PZT1986 ha scritto: Una domanda: quando scade la vita tecnica degli impianti di Soliva?
- Cabinovia Monte Zuccone: da 900 a 1550 m - Marchisio('75)
scaduta
- Seggiovia Monte Torcola: da 1560 a 1870 m - Sacif('78)
scaduta
- Sciovia Roccolo Canalotti: da 1560 a 1685 m - MEB('95)
scadenza 2025
- Seggiovia 2CLF Toracchio: da 1560 a 1777 m - MEB('97)
scadenza 2037
- Sciovia del Sole: da 1400 a 1800 m - MEB(1998)
scadenza 2028
Ma la notizia importante e fondamentale per le nostre piccole stazioni è di pochi giorni fa (speriamo sia effettivamente cosi):
Prolungata la vita degli impianti a fune dopo l'approvazione dello Sblocca Italia
Una concreta boccata d’ossigeno per gli impianti a fune dell’Appennino e delle Alpi valdaostane, piemontesi, lombarde e venete. Un emendamento al Decreto “Sblocca Italia”, approvato il 6 novembre scorso, ha cancellato di fatto il termine massimo (dai 30 ai 60 anni, in base al tipo di impianto) oltre il quale era necessario sostituirli.
In altri termini il cosiddetto principio di vita tecnica degli impianti di risalita – e cioè di seggiovie, funivie, sciovie e skilift che ai sensi della legge vigente in Italia fino a qualche giorno fa, avevano una durata tecnica di 40 anni, oltre la quale avrebbero dovuto essere smembrati e sostituiti da nuovi impianti - non esiste più.
In questi ultimi anni, è stato solo grazie al sistema delle proroghe che alcune delle strutture a fune dell’arco alpino come pure dell’Appennino hanno potuto continuare a rimanere in servizio. Con l’approvazione dell’emendamento, le stazioni sciistiche non si troveranno a dover far fronte a costi di gestione elevati per la sostituzione degli impianti in scadenza. La variazione infatti stabilisce la fine del concetto di vita tecnica e, la proroga di un anno per gli impianti non ancora scaduti previa verifica di idoneità ai fini della sicurezza al trasporto pubblico. Gli stessi benefici sono poi previsti per gli impianti la cui vita tecnica è scaduta da non oltre due anni.
Nell’ambiente si parla di risultato concreto - in questo modo le stazioni sciistiche italiane potranno concorrere alla pari con quelle europee - reso possibile anche all’impegno a tal senso portato avanti da Federfuni, la nuova associazione sorta unitamente alle stazioni sciistiche di Veneto, Lombardia e Piemonte oltre che appenniniche. Ma sono anche altri gli aspetti positivi che derivano dalla modifica di legge introdotta nei giorni scorsi:, dato il suo contributo ad alleviare le difficoltà in cui si trovano a lavorare gli operatori dello sci, oltre a consentire il mantenimento di non pochi posti di lavoro.