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60° Fondazione Gruppo Alpini Ornica

Inviato: lunedì 26 giugno 2017, 16:31
da IW2LBR
Sabato 24 Giugno 2017 - ORNICA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Appartamenti Ristoranti a Ornica - Trekking e sentieri a Ornica - News a Ornica

60° di Fondazione del Gruppo Alpini di Ornica

Le lapidi ed i monumenti che ricordano i Caduti in guerra sono luoghi sacri per ogni comunità, sia essa quella della grande metropoli, sia quella di un piccolo paese, e’ cos’ in tutto il mondo.. Lo è pure, ovviamente anche per le nostre piccole comunità delle nostra montagna che si ritrovano per particolari eventi davanti a queste testimonianze di vite sacrificate per la difesa di valori irrinunciabili per la dignità della vita. Lo è stato sabato scorso 24 giugno per la comunità di Ornica in occasione della celebrazione del sessantesimo di fondazione del locale Gruppo Alpini che giustamente nella sua allocuzione il sindaco Gino Quarteroni ha definito “anima” comunitaria per eccellenza di ogni realtà comunale ed in particolare per quelle dei piccoli paesi di montagna perché dalla medesima si formano le penne nere e perché su questi uomini si può far conto quando emerge il bisogno. Sessant’anni sono un lasso di tempo molto lungo forse proprio per quanto rimarcato nel discorso del sindaco, un traguardo che non sarebbe stato raggiunto se questa realtà non fosse stata costantemente vitale. Eccoli dunque gli alpini ornicesi a fare festa insieme a tante altre penne nere –si sono contati ben quaranta gagliardetti a far da scorta in prima battuta al labaro sezionale ed ai vessilli di altre associazioni d’arma- arrivate ad Ornica pure da fuori valle –da segnalare la presenza di Albaredo in Valtellina e del gruppo gemellato di casirate d’Adda- per essere partecipi di questa festa e nel contempo del ricordo di coloro che andarono avanti nei conflitti bellici, undici nella grande guerra, otto nel secondo conflitto mondiale, un pesante contributo di vite stroncate di una piccola comunità di montagna: erano partiti da lassù come tanti emigranti(Ornica conobbe pesantemente nel passato il fenomeno dell’emifrazione per lavoro) e non erano più tornati al borgo natio. Questi “figli” di Ornica non sono stati però dimenticati, anzi è stato rinnovato il loro ricordo proprio in occasione della festa del sessantesimo genetliaco del gruppo che i quaranta alpini ed i venti amici associati hanno preparato inappuntabilmente con il coordinamento del pluridecennale capogruppo Luciano Quarteroni e per il momento logistico da Hans Quarteroni. La celebrazione del sessantesimo si è svolta sul copione delle precedenti manifestazioni organizzate dal gruppo ornicese, vedi il Trofeo nikolajewka oppure la Ciaspolada alpina. Le penne nere si sono ammassate al Campo sportivo che sta a valle del paese, quindi in corteo ritmato dalle esecuzioni del Corpo bandistico di Dossena hanno risalito l’abitato attraversando il suggestivo percorso che si incunea nel tessuto urbano medievale per convergere infine davanti al monumento ai caduti. Di spicco nel corteo il cappello alpino di Ermenegildo Milesi che era stato fondatore del gruppo recato a mano su un cuscino da una nipote dello scomparso- A questo punto il momento clou della manifestazione:l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro alla base del monumento,l’onore ai Caduti e quindi i discorsi ufficiali. Il capogruppo Quarteroni ha salutato le penne nere e le autorità alpine e civili –numerosi i sindaci dell’alta valle- e ringraziato coloro che hanno lavorato per il buon esito della manifestazione. Hanno fatto seguito gli interventi del sindaco Quarteroni, del sindaco di Lenna Jonathan Lobati che ha rappresentato la Provincia dell’assessore regionale Akessandro Sorte ed infine del presidente sezionale Carlo Macalli -presente con il vicepresidente Isidoro Persico e di numerosi consiglieri sezionali- che ha rammentato agli alpini che l’associazione si è impegnata nella ricostruzione delle realtà recentemente terremotate del centro Italia per cui va rinnovato ‘impegno in questa nuova opera di pace. Ospiti d’onore della manifestazione sono stati due reduci di Ornica, Luigi Quarteroni ed Aurelio Milesi –e con loro c’era pure Giovanni Gamba di Ubiale classe reduce di Russia- ai quali sono state consegnate medaglie d’oro della Repubblica Italiana. L’evento si è concluso con la celebrazione della messa del ricordo e con l’immancabile rancio alpino, il momento dei ricordi che pure fa importanti queste feste nelle quali si rinsaldano rapporti umani che si concretizzano in tante azioni nel sociale, per cui si fa festa affatto inutile perché servono a tenere viva la socialità delle penne nere, nel momento della festa appunto ed ancora del biksogno, quando ci si devono rimboccare le maniche.

reportage by Mario Fois e Sergio Tiraboschi

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