skiador »

Moto si'...moto no...questo e' il problema?!?
Gli ambientalisti "super sfegatati" che non hanno altro a cui pensare se non a creare battaglie sul nulla per giustificare la propria esistenza, se fossero un minimo coerenti con se' stessi non dovrebbero piu' fare uso di mezzi di trasporto motorizzati, nemmeno per raggiungere i luoghi di partenza delle loro gite in montagna.

Il CAI se vuole il dialogo farebbe bene ad evitare petizioni e magari invece organizzare tavole rotonde con i diretti interessati per scoprire che i pochi amanti del trial che raramente si incontrano sui sentieri lasciano pressoche' intatti gli stessi sentieri data la loro leggerezza ed inquinano assai meno degli innumerevoli mezzi motorizzati che portano anche gli ambientalisti in montagna. Inoltre i trialisti li ho sempre trovati molto rispettosi nel rimanere sui sentieri, non ho mai assistito a scene di danno reale all'ambiente o di procurato pericolo nei confronti degli escursionisti cosa che invece mi e' capitata a volte di vedere, soprattutto alcuni anni fa, con alcuni scalmanati delle motoslitte. Ma anche loro pare si stiano calmando, a parte le solite eccezioni. Indire petizioni significa avviare una battaglia a fianco dei suddetti "super sfegatati" ambientalisti, cosa piu' che legittima per carita', ma allora non si parli di dialogo per favore. Questo modo di fare un po' "democristiano" vecchio stampo (non parlo di politica, piuttosto di attitudine) di stare spesso e volentieri con un piede in due scarpe per cercare di restare amici di tutti, cioe' invocare al dialogo e al contempo indire petizioni, credo sia a dir poco ridicolo. Se il CAI non ha altro da fare che schierarsi a favore degli ambientalisti estremi, lo faccia pure ma non parli allora di dialogo con le controparti. Parli apertamente di battaglia cosi' come e' tale quando si indicono petizioni. a_45
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da nick84 »

che Dio ti scampi dalla reazione dei padroni della montagna.
Comunque Skiador io sono con te e la penso esattamente come te.
NK
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Paolo
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da Paolo »

Non ho le competenze, il tempo e la voglia di entrare troppo nel merito, ma mi pare che la proposta di legge non prevedesse di allargare un po' le maglie per i trialisti (che nemmeno io demonizzo), ma andasse ben oltre - mi pare un classico tentativo di proporre un approccio alla "liberi tutti" in cambio di un piccolo tornaconto elettorale, per cui ritengo che sia meglio lasciare tutto come sta, piuttosto che lasciare passare furbate di questo genere.

Riporto quanto trovato in rete:

"Secondo l’attuale formulazione dell’articolo 59, commi 3 e 4, della legge 31/2008, le competizioni nei boschi, nei pascoli, sui sentieri, sulle mulattiere sono vietate. Solo sulle strade agro-silvo-pastorali il Comune, con proprio regolamento, può prevedere la possibilità di rilasciare l’autorizzazione per competizioni motorizzate, previo parere dell’Ente forestale. Occorre, pertanto, rivedere la legge 31/2008, riconoscendo che le attività motoristiche portano reddito in aree depresse, quali quelle di montagna, ma che solo normandole è possibile tutelare l’ambiente forestale in cui le stesse si svolgono. Il presente Progetto di legge mira quindi a superare i divieti della attuale normativa regionale introducendo una serie di deroghe che, compatibilmente con le esigenze di tutela del patrimonio forestale, possano consentire l’autorizzazione temporanea di manifestazioni che prevedano il transito di mezzi a motore, fatto salvo il parere preventivo degli enti interessati, tra cui i Comuni, gli Enti parco e le Comunità Montane. "
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andrea.brembilla
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da andrea.brembilla »

Come al solito Skiador tante parole per nulla.
Entriamo nei contenuti, ecco la norma contestata:
“4 bis. In deroga ai divieti di cui ai commi 3 e 4, con apposito regolamento regionale sono definiti i criteri, le modalità e la procedura con cui gli enti proprietari, per il territorio di rispettiva competenza, possono autorizzare il transito temporaneo di mezzi a motore. Qualora il territorio interessato dall’autorizzazione sia ricompreso in un’area protetta regionale, l’autorizzazione è subordinata al parere preventivo vincolante dell’ente gestore”.
In particolare, in breve:
- non si capisce cosa significhi “transito temporaneo” (un’ora? Un mese? Un anno?).
- dare la possibilità ai sindaci di dare l’autorizzazione significa esporsi al rischio di provvedimenti “ad personam”, in base ai capricci delle amministrazioni comunali (personali, elettorali, di convenienza)… e questa è una preoccupazione anche dei trialisti, perché ci può essere un sindaco “ecologico”, come uno “motorizzato”. Meglio che le eventuali autorizzazioni le diano enti sovracomunali.

Insomma, la norma non convince quasi nessuno, trialisti “consapevoli” compresi.
Ah, a livello locale dialoghiamo eccome, abbiamo anche fatto opere di manutenzione sentieri congiunte.

Per il resto, condivido il pensiero di Paolo.
a_45
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Skiador
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da Skiador »

andrea.brembilla ha scritto:Come al solito Skiador tante parole per nulla.
Come al solito? Tante parole per nulla? Ti ringrazio, questo e' il dialogo che tanto invochi? Se uno esprime un'opinione diversa dalla tua, hai queste belle reazioni? Tra l'altro le tue opinioni sono sempre molto poco chiare (vedi anche vicenda ciaspole), perche' da una parte appoggi ovviamente le decisioni del CAI centrale, essendone un'importante rappresentante del CAI locale, dall'altra cerchi di farti amico i trialisti a livello locale promuovendo le iniziative che hai citato. Ti faccio pero' presente che i trialisti stanno votando in massa una contro-petizione a quella che tu hai pubblicizzato qui. Allora il CAI locale (da te presieduto) si decida e dica da che parte vuole stare? Dalla parte del titolo di questo post ("NO a moto sui sentieri") o dalla parte dei trialisti, ritengo tutti "consapevoli" (non sta a te etichettare chi e' "consapevole" e chi no) che stanno votando in massa questo:

https://secure.avaaz.org/it/petition/Co ... 1&mobile=1

Con queste loro motivazioni:

L'attività fuoristradistica motorizzata si svolge da decenni su strade e sentieri delle colline e montagne lombarde e non vi sono dati significativi che questa attività sportiva abbia arrecato danni irreparabili; non solo, quando sono stati rilevati danni ai sentieri, gli appassionati hanno sempre provveduto a sistemare quanto danneggiato. Lo stesso non lo si può dire dei rifugi alpini che hanno cementificato le nostre montagne lombarde degradando irreparabilmente l'ambiente anche ad alta quota. La pratica del motociclismo in fuoristrada ha portato i piloti italiani e soprattutto lombardi ai massimi successi in ambito sportivo in campo internazionale, dove hanno ottenute decine e decine di titoli mondiali, dando lustro all'Italia e alla Lombardia. Vietare il transito a sentieri e mulattiere vorrebbe dire impedire ai piloti lombardi di svolgere la normale attività di allenamento. Lo svolgimento di una manifestazione agonistica fuoristradistica porta inoltre un importante contributo all'economia locale, spesso in aree che soffrono, più di altre, l'attuale crisi economica. Non a caso i moto club lombardi, deputati all'organizzazione di gare, ricevono quotidianamente richieste scritte da parte di sindaci di comuni lombardi ad organizzare gare sul loro territorio.

Un po' di chiarezza anche a livello CAI locale sarebbe auspicabile ogni tanto.. a_45
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andrea.brembilla
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da andrea.brembilla »

Skiador ha scritto:Come al solito? Tante parole per nulla? Ti ringrazio, questo e' il dialogo che tanto invochi? Se uno esprime un'opinione diversa dalla tua, hai queste belle reazioni? .
Skiador... senza polemica.. ma ti conosciamo: tu esprimi un concetto contornandolo con mille polemiche, puoi tralasciare le polemiche ed esprimere solo il concetto? A quello ti rispondiamo come vedi... alle altre parole per nulla non avrai risposta..

Continuiamo quindi sui concetti, ecco il mio parere dato che vuoi chiarezza: i trialisti non vanno demonizzati tout-court, molti di essi sono brave persone, che curano il proprio bosco, la propria baita, sono amanti della natura e curano anche il loro sentiero di accesso. Con essi collaboriamo, e credimi che l'iniziativa non è partita da me, ma da loro, e questo sta a testimoniare la loro volontà di togliersi da un cliché che non va bene. Di pari passo non possiamo essere d'accordo sullo svolgimento di manifestazioni motoristiche impattanti, con migliaia di partecipanti, a meno di un chiaro permesso da parte degli enti preposti e di un impegno scritto da parte degli organizzatori di ripristinare, al termine della manifestazione, gli eventuali danni arrecati. Altro tema quello delle motocross, che provocano più danni dei trial e che dovrebbero avere prescrizioni molto più restrittive dei trial.. Insomma, non si può fare di tutta l'erba un fascio.

In sintesi la mia opinione, che è meno rigida di quella del CAI centrale, che comunque sostengo dato il mio ruolo:
- no a manifestazioni motoristiche sui sentieri, a meno di eccezioni che portino provato introito al territorio, vengano autorizzate e prevedano precisi programmi di ripristino.
- legislazione molto restrittiva sulle motocross sui sentieri.
- legislazione più flessibile sui trial, in particolar modo a favore di chi usa il mezzo per raggiungere la propria baita/terreno e opera attivamente alla salvaguardia del territorio.

Come ripeto, questo scritto rappresenta in sintesi la mia opinione.. E per questo ho firmato la petizione, perché quella norma non va nella direzione che auspico.

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Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Re: Petizione CAI Lombardia - No a moto sui sentieri

Messaggio da Skiador »

andrea.brembilla ha scritto:Skiador... senza polemica.. ma ti conosciamo: tu esprimi un concetto contornandolo con mille polemiche, puoi tralasciare le polemiche ed esprimere solo il concetto? A quello ti rispondiamo come vedi...
Ti conosciamo.. ti rispondiamo...?!? Hai cominciato ad utilizzare il plurale maiestatis? Solo i re lo usavano....il che gia' questo sarebbe tutto dire...
Altrimenti a chi ti riferisci quando usi il noi? Non certo agli utenti di questo forum presi in toto, credo, dato che essendo liberi di pensarla come vogliono spesso esprimono opinioni in linea con quelle da me espresse. Queste mie opinioni ti assicuro non sono polemiche (mille poi?!?), mentre ritengo polemiche quelle come protestare in pubblico (articoli di giornale) contro le forze dell'ordine quando multano coloro che infrangono la legge (vedi vicenda ciaspole) ad esempio. Oppure quella di pubblicizzare sul forum la petizione intitolata "No a moto sui sentieri" (per giunta contraddicendosi con l'invocazione al dialogo). Si tira il sasso e poi si pretende che non ci siano risposte da parte di chi non la pensa allo stesso modo.
andrea.brembilla ha scritto: I trialisti non vanno demonizzati tout-court, molti di essi sono brave persone, che curano il proprio bosco, la propria baita, sono amanti della natura e curano anche il loro sentiero di accesso. Con essi collaboriamo, e credimi che l'iniziativa non è partita da me, ma da loro [..]
Sei proprio sicuro che quei trialisti firmino la petizione del CAI da te riportata (No alle moto sui sentieri)? A me altre fonti certe mi dicono che stanno votando in massa la petizione esattamente opposta (A favore delle moto sui sentieri) proprio quei trialisti che curano il bosco, le baite, etc.. (che fino a prova contraria documentata sono la stragrande maggioranza se non tutti).
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