da L'Eco di Bergamo
Passo San Marco, si studia l’intesa «Aperture da maggio a ottobre»
Che sia la volta buona?
Di un coordinamento tra Bergamo e Sondrio per l’apertura del Passo San Marco si parla da anni (un vertice tra Province ci fu ad esempio già nel 2009). La strada che, arrivando a duemila metri di quota, collega la Valle Brembana con la Valtellina, resta infatti chiusa in inverno per lunghi mesi a causa della neve e delle condizioni climatiche. I tempi di queste chiusure, però, hanno in più occasioni visto sorgere divergenze tra «vicini». In diversi momenti infatti, dal lato bergamasco, la scelta precauzionale del versante valtellinese (esposto a Nord) di tenere chiuso questo itinerario di notevole valenza turistica ha sollevato delle perplessità. Vertice promosso da Sorte Ora, pare che si sia messa una prima pietra per provare davvero a fare squadra. Ieri infatti in Regione, su invito dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, si sono incontrate le Province di Bergamo e Sondrio, i Comuni orobici di Averara e Mezzoldo con la Comunità montana Valle Brembana, e i valtellinesi di Albaredo e Morbegno. «Abbiamo condiviso l’idea di arrivare a un protocollo comune sul Passo San Marco», spiega da Via Tasso il consigliere Jonathan Lobati. Prevederà l’apertura del valico dal 15 maggio al 15 ottobre di ogni anno, con possibilità di anticipare al 1° maggio, o di estendere fino a fine ottobre, in caso di condizioni climatiche favorevoli.
«Inoltre, ci impegneremo a migliorare la comunicazione tra gli enti e agli utenti rispetto alle aperture e chiusure della strada», aggiunge Lobati. La curva al Ponte dell’Acqua L’intento è poi di provare a mettere in pista una serie di lavori lungo la direttrice, su cui le amministrazioni coinvolte si impegnerebbero progressivamente a intervenire: «Sul lato bergamasco, dovremmo mettere in campo opere per 300-400 mila euro, tra cui l’allargamento della curva in località Ponte dell’Acqua, a Mezzoldo», spiega il consigliere. Via Tasso scriverà per questo nei prossimi giorni alla Regione, contando che si possano reperire le risorse nei residui della «Legge Valtellina». «Si tratta di una zona soggetta a fenomeni valanghivi e franosi», sottolinea Lobati. Dal lato di Sondrio gli interventi dovranno probabilmente essere più massicci, ma intanto la Provincia sarebbe intenzionata a valutare un primo step da circa 100 mila euro. «I contenuti di massima sono stati condivisi da tutti - prosegue Lobati -. Mi occuperò personalmente di riassumerli in un documento che faremo poi circolare tra gli enti coinvolti, per arrivare a sottoscrivere un’intesa». Il tutto andrà visto in realtà anche in relazione alla possibile cessione di strade ex statali ad Anas da parte delle Province: Via Tasso ha messo nel suo «pacchetto» anche le provinciali 1 e 9, che salgono al passo. E l’idea, da Sondrio, sarebbe di fare lo stesso. «Ma intanto andiamo avanti a progettare azioni comuni».
Apertura Passo San Marco 2018
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
da L'Eco di Bergamo
Il passo San Marco diventa statale a 50 anni
Nell’aprile 1966 la strada raggiunse il valico, dall’estate all’Anas. «Chiederemo il transito per 6 mesi»
Aprire il passo San Marco insieme al passo dello Spluga, confine italo-svizzero e porta d’ingresso d’estate per migliaia di motociclisti, uno degli itinerari turistici più frequentati dell’arco alpino. Questo l’obiettivo che Provincia di Bergamo, Comunità montana Val Brembana, ma anche Comuni di Mezzoldo, Averara, Albaredo e Morbegno si porranno molto probabilmente al passaggio ufficiale di gestione e proprietà della strada di collegamento tra alta Val Brembana e Valtellina, tra province di Bergamo e Sondrio. L’Anas ha già detto sì lo scorso mese alla presa in consegna, oltre che della strada da Dalmine a Lenna, anche delle provinciali 1 e 9 che conducono al valico di 1.991 metri, da Lenna verso Olmo al Brembo, quindi Mezzoldo e il passo. «Manca solo la formalità del ministero delle Infrastrutture – dice il consigliere provinciale Jonathan Lobati – ma è ormai cosa fatta. Attendiamo l’ok da Anas anche per il tratto dal valico che scende in provincia di Sondrio. Già da quest’estate la strada dovrebbe passare in gestione all’Anas, per il passaggio di proprietà, invece, ci vorrà qualche mese in più». A questo punto si aprirà il dialogo con l’Azienda statale per avere un’apertura il più possibile lunga durante l’anno. Finora il problema è sempre stato quello di coordinare proprio aperture e chiusure: perché Bergamo ha sempre avuto la strada libera prima; Sondrio, essendo sul versante a nord, quindi con una maggiore quantità di neve, si è sempre fatto attendere. Recentemente le due Province, con le rispettive Comunità montante e i quattro Comuni di competenza, si erano incontrati per cercare un accordo proprio su aperture e chiusure. «Si era deciso di aprire indicativamente il 15 maggio e chiudere il 15 ottobre, con possibilità di anticipare al 1° maggio o posticipare al 31 ottobre, in base alle condizioni meteo. Dal prossimo anno, forse già dall’estate prossima, sarà Anas a decidere i tempi. Di sicuro chiederemo che i tempi siano i più lunghi possibili. Anas farà un appalto per lo sgombero neve indicando subito il periodo di apertura della strada.
Quindi, a meno di situazioni eccezionali, chi prenderà poi l’incarico dovrà rispettare le date. Avremo quindi un periodo fisso e certo di apertura. E l’idea forte, su cui si pensa da tempo, è che apra insieme al passo dello Spluga (2.114 metri, confine italo-svizzero), valico anch’esso statale. Da qui, infatti, passa l’itinerario che porta migliaia di motociclisti ma anche ciclisti verso la Lombardia, la Valtellina e quindi l’alta Val Brembana ». Purtroppo, però, finora il passo San Marco è sempre stato aperto, su entrambi i versanti, dopo il via libera dello Spluga e in genere anche degli altri passi valtellinesi. Un’apertura di 4-5 mesi, a seconda delle condizioni meteo soprattutto sul lato di Sondrio. La scorsa estate, addirittura, il valico rimase transitabile ancora per meno tempo causa una frana nei pressi di Albaredo per San Marco.
Il passo San Marco diventa statale a 50 anni
Nell’aprile 1966 la strada raggiunse il valico, dall’estate all’Anas. «Chiederemo il transito per 6 mesi»
Aprire il passo San Marco insieme al passo dello Spluga, confine italo-svizzero e porta d’ingresso d’estate per migliaia di motociclisti, uno degli itinerari turistici più frequentati dell’arco alpino. Questo l’obiettivo che Provincia di Bergamo, Comunità montana Val Brembana, ma anche Comuni di Mezzoldo, Averara, Albaredo e Morbegno si porranno molto probabilmente al passaggio ufficiale di gestione e proprietà della strada di collegamento tra alta Val Brembana e Valtellina, tra province di Bergamo e Sondrio. L’Anas ha già detto sì lo scorso mese alla presa in consegna, oltre che della strada da Dalmine a Lenna, anche delle provinciali 1 e 9 che conducono al valico di 1.991 metri, da Lenna verso Olmo al Brembo, quindi Mezzoldo e il passo. «Manca solo la formalità del ministero delle Infrastrutture – dice il consigliere provinciale Jonathan Lobati – ma è ormai cosa fatta. Attendiamo l’ok da Anas anche per il tratto dal valico che scende in provincia di Sondrio. Già da quest’estate la strada dovrebbe passare in gestione all’Anas, per il passaggio di proprietà, invece, ci vorrà qualche mese in più». A questo punto si aprirà il dialogo con l’Azienda statale per avere un’apertura il più possibile lunga durante l’anno. Finora il problema è sempre stato quello di coordinare proprio aperture e chiusure: perché Bergamo ha sempre avuto la strada libera prima; Sondrio, essendo sul versante a nord, quindi con una maggiore quantità di neve, si è sempre fatto attendere. Recentemente le due Province, con le rispettive Comunità montante e i quattro Comuni di competenza, si erano incontrati per cercare un accordo proprio su aperture e chiusure. «Si era deciso di aprire indicativamente il 15 maggio e chiudere il 15 ottobre, con possibilità di anticipare al 1° maggio o posticipare al 31 ottobre, in base alle condizioni meteo. Dal prossimo anno, forse già dall’estate prossima, sarà Anas a decidere i tempi. Di sicuro chiederemo che i tempi siano i più lunghi possibili. Anas farà un appalto per lo sgombero neve indicando subito il periodo di apertura della strada.
Quindi, a meno di situazioni eccezionali, chi prenderà poi l’incarico dovrà rispettare le date. Avremo quindi un periodo fisso e certo di apertura. E l’idea forte, su cui si pensa da tempo, è che apra insieme al passo dello Spluga (2.114 metri, confine italo-svizzero), valico anch’esso statale. Da qui, infatti, passa l’itinerario che porta migliaia di motociclisti ma anche ciclisti verso la Lombardia, la Valtellina e quindi l’alta Val Brembana ». Purtroppo, però, finora il passo San Marco è sempre stato aperto, su entrambi i versanti, dopo il via libera dello Spluga e in genere anche degli altri passi valtellinesi. Un’apertura di 4-5 mesi, a seconda delle condizioni meteo soprattutto sul lato di Sondrio. La scorsa estate, addirittura, il valico rimase transitabile ancora per meno tempo causa una frana nei pressi di Albaredo per San Marco.
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
Speriamo bene, sarebbe un bel colpo per l'alta valle se cominciassero a dare un po' di regolarità alle aperture del passo
Re: Apertura Passo San Marco 2016
Ciao a tutti
La strada é ben pulita fino a che quota?
Vorrei andarci domenica in bici da zogno e arrivare al cartello del passo...gli ultimi km posso anche spingere ,basta che non ci sia 1 metro di neve!
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
Ci sono stato oggi pomeriggio (domani mattina reportage), si arriva in macchina appena sopra la grande baita del Salvini (1.560 m s.l.m.), 1 km dopo la frazione Fraccia, poi per circa 5 km la strada e' tutta innevata fino al passo San Marco, tuttavia c'e' una striscia stretta a lato carreggiata senza neve fino in cima!!nico28 ha scritto:Ciao a tutti. La strada é ben pulita fino a che quota? Vorrei andarci domenica in bici da zogno e arrivare al cartello del passo...gli ultimi km posso anche spingere, basta che non ci sia 1 metro di neve!
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
intendi dove c'è il Bar della Fraccia e il curvone del sentiero Zamboni o alla sterrata per l'Alpe M.Nuovo? Senza correre il rischio di essere multati dici che si puo' parcheggiare tranquilli?IW2LBR ha scritto: si arriva in macchina appena sopra la grande baita del Salvini (1.560 m s.l.m.)
La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
Si, precisamente 200 metri dopo l'Alpe Monte Nuovo, ma sicuramente oltre giorno per giorno... visto il disgelo in atto!!Fabius ha scritto:intendi dove c'è il Bar della Fraccia e il curvone del sentiero Zamboni o alla sterrata per l'Alpe M.Nuovo? Senza correre il rischio di essere multati dici che si puo' parcheggiare tranquilli?
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
Bhe se riesco a sgattaiolare nella striscia di asfalto e pedalarmela fino a su, direi che quasi quasi ci vado... spingere per 5km no mi invoglia troppo, credevo che si arrivasse senza problemi almeno poco sotto il rifugioIW2LBR ha scritto:Ci sono stato oggi pomeriggio (domani mattina reportage), si arriva in macchina appena sopra la grande baita del Salvini (1.560 m s.l.m.), 1 km dopo la frazione Fraccia, poi per circa 5 km la strada e' tutta innevata fino al passo San Marco, tuttavia c'e' una striscia stretta a lato carreggiata senza neve fino in cima!!
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Re: Apertura Passo San Marco 2016
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