Re: Lupi in Valle Brembana - Alpi e prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 settembre 2015, 8:39
Storie di cani lupo o cani semirandagi in un area selvaggia....
di Mario Lazzaroni
Menna Ortighera Parina è un gruppo montuoso boscato con pascoli solo altre i 1500 mt.
In Ortighera nessuna strada di arroccamento, salvo Mattuida-Cassinetto di Menna da Oltre il Colle, Solo 2 elettrodotti e sorvolo giornaliero in alta quota di aerei di linea e elicotteri per lavoro aereo a supporto ai cacciatori per rifornimenti stagionali a capanni e alpeggi e per spostamenti di attrezzature telefoniche e recupero di cervi in periodo di caccia. Da decenni nessun taglio di legname oltre i 1000 mt. Da tempo la zona è destinate a riserva integrale SIC – ZPS dai diversi piani ambientalistici e dai piani Parco Orobie , si è inselvatichita senza parlare di abbandono, ma di ritorno a un ambiente di “ climax naturale”
La zona della Val Parina dorsale Monte Arera, Menna e Ortighera è un areale di almeno 5 km quadrati non raggiunti da strade e senza abitazioni, solo alcuni capanni di caccia , e 4 stalle per alpeggio estivo oltre i 1400 mt di altitudine e rifugi nella zon alta dell’Arera. Zona estiva per pastori di pecore, capre e asini allo stato semi brado. La zona nei suoi aspetti zoologici sulla selvaggina monitorata dai cacciatori divisi in varie categorie, capannisti, roccolatori, ungulatisti, pennaioli, con regole operative sul territorio spesso autonome e il monitoraggio dei guardiacaccia provinciali . Una veduta in Google rende bene l’idea del comprensorio e della selvaticità. Passaggi di escursionisti saltuari, fungaioli e foto alpinisti e botanici occasionali. Questa zona l’ho frequentata per 20 anni occupando per rifugio diversi capanni di caccia e alpeggio. Le segnalazioni di cani inselvatichiti e cani da pastore in parziale libertà sono sempre state tante. Potrei raccontare una decina di casi di osservazioni con più osservatori testimoni a questi cani in abbandono temporaneo che dopo l’inseguimento di ungulati selvatici, si allontanano dalla stalla e ritornano a casa dopo una settimana circa. Spesso sono stati osservati più animali che lavorano assieme e con grossi danni a pecore-capre brade e ungulati selvatici ( camosci e caprioli).
Ai frequentatori della val Parina è capitato di incontrare sul sentiero cani semiragi di diverse razze domestiche e meticci. L’unica segnalazione di un possibile animale in Ortighera quota 1500 -1400 mt, non l’classificato nell’inverno di JJ5 – 2008 sono state delle peste di un canide di grosse dimensioni che stava sempre lontano almeno 100 mt dalle mangiatoie, baite e capanni, e dai punti dove erano state piazzate 5 fototrappole monitorate settimanalmente, dove erano normali gli scatti fotografici in sequenza di volpi, martore, tassi, camosci , cervi, caprioli, gufi, ghiri, coturnici. Parlare di lupi, ( qui nelle Prealpi Orobiche credo sia ancora presto, ma potrebbe essere una realtà da verificare. Se si installa un branchetto di Lupi sarebbe difficile l’osservazione perché s tratta di animali con abitudini prevalentamente crepuscolari e notturni.
Già la prima comparsa dell’orso JJ5 era stata ipotizzata per gli anni 2015-2020, poi l’erratismo dei giovani maschi della colonia trentina, ha anticipato la naturale dispersione di soli maschi giovani. Le fotografie con fototrappole scarti di carne potrebbero essere selettivi per monitorare animali carnivori. Un cerchio di fili metallici sfilacciati attorno all’esca e fototrappole sarebbe lo strumento per la raccolta di pelo per il DNA L’incremento dei lupi italiani ha trovato alimentazione nelle nuove colonie di cinghiali, caprioli e cervi incrementati dalle organizzazioni naturalistiche e venatorie massicce negli anni scorsi, per cui essere prossima nelle Orobie la ricolonizzazione dopo 150 anni dallo sterminio dei periodi della grande fame allargamento territoriale del Lupo italico che è risalito la catena appenninica e continuato sull’ arco alpino Ligure. Piemontese, Val D’Aosta, Verbano e stop nel cuneo Svizzero, dove i branchi in migrazione vengono fermati dagli svizzeri che si è incontrato con soggetti europei, servono dei raffronti biologici certi. In passato ci sono stati casi di cani lupo tipo tedesco che sono stati in selvaticità per mesi con latrati notturni e poi all’abbattimento invernale, sanissimi cani lupo rinselvatichito mantello nero -marrone.
Per capire la portata del fenomeno dell’abbandono di cani, ricordo come negli anni 70-90 era normale ritrovare dopo i fine settimana cani abbandonati e il guardiacaccia “Luigi” procedeva settimanalmente alla cattura o soppressione dei randagi. Per cronaca, assistiamo a casi di villeggianti e agricoltori che lasciano liberi per ore o giorni quasi ogni settimana per far “divertire” il proprio ausiliare con la selvaggina ungulata domestica o selvatica, non parliamo poi delle decine di cani in ogni paese che non hanno cuccia, recinto o altro controllo, che girano tutti i giorni per paesi e boschi di fondovalle. Altro che microcip o catene…..
Questi comportamenti portano più danno di eventuali Lupi veri e selvatici.
Ci scuseranno chi tiene sotto controllo sempre il proprio compagno o ausiliare, ma in ogni paese ci sono comportamenti discutibili sotto gli occhi di tanti che lasciano correre per chieto vivere…….
di Mario Lazzaroni
Menna Ortighera Parina è un gruppo montuoso boscato con pascoli solo altre i 1500 mt.
In Ortighera nessuna strada di arroccamento, salvo Mattuida-Cassinetto di Menna da Oltre il Colle, Solo 2 elettrodotti e sorvolo giornaliero in alta quota di aerei di linea e elicotteri per lavoro aereo a supporto ai cacciatori per rifornimenti stagionali a capanni e alpeggi e per spostamenti di attrezzature telefoniche e recupero di cervi in periodo di caccia. Da decenni nessun taglio di legname oltre i 1000 mt. Da tempo la zona è destinate a riserva integrale SIC – ZPS dai diversi piani ambientalistici e dai piani Parco Orobie , si è inselvatichita senza parlare di abbandono, ma di ritorno a un ambiente di “ climax naturale”
La zona della Val Parina dorsale Monte Arera, Menna e Ortighera è un areale di almeno 5 km quadrati non raggiunti da strade e senza abitazioni, solo alcuni capanni di caccia , e 4 stalle per alpeggio estivo oltre i 1400 mt di altitudine e rifugi nella zon alta dell’Arera. Zona estiva per pastori di pecore, capre e asini allo stato semi brado. La zona nei suoi aspetti zoologici sulla selvaggina monitorata dai cacciatori divisi in varie categorie, capannisti, roccolatori, ungulatisti, pennaioli, con regole operative sul territorio spesso autonome e il monitoraggio dei guardiacaccia provinciali . Una veduta in Google rende bene l’idea del comprensorio e della selvaticità. Passaggi di escursionisti saltuari, fungaioli e foto alpinisti e botanici occasionali. Questa zona l’ho frequentata per 20 anni occupando per rifugio diversi capanni di caccia e alpeggio. Le segnalazioni di cani inselvatichiti e cani da pastore in parziale libertà sono sempre state tante. Potrei raccontare una decina di casi di osservazioni con più osservatori testimoni a questi cani in abbandono temporaneo che dopo l’inseguimento di ungulati selvatici, si allontanano dalla stalla e ritornano a casa dopo una settimana circa. Spesso sono stati osservati più animali che lavorano assieme e con grossi danni a pecore-capre brade e ungulati selvatici ( camosci e caprioli).
Ai frequentatori della val Parina è capitato di incontrare sul sentiero cani semiragi di diverse razze domestiche e meticci. L’unica segnalazione di un possibile animale in Ortighera quota 1500 -1400 mt, non l’classificato nell’inverno di JJ5 – 2008 sono state delle peste di un canide di grosse dimensioni che stava sempre lontano almeno 100 mt dalle mangiatoie, baite e capanni, e dai punti dove erano state piazzate 5 fototrappole monitorate settimanalmente, dove erano normali gli scatti fotografici in sequenza di volpi, martore, tassi, camosci , cervi, caprioli, gufi, ghiri, coturnici. Parlare di lupi, ( qui nelle Prealpi Orobiche credo sia ancora presto, ma potrebbe essere una realtà da verificare. Se si installa un branchetto di Lupi sarebbe difficile l’osservazione perché s tratta di animali con abitudini prevalentamente crepuscolari e notturni.
Già la prima comparsa dell’orso JJ5 era stata ipotizzata per gli anni 2015-2020, poi l’erratismo dei giovani maschi della colonia trentina, ha anticipato la naturale dispersione di soli maschi giovani. Le fotografie con fototrappole scarti di carne potrebbero essere selettivi per monitorare animali carnivori. Un cerchio di fili metallici sfilacciati attorno all’esca e fototrappole sarebbe lo strumento per la raccolta di pelo per il DNA L’incremento dei lupi italiani ha trovato alimentazione nelle nuove colonie di cinghiali, caprioli e cervi incrementati dalle organizzazioni naturalistiche e venatorie massicce negli anni scorsi, per cui essere prossima nelle Orobie la ricolonizzazione dopo 150 anni dallo sterminio dei periodi della grande fame allargamento territoriale del Lupo italico che è risalito la catena appenninica e continuato sull’ arco alpino Ligure. Piemontese, Val D’Aosta, Verbano e stop nel cuneo Svizzero, dove i branchi in migrazione vengono fermati dagli svizzeri che si è incontrato con soggetti europei, servono dei raffronti biologici certi. In passato ci sono stati casi di cani lupo tipo tedesco che sono stati in selvaticità per mesi con latrati notturni e poi all’abbattimento invernale, sanissimi cani lupo rinselvatichito mantello nero -marrone.
Per capire la portata del fenomeno dell’abbandono di cani, ricordo come negli anni 70-90 era normale ritrovare dopo i fine settimana cani abbandonati e il guardiacaccia “Luigi” procedeva settimanalmente alla cattura o soppressione dei randagi. Per cronaca, assistiamo a casi di villeggianti e agricoltori che lasciano liberi per ore o giorni quasi ogni settimana per far “divertire” il proprio ausiliare con la selvaggina ungulata domestica o selvatica, non parliamo poi delle decine di cani in ogni paese che non hanno cuccia, recinto o altro controllo, che girano tutti i giorni per paesi e boschi di fondovalle. Altro che microcip o catene…..
Questi comportamenti portano più danno di eventuali Lupi veri e selvatici.
Ci scuseranno chi tiene sotto controllo sempre il proprio compagno o ausiliare, ma in ogni paese ci sono comportamenti discutibili sotto gli occhi di tanti che lasciano correre per chieto vivere…….