La Cacciata di Gennaio al grido di l'è fò génèr
Inviato: martedì 2 febbraio 2016, 19:23
Sabato 31 Gennaio 2016 - TALEGGIO - Escursioni Taleggio - Alberghi, ristoranti - Valle Taleggio - Orobie
La Cacciata di Gennaio al grido di l'è fò génèr
Anni fa ogni paese della valle aveva la sua piccola «cacciata». Da una decina d’anni l’appuntamento è diventato più importante perché richiama i bambini - e non soltanto quelli ma anche genitori, ragazzi e giovani - da tutti i paesi della valle. Tutti convergono a Olda. Ognuno ha tra le mani ciòche (campanacci), piatti da cucina, corni, campanelli, tole (scatole di metallo), con i quali in una sorta di corteo fanno un’ assordante «caciara», un frastuono volutamente disordinato e caotico gridando di tanto in tanto «l’è fò génèr – l’è scià fébrèr». Un tempo quel grido, quell’urlo, quel baccano non miravano soltanto a cacciare il gelo, a invocare con qualche anticipo la primavera, ma esprimevano anche una sana rivendicazione di libertà e di trasgressione. Al parcheggio situato sotto il sagrato della chiesa, è preparato un enorme fantoccio bianco imbottito di legna e paglia che viene poi incendiato con un grande rumoroso girotondo di tutti i partecipanti. Il fantoccio bruciando pare voglia interrompere la monotonia dell’inverno, carico di giorni brevi e di notti troppo lunghe e buie e ci fa vedere meno lontana la primavera. È un momento molto simpatico, non privo di una certa magia.... http://valbrembanaweb.com/valbrembanawe ... index.html
reportage by Gianni Gritti
La Cacciata di Gennaio al grido di l'è fò génèr
Anni fa ogni paese della valle aveva la sua piccola «cacciata». Da una decina d’anni l’appuntamento è diventato più importante perché richiama i bambini - e non soltanto quelli ma anche genitori, ragazzi e giovani - da tutti i paesi della valle. Tutti convergono a Olda. Ognuno ha tra le mani ciòche (campanacci), piatti da cucina, corni, campanelli, tole (scatole di metallo), con i quali in una sorta di corteo fanno un’ assordante «caciara», un frastuono volutamente disordinato e caotico gridando di tanto in tanto «l’è fò génèr – l’è scià fébrèr». Un tempo quel grido, quell’urlo, quel baccano non miravano soltanto a cacciare il gelo, a invocare con qualche anticipo la primavera, ma esprimevano anche una sana rivendicazione di libertà e di trasgressione. Al parcheggio situato sotto il sagrato della chiesa, è preparato un enorme fantoccio bianco imbottito di legna e paglia che viene poi incendiato con un grande rumoroso girotondo di tutti i partecipanti. Il fantoccio bruciando pare voglia interrompere la monotonia dell’inverno, carico di giorni brevi e di notti troppo lunghe e buie e ci fa vedere meno lontana la primavera. È un momento molto simpatico, non privo di una certa magia.... http://valbrembanaweb.com/valbrembanawe ... index.html
reportage by Gianni Gritti