Questa potrà sembrare un'opera minore, ma è una grandissima conquista per Blello (clicca qui per maggiori informazioni sul paese), minuscolo comune brembano, comunità ancora profondamente rurale e dove il tempo pare essersi fermato.
Per chi non lo sapesse, fino ad ora per raggiungere la Chiesa e il Cimitero di Blello bisognava camminare per 15' sulla vecchia mulattiera, e fino a non pochi anni fa (anno di costruzione di una ripida e assai tortuosa carrareccia per jeep) in occasione dei funerali, le bare venivano portate a spalla per tutta la mulattiera.
Oggi pomeriggio nel mio consueto giro pomeridiano sopra casa ho appurato che i lavori per la nuova strada (circa 2 chilometri) sono a buon punto... ecco un pò di foto.
Ultima modifica di andrea.brembilla il giovedì 10 dicembre 2009, 18:02, modificato 2 volte in totale.
Salendo da Blello il sole è già sceso dietro il crinale..lo ritroverò più in alto; la strada si presenta subito molto larga, inoltre è stata preservata la vecchia mulattiera, e in parte ricostruita.
In alto a destra il secondo tornante...
dopo questo tratto la strada si innesta alla vecchia jeeppabile e, in un breve tratto pianeggiante, raggiunge la chiesa.
Onestamente pensavo che una strada l'avessero già fatta.... Con tutte le strade inutili che si costruiscono.....
L'ultima volta ero passato a Blello oltre dieci anni fa, e come sempre ero rimasto impressionato per la posizione della chiesa. Il paese viene anche definito "il paese che non c'è" perchè costituito da minuscole frazioni immerse nei boschi. Gli abitanti sono meno di cento, o sbaglio?
orobie ha scritto:Onestamente pensavo che una strada l'avessero già fatta.... Con tutte le strade inutili che si costruiscono. L'ultima volta ero passato a Blello oltre dieci anni fa, e come sempre ero rimasto impressionato per la posizione della chiesa. Il paese viene anche definito "il paese che non c'è" perché costituito da minuscole frazioni immerse nei boschi. Gli abitanti sono meno di cento, o sbaglio?
Questa strada è utile, sfido chiunque a salire sulla vecchia jeepabile con qualsiasi macchina che non sia 4X4; con la nuova strada invece ognuno potrà andare a messa o al cimitero con la propria auto...cosa normale nel 99,9% dei comuni italiani, ma non a Blello.
Il comune di Blello ha 90 abitanti, la chiesa è in quella posizione perché era baricentrale rispetto alle antiche borgate e ai pascoli, serviva anche gli alti pascoli e la baite oltre lo spartiacque valdimagnino, sopra Corna Imagna...e la gente in settimana frequentava più quelle aree che le contrade; non bisogna considerare l'attuale viabilità, ma com'era il paese nell'antichità e qual'era la sua economia (agricola).
Blello – Quattro anni per arrivare a un passo… da chiesa e cimitero. A Blello, la strada che dal capoluogo porta alla parrocchiale e al camposanto, è quasi conclusa: ma per essere utilizzabile servono ancora 150 mila euro circa, per allargare il tratto finale, per opere di raccolta dell’acqua e per alcuni muri di sostegno.
I soldi, per ora, non ci sono e, quindi, la strada non è utilizzabile per mancanza di sicurezza. Così, a quattro anni dall’inizio dei lavori, gli abitanti sono ancora costretti a salire a piedi per raggiungere chiesa e cimitero, con almeno mezz’ora di cammino.
Dopo 8 anni si finisce la strada, due stracchini per ringraziare
Blello - Alla fine saranno quasi otto anni di lavori per 1.300 metri di strada, 160 metri all'anno. Tanto c'è voluto perché finalmente Blello – con una settantina di residenti il più piccolo Comune bergamasco – potesse avere una carrozzabile che dal centro paese portasse al cimitero e alla chiesa. Un traguardo inseguito e sognato da decenni, soprattutto dall'ex sindaco Dante Todeschini. Talmente importante per Blello che il primo cittadino attuale, Luigi Mazzucotelli, ha voluto omaggiare direttamente il presidente della Provincia Ettore Pirovano con... due stracchini. In segno di gratitudine per il contributo – 50 mila euro – che finalmente consentirà di portare a termine l'opera. Dopo otto anni.
Strada per chiesa e cimitero
Tre i lotti di lavori, iniziati nel 2006 e che si concluderanno solo la prossima primavera. Ma la strada, di fatto, è utilizzata già da alcuni mesi, seppure a rischio e pericolo degli automobilisti e sotto la responsabilità del sindaco. In questi otto anni fondi per la sua realizzazione sono arrivati, a tranche successive, da Comunità montana, Regione, Bim e Provincia. Poco alla volta l'ex sindaco, e ora vice, Todeschini, ha messo insieme i tasselli per realizzare quella che ha più volte definito come la sua opera più importante. Da sempre, prima che arrivasse la strada, gli abitanti raggiungevano cimitero e chiesa a piedi, tramite mulattiera. E immaginate il disagio di portare fin lassù le bare a spalla. Nel 2006 i primi colpi di ruspa, seguendo la vecchia mulattiera, poi pochi pezzi alla volta. «Alla conclusione mancavano ancora guardrail, muretti e interventi per la sicurezza – dice il sindaco – e poi il collaudo. La strada la teniamo aperta, nonostante il transito sia vietato. Come potremmo fare diversamente? Ora che è pronta, dopo decenni di attesa, e si può salire comodamente in auto alle case, alla chiesa e al cimitero, non possiamo sbarrarla. Ho chiesto aiuto alla Provincia e fortunatamente sono arrivati gli ultimi 50 mila euro necessari». «Abbiamo solo un progetto di massima – continua il sindaco –. Ora dobbiamo stendere quello definitivo. Se non avremo i soldi, la Provincia ha promesso di farlo lei gratuitamente».
«Provincia fondamentale»
E il sindaco, allora, fa alcune riflessioni sull'ipotesi di soppressione delle Province: «Per noi il rapporto con la Provincia è fondamentale – dice – rappresenta come un padre cui il figlio si rivolge chiedendo aiuto. C'è un contatto diretto, disponibilità come è successo per la nostra strada, e poi funzionari e amministratori conoscono il territorio. I piccoli paesi vedono nella Provincia l'interlocutore fondamentale. Solo con la Regione cambierebbe tutto, sicuramente in peggio». Intanto si pensa al nome da dare alla nuova carrozzabile, con una consultazione tra le famiglie. Il sindaco ha proposto via Curnino (la località al termine della strada) oppure via Beato Papa Giovanni XXIII. Ma il sindaco ha lasciato anche una terza possibilità, la scelta libera dei cittadini. E, nel piccolissimo Blello, per trovare un nuovo nome, potrebbe bastare anche l'accordo di tre o quattro famiglie.
Benvenga la strada per la chiesa era ora, ma la provincia dovrebbe intervenire sulla strada principale che da berbenno porta a blello , perché in quasi tutte le curve e sprovvista di guardrail e non più di una persona e finita nella scarpata , . Ciao un passante abituale di quella strada..
