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Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: sabato 16 febbraio 2013, 7:48
da Subiot
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Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: sabato 16 febbraio 2013, 7:49
da Subiot
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Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: sabato 16 febbraio 2013, 7:50
da Subiot
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Vi state chiedendo dove le ho fatte ?
Nei boschi della bassa Valbrembana ...... a_6 a_6 a_6 a_6 a_6 a_6 a_6
Alla prossima a_45 a_45 a_45 a_45 a_45

Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: domenica 17 febbraio 2013, 11:28
da A.Galizzi
Proprio belle, a_2 a_2 a_2
un gruppetto invernale ben assortito e in forma,
le ravanate cinghialesche in terra sono fatte alla ricerca di castagne?

Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: lunedì 18 febbraio 2013, 11:32
da A.Galizzi
questa è un fototrappolata di ieri mattina... un capriolo maschio adulto questa volta dell'alta valle...
anche se ancora in velluto, sembra promettere un bel trofeo...

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a_45 a_45 a_45

Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: lunedì 18 febbraio 2013, 18:01
da A.Galizzi
questa una capriola sempre dell'alta valle... a_45 a_45 a_45
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Re: Capriolo Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie

Inviato: lunedì 18 febbraio 2013, 23:05
da Subiot
A.Galizzi ha scritto
le ravanate cinghialesche in terra sono fatte alla ricerca di castagne?
Yes, vedo che hai una certa dimestichezza con la materia !!
a_14 a_14 a_14 a_14

PS: le ultime due foto che hai postato, fatte con le sthealt cam, sono molto belle. Complimenti !!

Capriolo «strangolato» dal laccio del bracconiere

Inviato: mercoledì 27 marzo 2013, 22:53
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo

Capriolo «strangolato» dal laccio del bracconiere. Caccia al colpevole

Vedeseta - A notare il capriolo, nei pressi dei boschi e di un frutteto a Vedeseta, è stato un passante, che ha subito allertato la polizia provinciale. A uccidere l’animale è stato un laccio metallico, messo lì con tutta probabilità da un bracconiere per accaparrarsi, in modo del tutto illegale, qualche succulenta preda. Il meccanismo è tanto semplice quanto crudele: il laccio, legato a un albero, forma una sorta di cappio, in cui l’animale, passando, si impiglia con la testa. Strattonando, come da istintiva reazione, per liberarsi, la povera bestia finisce invece per strangolarsi. Dev’essere andata più o meno così all’esemplare di adulto maschio recuperato a Vedeseta dagli agenti del nucleo itticovenatorio di Via Tasso, che hanno poi dedicato diverse ore a una perlustrazione dell’area (in una zona di frequente passaggio di caprioli) per accertarsi che non fossero state piazzate altre trappole dello stesso tipo. Nient’altro è stato trovato, il che fa pensare a un tentativo «una tantum» da parte di qualcuno. Di cui comunque si cercano le tracce: l’uso di lacci di questo tipo è un reato, punito con sanzioni che superano i mille euro. Episodi di questo tenore, fortunatamente, oggi sono rari, e comunque in forte diminuzione rispetto ad alcuni decenni fa, grazie anche al deterrente delle sanzioni.

Sorte sfortunata anche per un altro capriolo, questa volta una femmina, rimasta vittima di un incidente stradale a Nembro. L’animale è stato investito da un veicolo di passaggio lungo una stradina a fondo chiuso. A ritrovarlo è stato anche qui un passante, che ha avvisato la polizia locale. È possibile che il conducente del veicolo non si sia nemmeno accorto dell’accaduto: in ogni caso, non lo ha segnalato. Entrambi i caprioli, dopo il recupero, sono stati ceduti dalla polizia provinciale alle macellerie convenzionate, secondo il meccanismo che da qualche tempo a questa parte ha sostituito quello, più complesso e impegnativo, delle aste.

Allarme dei cacciatori «Strage di caprioli uccisi da cani

Inviato: mercoledì 29 maggio 2013, 8:07
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo

Allarme dei cacciatori «Strage di caprioli uccisi da cani randagi

Valle Brembana - Dal 2010 al 2012 circa 60 carcasse di caprioli sono state trovate divorate in bassa Valle Brembana. Quaranta, in particolare, nella valle che divide Endenna e Poscante di Zogno. Già una decina le carcasse di altrettanti caprioli ritrovate dall’inizio del 2013 sempre nella bassa Valle Brembana, in particolare a Zogno, San Pellegrino, Sedrina, Ubiale e Brembilla. La causa è nota ai cacciatori e alla Polizia provinciale: cani randagi e cani padronali lasciati liberi nelle ore notturne che aggrediscono i caprioli. «Un fenomeno in crescita – spiega Silvano Sonzogni, segretario dell’Ambito di caccia prealpino –. Se prendiamo i dati forniti dalla Polizia provinciale per il Comune di Zogno troviamo nell’ultimo triennio un incremento del 150%, ovvero 41 caprioli deceduti contro i 16 caprioli dal 2007 al 2009. Parliamo di numeri ufficiali, chissà, però, quante altre carcasse ci sono non rinvenute o non segnalate.

A uccidere gli animali sono quasi sempre cani di grossa taglia lasciati liberi di girovagare la notte». L’ultimo ritrovamento è avvenuto il 21 maggio, di mattina, nella valle di Endenna. «Sentivo da parecchie ore l’abbaiare di cani nei pressi di una baita – dice Bruno Pellegrini, cacciatore di Zogno –. Giunto sul posto ho trovato un grosso capriolo maschio bloccato da un gruppo di cani che lo aggredivano. È stato difficile allontanare i cani mentre l’animale, nonostante l’intervento del veterinario, è morto poco dopo». Ad essere prede di cani sono pure altri animali. «Il fenomeno del randagismo sta assumendo dimensioni notevoli – prosegue Sonzogni –. Le persone che decidono di possedere un animale domestico come un cane, non possono permettersi di lasciarlo libero la notte o addirittura nelle ore diurne». «Capita spesso di vedere animali di grossa taglia girovagare per boschi e prati – aggiunge Alessandro Spoldi, cacciatore –, testimonianze tangibili sono date pure dalle immagini scattate dalle "trappole fotografiche" posizionate dall’Ambito prealpino nei boschi brembani: riprendono sempre più cani passeggiare soli, molti cani lupo». A lanciare l’allarme anche le associazioni di cacciatori locali: «La popolazione di caprioli presenti si sta decimando », spiegano alcuni di loro.