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Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 9:51
da IW2LBR
Luglio 2013 RONCOBELLO - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, ristoranti appartamenti a Roncobello

Festa della Riconoscenza..... al Mulino di Baresi

L'Associazione Culturale "Maurizio Gervasoni" ha organizzato la manifestazione al Mulino di Baresi ringraziando e consegnando un attestato di riconoscimento ai soci, istituzioni e gruppi e associazioni che dedicando il proprio tempo, rendendo disponibili le proprie cose (terreni, baita, roccolo..) con attività culturali, manuali, istituzionali, organizzative, con generoso contributo economico, hanno reso possibile la nascita dell'Associazione, la festione del Mulino di Baresi "Maurizio Gervasoni" del FAI come organizzazione di volontariato, il mantenimento, la tutela, la valorizzazione del territorio intorno al bene come valore per l'accorglienza delle persone. Anche a Val Brembana Web e' stato consegnato l'attestato e ringraziamo l'Associazione per il riconoscimento.

alcune immagini by Claudio e Gino Galizzi

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L'Associazione Culturale "Maurizio Gervasoni" nasce con fini di promozione sociale e culturale in data 23 luglio 2005, con la sottoscrizione dell 'Atto Costitutivo notarile e dello Statuto a parte di un gruppo di persone che furono vicine a Maurizio Gervasoni, scomparso nel 1996. La spinta all'iniziativa è stata fornita dalla meritoria azione che il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) ha intrapreso per l'acquisto, il recupero e la valorizzazione dell'antico edificio. "Situato nella piccola località montana di Bàresi, in Val Brembana, il fabbricato rurale in pietra risale al XVII secolo. Il mulino e il torchio della contrada Oro dentro di Baresi, riportati oggi a un buono stato di conservazione per intervento del FAI, sono le uniche testimonianze di un glorioso passato economico e storico che ha visto riuniti in un solo edificio a più corpi, in tempi diversi, non soltanto l'attività di mugnaio e di torchiaro ma anche quella del fabbro. Nel corso del XVIII secolo, quando le miniere di ferro dell'alta Valle Brembana a nord di Carona producevano ancora discrete quantità di ferro, un'antica pesta manuale di origini medioevali, che serviva a ottenere farina in tempi precedenti a quelli del mulino azionato dall'acqua, fu trasformata per vari decenni in maglio. I prodotti erano gli strumenti di lavoro del mondo contadino, vale a dire zappe, vanghe, badili, picconi, martelli, rastrelli, falci, asce e altri simili. Il ferro da Carona scendeva a Branzi, poi a Fondra e lungo la sinistra orografica di quel ramo del Brembo a Bordogna, e infine a Baresi per mezzo di una mulattiera ancora oggi esistente. Sul finire del XVIII secolo, quando Napoleone dominò la scena mondiale con continue guerre che durarono più di vent'anni, in questo maglio si produssero anche armi da taglio come spade e pugnali. Sono una testimonianza di queste trasformazioni le varie date comprese tra il 1674 e il 1783 incise sulle strutture interne di legno o di pietra che scandiscono i tempi delle parziali ristrutturazioni. Per la sua rilevanza storica, etnografica e anche antropologica (tutta l'area, infatti, reca tracce di insediamenti abitativi risalenti all'età del bronzo), il Mulino è stato sottoposto a vincolo dal Ministero per i Beni le Attività Culturali. Nel 2003 è stato inoltre il secondo bene più votato nel censimento, bandito dal FAI, I luoghi del Cuore". I lavori di recupero sono iniziati a fine settembre 2005, terminati a fine maggio 2006. La lodevole decisione del FAI di affidare la gestione e le azioni per il godimento del bene ad un soggetto locale, ha originato la costituzione dell'Associazione.

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 9:53
da IW2LBR
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La visita agli interni del Mulino si svolge con una guida per singoli visitatori o in gruppi di massimo 10/12 persone e ha una durata di circa 20 minuti. Nel caso di visite guidate al di fuori degli orari di apertura ordinari, si richiede la prenotazioni almeno quindici giorni prima. Offerta volontaria caldamente raccomandata.

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 9:55
da IW2LBR
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Esistente almeno dal 1550, ha ospitato un maglio, e poi contemporaneamente un torchio per la spremitura delle noci, un mulino per le farine, un forno per il pane e una casera. Dall'attività di questi opifici decine di comunità della Valle Brembana hanno ricavato per secoli i beni della propria sussistenza: farina gialla e bianca, miglio, olio da alimentazione e per l'illuminazione, formaggio e pane. Un vero laboratorio dalla cui attività dipendeva la sopravvivenza di intere famiglie. Quassù arrivavano da tutta la valle per far macinare farine e spremere noci, miste sovente a nocciole. Dopo secoli di attività ora le ruote del mulino e il torchio che schiacciava le noci sono fermi, il locale della casera pericolante e i muri dell'edificio crepati. Tutto però, all'interno, sembra rimasto come una volta. Quasi che l'ultima persona che ha fatto funzionare quei delicati attrezzi sia uscito una sera senza sapere di dover rientrare mai più. Le ruote del torchio e le macine capaci ancora di girare. Gli attrezzi del maglio e del mulino appoggiati nelle cassette. Ovunque recipienti, pezzi e ricordi di un tempo ormai perduto. L'ultimo che, fino a sei anni fa, ha fatto girare il mulino per ricavare farina gialla a uso domestico è stato Maurizio Gervasoni, membro della famiglia che da secoli ha la proprietà del torchio. Ora ne è proprietaria la moglie Giovanna Locatelli, erede sarà il figlio Mattia, oggi studente 15enne.

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 9:57
da IW2LBR
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Sul grosso legno che sorregge la vite mobile del torchio è riportata la data del 1672. Nel resto dell'edificio ci sono pezzi di ruote in pietra o in legno, altri strumenti di lavoro, per il maglio o la macina. Una vera officina con tutto il necessario, ancora oggi, per poter ritornare in funzione. Un locale adiacente al principale ospitava invece una casera: c'è ancora il tavolo con gli scolatoi, dove veniva lavorato il latte. In terra catene di ferro e i bracci della teleferica che veniva utilizzata per fare arrivare al mulino la legna. All'esterno la ruota principale del mulino è ancora utilizzabile: basterebbe sistemare il canaletto che portava l'acqua dalla valle vicina.

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 9:58
da IW2LBR
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Sopra l'ingresso un affresco: una Madonna con bambino che tiene in mano una specie di anfora (forse contenente olio) mentre a destra è raffigurato un albero di noce. A terra, sulla sinistra dell'ingresso, c'è una grossa pietra lavorata che forse faceva da contrappeso dell'antico maglio.

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 10:01
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Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 10:02
da IW2LBR
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Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 10:02
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la presidente dell'Associazione Giovanna Locatelli

Re: Festa della Riconoscenza al Mulino di Baresi

Inviato: martedì 30 luglio 2013, 10:04
da IW2LBR
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