Apertura Passo San Marco 2018
Inviato: venerdì 11 marzo 2016, 8:34
da L'Eco di Bergamo
Passo San Marco, si studia l’intesa «Aperture da maggio a ottobre»
Che sia la volta buona?
Di un coordinamento tra Bergamo e Sondrio per l’apertura del Passo San Marco si parla da anni (un vertice tra Province ci fu ad esempio già nel 2009). La strada che, arrivando a duemila metri di quota, collega la Valle Brembana con la Valtellina, resta infatti chiusa in inverno per lunghi mesi a causa della neve e delle condizioni climatiche. I tempi di queste chiusure, però, hanno in più occasioni visto sorgere divergenze tra «vicini». In diversi momenti infatti, dal lato bergamasco, la scelta precauzionale del versante valtellinese (esposto a Nord) di tenere chiuso questo itinerario di notevole valenza turistica ha sollevato delle perplessità. Vertice promosso da Sorte Ora, pare che si sia messa una prima pietra per provare davvero a fare squadra. Ieri infatti in Regione, su invito dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, si sono incontrate le Province di Bergamo e Sondrio, i Comuni orobici di Averara e Mezzoldo con la Comunità montana Valle Brembana, e i valtellinesi di Albaredo e Morbegno. «Abbiamo condiviso l’idea di arrivare a un protocollo comune sul Passo San Marco», spiega da Via Tasso il consigliere Jonathan Lobati. Prevederà l’apertura del valico dal 15 maggio al 15 ottobre di ogni anno, con possibilità di anticipare al 1° maggio, o di estendere fino a fine ottobre, in caso di condizioni climatiche favorevoli.
«Inoltre, ci impegneremo a migliorare la comunicazione tra gli enti e agli utenti rispetto alle aperture e chiusure della strada», aggiunge Lobati. La curva al Ponte dell’Acqua L’intento è poi di provare a mettere in pista una serie di lavori lungo la direttrice, su cui le amministrazioni coinvolte si impegnerebbero progressivamente a intervenire: «Sul lato bergamasco, dovremmo mettere in campo opere per 300-400 mila euro, tra cui l’allargamento della curva in località Ponte dell’Acqua, a Mezzoldo», spiega il consigliere. Via Tasso scriverà per questo nei prossimi giorni alla Regione, contando che si possano reperire le risorse nei residui della «Legge Valtellina». «Si tratta di una zona soggetta a fenomeni valanghivi e franosi», sottolinea Lobati. Dal lato di Sondrio gli interventi dovranno probabilmente essere più massicci, ma intanto la Provincia sarebbe intenzionata a valutare un primo step da circa 100 mila euro. «I contenuti di massima sono stati condivisi da tutti - prosegue Lobati -. Mi occuperò personalmente di riassumerli in un documento che faremo poi circolare tra gli enti coinvolti, per arrivare a sottoscrivere un’intesa». Il tutto andrà visto in realtà anche in relazione alla possibile cessione di strade ex statali ad Anas da parte delle Province: Via Tasso ha messo nel suo «pacchetto» anche le provinciali 1 e 9, che salgono al passo. E l’idea, da Sondrio, sarebbe di fare lo stesso. «Ma intanto andiamo avanti a progettare azioni comuni».
Passo San Marco, si studia l’intesa «Aperture da maggio a ottobre»
Che sia la volta buona?
Di un coordinamento tra Bergamo e Sondrio per l’apertura del Passo San Marco si parla da anni (un vertice tra Province ci fu ad esempio già nel 2009). La strada che, arrivando a duemila metri di quota, collega la Valle Brembana con la Valtellina, resta infatti chiusa in inverno per lunghi mesi a causa della neve e delle condizioni climatiche. I tempi di queste chiusure, però, hanno in più occasioni visto sorgere divergenze tra «vicini». In diversi momenti infatti, dal lato bergamasco, la scelta precauzionale del versante valtellinese (esposto a Nord) di tenere chiuso questo itinerario di notevole valenza turistica ha sollevato delle perplessità. Vertice promosso da Sorte Ora, pare che si sia messa una prima pietra per provare davvero a fare squadra. Ieri infatti in Regione, su invito dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte, si sono incontrate le Province di Bergamo e Sondrio, i Comuni orobici di Averara e Mezzoldo con la Comunità montana Valle Brembana, e i valtellinesi di Albaredo e Morbegno. «Abbiamo condiviso l’idea di arrivare a un protocollo comune sul Passo San Marco», spiega da Via Tasso il consigliere Jonathan Lobati. Prevederà l’apertura del valico dal 15 maggio al 15 ottobre di ogni anno, con possibilità di anticipare al 1° maggio, o di estendere fino a fine ottobre, in caso di condizioni climatiche favorevoli.
«Inoltre, ci impegneremo a migliorare la comunicazione tra gli enti e agli utenti rispetto alle aperture e chiusure della strada», aggiunge Lobati. La curva al Ponte dell’Acqua L’intento è poi di provare a mettere in pista una serie di lavori lungo la direttrice, su cui le amministrazioni coinvolte si impegnerebbero progressivamente a intervenire: «Sul lato bergamasco, dovremmo mettere in campo opere per 300-400 mila euro, tra cui l’allargamento della curva in località Ponte dell’Acqua, a Mezzoldo», spiega il consigliere. Via Tasso scriverà per questo nei prossimi giorni alla Regione, contando che si possano reperire le risorse nei residui della «Legge Valtellina». «Si tratta di una zona soggetta a fenomeni valanghivi e franosi», sottolinea Lobati. Dal lato di Sondrio gli interventi dovranno probabilmente essere più massicci, ma intanto la Provincia sarebbe intenzionata a valutare un primo step da circa 100 mila euro. «I contenuti di massima sono stati condivisi da tutti - prosegue Lobati -. Mi occuperò personalmente di riassumerli in un documento che faremo poi circolare tra gli enti coinvolti, per arrivare a sottoscrivere un’intesa». Il tutto andrà visto in realtà anche in relazione alla possibile cessione di strade ex statali ad Anas da parte delle Province: Via Tasso ha messo nel suo «pacchetto» anche le provinciali 1 e 9, che salgono al passo. E l’idea, da Sondrio, sarebbe di fare lo stesso. «Ma intanto andiamo avanti a progettare azioni comuni».