Marmotta amica sulle Orobie
Inviato: giovedì 28 gennaio 2010, 8:50
Da L'Eco di Bergamo
Marmotta «amica» sulle Orobie
L'incontro di un quarto d'ora a 2.600 metri lungo un sentiero sopra Valbondione. L'animale si è avvicinato, intrufolato in uno zaino e ha leccato abiti e scarponi. GandellinoA raccontarlo, sembra quasi una fiaba. Di quelle dove interpreti sono gli animali e l'uomo che non si temono e sono amici, perché animati da fiducia reciproca. È successo sulle Orobie, in alta Valle Seriana, dove una marmotta è andata incontro a un gruppo di amici escursionisti. Senza mostrare timore alcuno li ha raggiunti, ha annusato e leccato i loro scarponi, i loro abiti, si è fatta accarezzare e, cosa sorprendente, per qualche istante è entrata e uscita da uno zaino appoggiato sul terreno.
Il racconto di Angelo Pasini
L'episodio, accaduto l'estate scorsa, ma reso noto solo in questi giorni, ha lasciato a bocca aperta chi l'ha vissuto, filmato e fotografato. A raccontarlo è Angelo Pasini (autore anche delle foto che pubblichiamo), operaio di 45 anni, che vive a Gandellino, in via Costa Magra: «Con gli amici Franco Bonetti, Giorgio Rota e Fausto Milesi, l'estate scorsa ho effettuato un'escursione in montagna. Siamo partiti da Valbondione e superata la baita di Rigù abbiamo raggiunto il lago di Avert, a circa 2.500 metri di quota. Da lì, superando ghiaioni e balze ancora innevate, ci siamo diretti verso il Simal, con 2.770 metri di quota il punto più elevato del Sentiero alto delle Orobie. Giunti a quota 2.600 metri, in una zona selvaggia dove in un anno non passano più di venti persone, ci siamo fermati per riposare. Qui è avvenuto il nostro incontro con la marmotta».
Continua Angelo: «Mentre eravamo fermi abbiamo notato una marmotta a 50 metri di distanza. Ci veniva incontro abbastanza velocemente. Eravamo immobili, la guardavamo con stupore, le marmotte solitamente, sulle nostre montagne, dopo un acuto sibilo si infilano nelle loro tana, non facendosi mai avvicinare troppo. L'animale invece, senza timore alcuno, ci ha raggiunto, ci ha osservato con i suoi grandi occhi, poi ha cominciato a leccare i nostri scarponi, gli zaini, i nostri abiti. Eravamo strabiliati: la marmotta si è lasciata tranquillamente accarezzare, e si è anche infilata in uno zaino». «Abbiamo pensato che avesse fame – prosegue Angelo – le abbiamo messo sul terreno frutta secca, ma non l'ha mangiata. Questa scena idilliaca è durata un quarto d'ora, poi noi abbiamo ripreso il nostro cammino e la marmotta, da noi sollecitata, è tornata verso la sua tana».
L'esperto: «Fatto eccezionale»
Su un episodio così singolare abbiamo chiesto spiegazioni a Giacomo Moroni, responsabile del Servizio caccia e pesca della Provincia di Bergamo: «Si tratta di un fatto eccezionale – dice –. Ho avuto modo di constatare personalmente che, nel Parco del Gran Paradiso, i turisti danno da mangiare biscotti alle marmotte che si avvicinano molto a loro. Mai tuttavia ho avuto notizia di una marmotta che si lasciasse accarezzare dall'uomo. In un caso come questo sono state sovvertite le più elementari regole biologiche per le quali è la natura stessa, per tradizione atavica, a trasmettere nel Dna dei selvatici il calcolo della distanza di sicurezza e di fuga dai loro nemici, tra i quali l'uomo. Probabilmente questa marmotta, vivendo in una zona ancora selvaggia, non ha mai conosciuto la minaccia umana, per cui si è tranquillamente avvicinata agli escursionisti, non riconoscendoli come potenziali predatori». Le marmotte, della famiglia degli Sciuridi hanno il loro habitat ideale tra i 1.500 e i 2.600 metri. Abitano gli spazi aperti, le praterie e i ghiaioni alpini, vivono in media fino a dieci anni, nutrendosi di erba ma anche di chiocciole, lombrichi e uova di uccelli che nidificano al suolo.
Vivono in famiglie anche numerose in tane sotterranee, entro le quali, nel periodo invernale, vanno in letargo. A primavera danno alla luce in apposite tane, che non sono quelle invernali, da due a sei piccoli. Il loro nemico primo è l'aquila reale, la cui dieta è principalmente costituita da carne di marmotta. È possibile vedere il filmato dell'incontro con la marmotta.
VIDEO: http://www.ecodibergamo.it/videos/Video/3879/
Enzo Valenti
Marmotta «amica» sulle Orobie
L'incontro di un quarto d'ora a 2.600 metri lungo un sentiero sopra Valbondione. L'animale si è avvicinato, intrufolato in uno zaino e ha leccato abiti e scarponi. GandellinoA raccontarlo, sembra quasi una fiaba. Di quelle dove interpreti sono gli animali e l'uomo che non si temono e sono amici, perché animati da fiducia reciproca. È successo sulle Orobie, in alta Valle Seriana, dove una marmotta è andata incontro a un gruppo di amici escursionisti. Senza mostrare timore alcuno li ha raggiunti, ha annusato e leccato i loro scarponi, i loro abiti, si è fatta accarezzare e, cosa sorprendente, per qualche istante è entrata e uscita da uno zaino appoggiato sul terreno.
Il racconto di Angelo Pasini
L'episodio, accaduto l'estate scorsa, ma reso noto solo in questi giorni, ha lasciato a bocca aperta chi l'ha vissuto, filmato e fotografato. A raccontarlo è Angelo Pasini (autore anche delle foto che pubblichiamo), operaio di 45 anni, che vive a Gandellino, in via Costa Magra: «Con gli amici Franco Bonetti, Giorgio Rota e Fausto Milesi, l'estate scorsa ho effettuato un'escursione in montagna. Siamo partiti da Valbondione e superata la baita di Rigù abbiamo raggiunto il lago di Avert, a circa 2.500 metri di quota. Da lì, superando ghiaioni e balze ancora innevate, ci siamo diretti verso il Simal, con 2.770 metri di quota il punto più elevato del Sentiero alto delle Orobie. Giunti a quota 2.600 metri, in una zona selvaggia dove in un anno non passano più di venti persone, ci siamo fermati per riposare. Qui è avvenuto il nostro incontro con la marmotta».
Continua Angelo: «Mentre eravamo fermi abbiamo notato una marmotta a 50 metri di distanza. Ci veniva incontro abbastanza velocemente. Eravamo immobili, la guardavamo con stupore, le marmotte solitamente, sulle nostre montagne, dopo un acuto sibilo si infilano nelle loro tana, non facendosi mai avvicinare troppo. L'animale invece, senza timore alcuno, ci ha raggiunto, ci ha osservato con i suoi grandi occhi, poi ha cominciato a leccare i nostri scarponi, gli zaini, i nostri abiti. Eravamo strabiliati: la marmotta si è lasciata tranquillamente accarezzare, e si è anche infilata in uno zaino». «Abbiamo pensato che avesse fame – prosegue Angelo – le abbiamo messo sul terreno frutta secca, ma non l'ha mangiata. Questa scena idilliaca è durata un quarto d'ora, poi noi abbiamo ripreso il nostro cammino e la marmotta, da noi sollecitata, è tornata verso la sua tana».
L'esperto: «Fatto eccezionale»
Su un episodio così singolare abbiamo chiesto spiegazioni a Giacomo Moroni, responsabile del Servizio caccia e pesca della Provincia di Bergamo: «Si tratta di un fatto eccezionale – dice –. Ho avuto modo di constatare personalmente che, nel Parco del Gran Paradiso, i turisti danno da mangiare biscotti alle marmotte che si avvicinano molto a loro. Mai tuttavia ho avuto notizia di una marmotta che si lasciasse accarezzare dall'uomo. In un caso come questo sono state sovvertite le più elementari regole biologiche per le quali è la natura stessa, per tradizione atavica, a trasmettere nel Dna dei selvatici il calcolo della distanza di sicurezza e di fuga dai loro nemici, tra i quali l'uomo. Probabilmente questa marmotta, vivendo in una zona ancora selvaggia, non ha mai conosciuto la minaccia umana, per cui si è tranquillamente avvicinata agli escursionisti, non riconoscendoli come potenziali predatori». Le marmotte, della famiglia degli Sciuridi hanno il loro habitat ideale tra i 1.500 e i 2.600 metri. Abitano gli spazi aperti, le praterie e i ghiaioni alpini, vivono in media fino a dieci anni, nutrendosi di erba ma anche di chiocciole, lombrichi e uova di uccelli che nidificano al suolo.
Vivono in famiglie anche numerose in tane sotterranee, entro le quali, nel periodo invernale, vanno in letargo. A primavera danno alla luce in apposite tane, che non sono quelle invernali, da due a sei piccoli. Il loro nemico primo è l'aquila reale, la cui dieta è principalmente costituita da carne di marmotta. È possibile vedere il filmato dell'incontro con la marmotta.
VIDEO: http://www.ecodibergamo.it/videos/Video/3879/
Enzo Valenti