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Sciatore morì in una scarpata a San Simone Ski

Inviato: sabato 2 luglio 2011, 6:10
da IW2LBR
1 Luglio 2011 - L'Eco di Bergamo

Sciatore morì in una scarpata a San Simone Ski, due condanne

Valleve: Sono stati condannati ieri mattina, al termine del dibattimento, a sei mesi di reclusione ciascuno per omicidio colposo, con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Si tratta di Alberto Mazzoleni, attuale presidente della Comunità montana Valle Brembana e sindaco di Taleggio, all'epoca del fatto amministratore delegato della società di gestione degli impianti di «Valbrembana Ski», e il direttore delle piste e responsabile per la sicurezza dell'epoca, Ettore Sironi. I due erano chiamati a rispondere, proprio per le loro cariche all'interno della società di gestione, della morte di uno sciatore, Martino Magri, 45 anni di Urgnano, commerciante, avvenuta la mattina del Capodanno del 2006 a San Simone di Valleve.

La sentenza
La sentenza è stata emessa dal giudice Valeria de Risi, a fronte delle richieste di assoluzione avanzate ieri nella loro arringa dai difensori dei due imputati, gli avvocati Enrico Pelillo per Mazzoleni e i colleghi Luca Mezzadri e Marco Del Zotto (foro di Pordenone) per Sironi. Secondo quanto ricostruito, la mattina del 1° gennaio 2006 Martino Magri stava sciando insieme al figlio lungo la pista Sessi, che termina nel piazzale della baita del Camoscio, un ampio spazio che ha sia la funzione di termine del tracciato, che di area di collegamento con gli impianti di risalita. Magri aveva proseguito la corsa attraversando tutto il piazzale e precipitando in una scarpata di 15 metri, finendo nel torrente sottostante e battendo la testa contro un masso. La caduta gli era stata purtroppo fatale. La Procura aveva iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo Alberto Mazzoleni, in quanto amministratore delegato di «Valbrembana Ski», e Sironi come direttore di pista e delegato alla sicurezza: la loro responsabilità nell'accaduto sarebbe stata quella di aver omesso di segnalare la zona pericolosa.

«Era fuori pista»
I difensori hanno sempre respinto la contestazione, sin dalla fase dell'udienza preliminare, evidenziando in particolare che si era trattato di un fatale incidente, e che era avvenuto ben oltre la zona delle piste, lontano sia dalla fine del tracciato che dal piazzale stesso. A sostegno di questa tesi e della richiesta di assoluzione, i difensori avevano anche prodotto una consulenza cinematica, che ha evidenziato come la vittima avrebbe superato la pista procedendo a una velocità stimata di almeno 40 chilometri orari. «Rispetto la sentenza, pur non comprendendola – ha commentato Mazzoleni –. Dal nostro punto di vista si è trattato di un incidente avvenuto molto al di là del tracciato e fuori dalla nostra responsabilità: ho comunque fiducia nella giustizia, attendo le motivazioni». I difensori hanno preannunciato appello.

Bambino cade sulle alture di Foppolo, in ospedale con l'elis

Inviato: sabato 9 luglio 2011, 18:00
da IW2LBR
Foppolo, sabato 9 Luglio 2011 - da L'Eco di Bergamo

Bambino cade sulle alture di Foppolo, in ospedale con l'elisoccorso

Un bambino di Milano di 10 anni è caduto sabato 9 luglio in montagna a Foppolo mentre era in gita con un Cre milanese. Trasportato con l'elisoccorso del 118 ai Riuniti di Bergamo, le sue condizioni non sembrano gravi. È accaduto verso le 15,30. Per quanto è stato possibile ricostruire, il bambino era con i compagni del Cre nei pressi del lago Moro, quando è scivolato accidentalmente lungo un pendio rotolando per una ventina di metri e procurandosi un trauma cranico, contusioni e abrasioni in varie parti del corpo. Subito soccorso, è stato ricoverato ai Riuniti per accertamenti, ma sembrano escluse gravi complicazioni.

Ciclista investito viene soccorso dal lattaio

Inviato: sabato 30 luglio 2011, 16:38
da IW2LBR
Valnegra, sabato 30 luglio 2011

Ciclista investito viene soccorso dal lattaio

Un ciclista di 45 anni, C.S. di Busnago, in provincia di Monza Brianza è stato investito nella mattinata di sabato 30 luglio a Valnegra. Il 45enne è solito trascorrere le vacanze in Valle Brembana e stava tornando da Branzi quando, all'incrocio tra la strada provinciale Lenna-Foppolo e la via Marconi, è stato investito da un'auto condotta da un 74enne di Almenno San Bartolomeo. Tra i primi a prestare soccorso all'uomo c'erano un medico e un volontario del 118 di San Pellegrino Terme, che in quel momento era impegnato con il suo furgone alla consegna di latte e formaggi. Il ciclista dopo essere stato medicato sul posto è stato trasportato con il furgone dei latticini al campo sportivo di Lenna, a circa tre chilometri dall'incidente, dove ad aspettarlo c'era l'elissoccorso del 118. Trasportato agli Ospedali Riuniti di Bergamo il brianzolo ha riportato delle fratture alla spalla e alle costole

Scritte e insulti in chiesa a Endenna, poi il rogo

Inviato: martedì 2 agosto 2011, 19:43
da IW2LBR
Martedi' 2 Agosto 2011 - Endenna di Zogno... da Bergamo NEWS

Scritte e insulti in chiesa a Endenna, poi il rogo nella canonica

E' di origini dolose il rogo che ha colpito nel primo pomeriggio di martedì 2 agosto la casa del parroco di Endenna di Zogno. A causarlo sicuramente chi prima, ha sporcato con scritte rosse e insulti l'interno della chiesa di Endenna. Ma i vandali non si sono limitati a questo: hanno rovesciato i vasi di fiori distruggendoli. Infine hanno appiccato il fuoco al divano della casa del parroco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento della Valle Brembana e anche i carabinieri della compagnia di Zogno.

Brembilla, chiesa di Catremerio: rubate offerte dei fedeli

Inviato: martedì 2 agosto 2011, 19:48
da IW2LBR
Martedi' 2 Agosto 2011 - Catremerio di Brembilla - da L'Eco di Bergamo

Brembilla, chiesa di Catremerio: rubate offerte dei fedeli in sacrestia

Delinquenti in azione nella chiesa di Catremerio, nella frazione di San'Antonio Abbandonato a Brembilla: nella notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1° agosto, ignoti, dopo aver forzato una porta, si sono introdotti nella chiesa e hanno rovistato il locale sacrestia forzando tre cassette e rubando le offerte dei fedeli. È stato il parroco, la mattina dopo, ad accorgersi del furto, e a presentare la denuncia ai carabinieri di Zogno che hanno avviato le prime indagini.

Tir s'incastra tra Blello e Gerosa

Inviato: mercoledì 3 agosto 2011, 9:10
da IW2LBR
Valle Brembilla - da L'Eco di Bergamo

Tir s'incastra tra Blello e Gerosa - Scia di danni in Valle Brembilla

Doveva raggiungere Isola di Fondra, in alta Valle Brembana. Forse per un errore del navigatore satellitare, si è ritrovato con il proprio Tir su una stretta strada comunale (peraltro non collaudata e ufficialmente chiusa al traffico), tra Blello e Gerosa, in Valle Brembilla. Incastrato e impossibilitato a muoversi. Dopo numerosi tentativi, andati a vuoto, di fare retromarcia e quindi riprendere la strada da cui era arrivato, alla fine l'autista ha dovuto arrendersi: ha staccato la motrice e ha raggiunto un albergo di Brembilla dove ha passato la notte, in attesa dei soccorsi inviati dalla sede della ditta per la quale lavora, la Fercam di Bolzano. Lunedì sera, arrivato probabilmente a Villa d'Almè, ha imboccato la provinciale della Valle Imagna, passando per Almenno San Salvatore, anziché proseguire per Zogno e l'alta valle. Quindi il carico che trasportava, quintali di pellet, invece di arrivare a Isola di Fondra, si è diretto a Ponte Giurino di Berbenno e da qui verso Blello e Gerosa. Peraltro, lunedì sera, il lungo tir ha avuto altre peripezie lungo la salita da Ponte Giurino a Berbenno. A testimonianza del suo passaggio, infatti, sulla provinciale sono rimasti numerosi segni: danni a recinzioni di giardini e guardrail.

Avvelenati sette cani di razza - Sconcerto a San Giovanni Bi

Inviato: giovedì 4 agosto 2011, 22:35
da IW2LBR
Giovedi' 4 Agosto 2011 - da L'Eco di Bergamo

Avvelenati sette cani di razza - Sconcerto a San Giovanni Bianco

Sette cani di razza sono stati avvelenati nella notte tra lunedì 1° e martedì 2 agosto a San Giovanni Bianco nella tenuta di Roberto Fiorona in via Oneta 36. Si tratta di 6 setter inglesi e un pointer, specializzati nella cinofilia agonistica: cani bellissimi e preziosi, che avevano vinto molti premi importanti. Si parla di un valore totale di circa 20 mila euro. Sconcertato e amareggiato il padrone che era affezionatissimo ai cani e che dedicava alla loro cura e al loro addestramento moltissimo tempo, pur essendo il suo un hobby e non un'attività professionale. Tra l'altro la notizia è già girata sui siti web specializzati e a Roberto Fiorona sono arrivati da tutta Italia e anche dalla Svizzera messaggi di cordoglio e vicinanza. Ignoti hanno gettato lunedì notte bocconi avvelenati ai cani, sistemati in un recinto accanto alla casa del loro padrone che li allevava selezionando la razza. Del caso si stanno occupando i carabinieri di Zogno che hanno avviato le prime indagini, i bocconi avvelenati rimasti sono stati analizzati.

Incendio a Endenna Denunciato l'ex sacrestano

Inviato: venerdì 5 agosto 2011, 13:56
da IW2LBR
Endenna di Zogno, venerdi' 5 agosto 2011 da l'Eco di Bergamo

Incendio a Endenna Denunciato l'ex sacrestano

È stato denunciato a piede libero L.C., l'ex sacrestano della parrocchia di Endenna di Zogno. L'uomo, 69 anni, è accusato di incendio aggravato, deturpazione di cose altrui e violazione di domicilio. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a incendiare l'abitazione del parroco di Endenna, don Carlo Comi. L'incendio risale allo scorso 2 agosto. A dare l'allarme un residente che abita proprio di fronte alla chiesa. Oltre al rogo in casa, che ha danneggiato pesantemente la sala da pranzo distruggendo tutto il mobilio, sono state trovate anche diverse scritte ingiuriose nei confronti del parroco e dei sagrestani. Le indagini sono scattate in immediato, portando ora alla denuncia dell'ex sacrestano. Si ipotizza che l'uomo non avesse accettato di buon grado la sua sostituzione e gli inquirenti avrebbe rilevato delle incongruenze nella sua testimonianza. Non vero neppure l'alibi fornito, che gli inquirenti hanno sommato a diverse lacune del suo racconto. Effettuata poi un persuisizione nel domicilio dell'uomo, gli inquirenti hanno trovato una bomboletta spray sospetta, che potrebbe essere stata usata per le scritte ingiuriose, così come si sta effettuando una perizia calligrafica per accertarne la responsabilità.

Furto a rate in una casa di Mezzoldo

Inviato: domenica 7 agosto 2011, 7:18
da IW2LBR
Sabato 6 Agosto 2011 - Mezzoldo - Alta Valle Brembana, da L'Eco di Bergamo

Furto a rate in una casa di Mezzoldo - Spariscono i cappucci in rame

Se il materiale che ingolosisce è parecchio e, soprattutto, se il prelievo del prezioso bene richiede una certe dose di paziente lavoro, ecco che ci si inventa il furto a rate. Poco alla volta, in più volte. E in una casa di Mezzoldo le sgradite visite sono già state due. Obiettivo dei ladri alcuni cappucci in rame messi a protezione dei pali in legno di una staccionata. Si tratta di una copertura, avvitata sulla sommità del palo, che impedisce l'infiltrazione dell'acqua nel legno. La villetta, situata in località Scaluggio, è la casa di villeggiatura di una famiglia dell'hinterland che, alla fine di luglio, ha scoperto l'ammanco di una ventina di cappucci dalla palizzata. A pochi giorni di distanza la spiacevole sorpresa si ripete e all'appello ne manca un'altra ventina. La palizzata è parecchio lunga e il proprietario non ha intenzione di vedersi scippare sotto il naso altre piastre in rame.

È scattata così la denuncia, inoltrata ai Carabinieri di Piazza Brembana che hanno effettuato un sopralluogo nel giardino della casa. Per raggiungere la palizzata i ladri hanno scavalcato il cancello d'ingresso, entrando nella proprietà privata della famiglia e, con certosina cura, hanno svitato i cappucci i rame. Il lavoro, così ben fatto, non fa pensare al classico furto di rame da immettere sul florido mercato clandestino, ma insinua il dubbio che a qualcuno l'articolo sia particolarmente piaciuto e che, come una formichina, abbia deciso di impossessarsene poco a poco, per uso proprio domestico, per proteggere la sua staccionata rovinata dall'acqua. A far propendere per questa possibilità è il fatto che i ladri non hanno divelto i cappucci, ma li hanno rimossi, svitando le viti e portandosi a casa anche quelle. Dopo il furto, si sono intensificati i controlli nella zona. La località, soprattutto in questa stagione estiva, è molto frequentata dai turisti e dai proprietari di seconde case. Irruzioni o movimenti sospetti potrebbero essere facilmente notati e segnalati alle forze dell'ordine.