Consegna della Bandiera Verde alle Donne in Montagna
Inviato: sabato 4 settembre 2010, 22:57
Sabato 4 Settembre 2010 - ORNICA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche
Consegna della Bandiera Verde alle Donne di Montagna di Ornica
Le 'Donne di Montagna' di Ornica hanno saputo sviluppare un progetto coinvolgente di albergo diffuso e di sviluppo fondato sulla valorizzazione delle risorse culturali ed umane di un territorio montano, reagendo positivamente allo spopolamento di un paese di montagna.
http://www.borgorurale.com - http://www.ospitalita-diffusa.com
reportage by Mario Fois
Ornica è un piccolo paese di 210 abitanti (erano 500 nel 1970) al termine di una delle valli laterali della Val Brembana, a 1000 metri di altitudine e distante 50 km da Bergamo. Collocato nel parco Regionale delle Orobie Bergamasche, a ridosso di poli di turismo invernale di massa e di alta densità di speculazione, alle 83 famiglie residenti, a seguito dello spopolamento, fa riscontro una dotazione di ben 285 abitazioni. E' in questo contesto che ha potuto nascere e svilupparsi l'idea dell'ospitalità diffusa, fatta di accudimento dei luoghi (attraverso un vero e proprio albergo diffuso) ma anche di salvaguardia e recupero delle vecchie abitazioni di residenza così come delle baite estive e dei relativi alpeggi.
Un grande merito deve essere riconosciuto alla straordinaria esperienza di una cooperativa locale di 'Donne di Montagna', nata solo un anno fa, che ha concepito e gestisce un progetto integrato di turismo diffuso che prevede, oltre all'ospitalità nelle 'Cà' del centro storico, un ricco programma di attività: dalle escursioni, anche a dorso d’asino, ai corsi e degustazioni dei prodotti locali, dallo sci d'alpinismo alle attività di turismo scolastico. Notevole la valenza, anche di esperienza didattica, della 'fattoria' adottata dalle scuole: una mini fattoria, una piccola stalla in legno con un’asina, una pecora, una capra orobica, gallo e galline, anatre e conigli, realizzata in località Sirte, raggiungibile in cinque minuti di cammino dalla scuola, attraverso un sentiero opportunamente messo in sicurezza che attraversa il torrente della Val d’Inferno. Ed infatti gli animali sono accuditi e allevati direttamente dai bambini della scuola elementare di Ornica.
Si tratta di un esempio raro, concreto e “vincente” di un nuovo modo di fare turismo montano, un turismo fatto di esperienze e non di semplici consumi, che permette di ricreare economie, socialità e vivibilità in un territorio naturale protetto di alta montagna che rischiava lo spopolamento definitivo e il degrado, puntando sulla qualità, sull’integrazione e sul rispetto delle risorse locali esistenti.
Consegna della Bandiera Verde alle Donne di Montagna di Ornica
Le 'Donne di Montagna' di Ornica hanno saputo sviluppare un progetto coinvolgente di albergo diffuso e di sviluppo fondato sulla valorizzazione delle risorse culturali ed umane di un territorio montano, reagendo positivamente allo spopolamento di un paese di montagna.
http://www.borgorurale.com - http://www.ospitalita-diffusa.com
reportage by Mario Fois
Ornica è un piccolo paese di 210 abitanti (erano 500 nel 1970) al termine di una delle valli laterali della Val Brembana, a 1000 metri di altitudine e distante 50 km da Bergamo. Collocato nel parco Regionale delle Orobie Bergamasche, a ridosso di poli di turismo invernale di massa e di alta densità di speculazione, alle 83 famiglie residenti, a seguito dello spopolamento, fa riscontro una dotazione di ben 285 abitazioni. E' in questo contesto che ha potuto nascere e svilupparsi l'idea dell'ospitalità diffusa, fatta di accudimento dei luoghi (attraverso un vero e proprio albergo diffuso) ma anche di salvaguardia e recupero delle vecchie abitazioni di residenza così come delle baite estive e dei relativi alpeggi.
Un grande merito deve essere riconosciuto alla straordinaria esperienza di una cooperativa locale di 'Donne di Montagna', nata solo un anno fa, che ha concepito e gestisce un progetto integrato di turismo diffuso che prevede, oltre all'ospitalità nelle 'Cà' del centro storico, un ricco programma di attività: dalle escursioni, anche a dorso d’asino, ai corsi e degustazioni dei prodotti locali, dallo sci d'alpinismo alle attività di turismo scolastico. Notevole la valenza, anche di esperienza didattica, della 'fattoria' adottata dalle scuole: una mini fattoria, una piccola stalla in legno con un’asina, una pecora, una capra orobica, gallo e galline, anatre e conigli, realizzata in località Sirte, raggiungibile in cinque minuti di cammino dalla scuola, attraverso un sentiero opportunamente messo in sicurezza che attraversa il torrente della Val d’Inferno. Ed infatti gli animali sono accuditi e allevati direttamente dai bambini della scuola elementare di Ornica.
Si tratta di un esempio raro, concreto e “vincente” di un nuovo modo di fare turismo montano, un turismo fatto di esperienze e non di semplici consumi, che permette di ricreare economie, socialità e vivibilità in un territorio naturale protetto di alta montagna che rischiava lo spopolamento definitivo e il degrado, puntando sulla qualità, sull’integrazione e sul rispetto delle risorse locali esistenti.