Inaugurazione affresco del Rosàl di S.Brigida
Inviato: mercoledì 12 agosto 2015, 12:32
Mercoledi' 12 Agosto 2015 - SANTA BRIGIDA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Ristoranti a Santa Brigida
Inaugurazione affresco del Rosàl del Monticello (Santa Brigida)
In località Carale, è stato inaugurato il sesto affresco realizzato in altrettanti anni, omaggio ai Baschenis, bottega di pittori originari di Santa Brigida, che dal XV secolo operarono soprattutto tra Bergamo e il Trentino. Il murale opera di Paola Magini di Siena, si ispira alla leggenda ottocentesca del «Rosal», cacciatore dai capelli rossi vissuto al Monticello Carale, «appartenente a quelle persone un po’ “allergiche” all’autorità e al clero». «Alla sua morte nacque la leggenda: durante la veglia funebre i presenti testimoniarono che una voragine si aprì sotto il letto e il Rosal fu trascinato dal diavolo negli inferi. Probabilmente la leggenda nacque come monito per i bambini dell’epoca, poiché il Rosal era solito non partecipare alle Messe. E gli abitanti della frazione di Carale vengono chiamati ancora oggi i “rosai de Caral” (rossi di Carale)». Autrice dell’opera di quest’anno è Paola Magini, pittrice senese che ha già all’attivo affreschi nella provincia di Lecco e numerosi murale in Piemonte, Lombardia e Ligura. Attualmente vive ed esercita la propria attività a Colle di Val d’Elsa (Siena). L’inaugurazione dell’affresco «Ol Rosàl dé Caral» (organizzata dal gruppo culturale con gli alpini), su un muro privato di via Monticello a Carale...
http://www.valbrembanaweb.com/valbremba ... index.html
Inaugurazione affresco del Rosàl del Monticello (Santa Brigida)
In località Carale, è stato inaugurato il sesto affresco realizzato in altrettanti anni, omaggio ai Baschenis, bottega di pittori originari di Santa Brigida, che dal XV secolo operarono soprattutto tra Bergamo e il Trentino. Il murale opera di Paola Magini di Siena, si ispira alla leggenda ottocentesca del «Rosal», cacciatore dai capelli rossi vissuto al Monticello Carale, «appartenente a quelle persone un po’ “allergiche” all’autorità e al clero». «Alla sua morte nacque la leggenda: durante la veglia funebre i presenti testimoniarono che una voragine si aprì sotto il letto e il Rosal fu trascinato dal diavolo negli inferi. Probabilmente la leggenda nacque come monito per i bambini dell’epoca, poiché il Rosal era solito non partecipare alle Messe. E gli abitanti della frazione di Carale vengono chiamati ancora oggi i “rosai de Caral” (rossi di Carale)». Autrice dell’opera di quest’anno è Paola Magini, pittrice senese che ha già all’attivo affreschi nella provincia di Lecco e numerosi murale in Piemonte, Lombardia e Ligura. Attualmente vive ed esercita la propria attività a Colle di Val d’Elsa (Siena). L’inaugurazione dell’affresco «Ol Rosàl dé Caral» (organizzata dal gruppo culturale con gli alpini), su un muro privato di via Monticello a Carale...
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