San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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moritz63
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San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

Messaggio da moritz63 »

L'anticipo di primavera dei giorni scorsi mi ha spinto a gironzolare sulle alture di San Giovanni Bianco: il Cancervo ospita piccole contrade defilate che in questo viaggetto ho voluto andare a scoprire, tenendo conto lungo il percorso di un certo Carlo Ceresa. Borghi sconosciuti che portano il nome di Costa dei Lupi, Pradavalle, Foppo, con giro di boa alla ben più conosciuta Pianca, dove sono riuscito a visitare la bella e sorprendente chiesa.

San Giovanni, ecco là dietro il Cancervo: le sue pendici ospitano assolate contrade dimenticate, vado a scoprirle...
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Prima di salire in quota entro nella chiesa di San Giovanni: voglio vedere i quadri del Ceresa...
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Ecco il Ceresa: un lavoro giovanile, la sua mano non si era ancora affinata: "Madonna in gloria, con Sant'Apollonia, San Nicola di Tolentino, Santa Lucia e due offerenti "...
E' la prima di una serie di opere d'arte che questo tour mi porterà a scoprire...

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Poi con un colpo di fortuna riesco ad entrare nella chiesetta attigua alla cripta sotterranea: non sapevo neppure esistesse questa cappella, scopro che anche qui è custodita una tela del Ceresa...
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Ed ecco sopra l'altare la tela di un Carlo Ceresa non ancora ventenne: "Madonna col Bambino, Sant'Antonio da Padova e due Vescovi"...
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Andiamo ad incominciare: prima tappa il borgo di Oneta, che raggiungo con la classica mulattiera della Via Mercatorum...
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Terzo capitolo del Ceresa: nella piccola chiesina di Oneta ecco un'altra tela del pittore sangiovannese, una "Natività della Vergine"...
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Ultima modifica di moritz63 il giovedì 5 marzo 2020, 18:23, modificato 1 volta in totale.
moritz63
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Sopra Oneta si incontra l'indicazione per Sentino: bastano pochi minuti di salita per arrivare nel borgo...
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Un bel sentiero mi deposita nei pratoni di Sentino: fin qui il percorso non mi è nuovo, già fatto in altre occasioni...
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Sentino: adesso si va alla scoperta di mondi nuovi...
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Prima provo a portarmi alla vicina chiesa per vedere se per caso è aperta, so che anche lei contiene un bel quadro del Ceresa: purtroppo è chiusa, ma prima o poi riuscirò a vederla dentro...
Non mi resta che ridiscendere al borgo...

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Ridiscendo al borgo e davanti l'agriturismo "Il posto delle fragole" ecco comparire l'indicazione per Costa dei Lupi: mai stato prima in vita mia, mi incammino sul sentiero che avviandosi dietro una costa prativa aggira la contrada...
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Si traversa nel bosco verso la base di prati (ignorando un bivio sulla sinistra) ed in cima a questi con breve salita eccomi a Costa dei Lupi...
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moritz63
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Mi si presenta un grande caseggiato abbandonato, con ballatoi di legno: su un muro una scritta azzurra riporta l'anno 1889...
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Costa dei Lupi, una decina di abitazioni a 615 metri di altezza, alcune ristrutturate ed altre messe non benissimo: il piccolo borgo non è raggiunto da strade, ci si arriva esclusivamente per sentiero...
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Ora mi avvio verso un'altra contrada raggiungibile solo a piedi: prossima tappa Pradavalle...
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Appena usciti da Costa dei Lupi si aggira un prato e immediatamente ecco che appare Pradavalle, nello scenario del Cancervo...
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La mulattiera entra nel bosco per abbassarsi ad attraversare una vallecola su uno scenografico ponticello...
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Con breve risalita si arriva a Pradavalle: sperduta contrada a 620 metri di altitudine...
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Ultima modifica di moritz63 il giovedì 5 marzo 2020, 18:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Incontro un pensionato intento in piccoli lavori presso una cascina, chiacchieriamo un po': mi dice che Pradavalle è molto assolata e gode di un clima caldo...
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Pradavalle: è adagiata su un poggio pianeggiante molto tranquillo, lontana dal turismo di massa...
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Vista da lontano Pradavalle sembrava conciata peggio: se tutte le case fossero ristrutturate sarebbe un gioiellino, la contrada è un piccolo angolino disabitato che si anima solo nella bella stagione...
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Saluto il gentile pensionato: oltrepasso Pradavalle per raggiungere la prossima tappa, Confino...
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La mulattiera scende nel bosco per attraversare una vallata grazie ad un ponticello fatto con due traversine della vecchia ferrovia: superata una "Pioda" si comincia a risalire verso un colle: si arriva così al Ruculù...
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Qui trovo le indicazioni per varie direzioni: sterzo a sinistra per raggiungere Confino, posto sul tragitto per Pianca...
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moritz63
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Si aggancia un tratturo al servizio di un capanno di caccia, ma poi lo abbandono per risalire un evidente poggio: e quando arrivo in cima ecco aprirsi una bellissima vista su Confino e il Cancervo, con Pianca ad un tiro di schioppo...
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Panorama dal dosso di Confino...
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Confino: siamo nella parte più bassa del terrazzo prativo che in alto ospita Pianca...
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Panorama da Confino: dall'altra parte del vallone ecco contrade di Camerata Cornello, in lontananza un innevato Menna...
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Bretto: terra dei Tasso...
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Bretto: San Ludovico, la chiesa dei Tasso...
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moritz63
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Non resta che risalire la sterrata e poi agganciare la strada comunale: in pochi minuti arrivo a Pianca, il Cancervo fa il suo figurone...
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La chiesa di Pianca, intitolata a Sant'Antonio Abate e San Giovanni Evangelista...
Sta per essere celebrata una S. Messa, finalmente riesco a visitarla: ed è una grandissima sorpresa...

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L'interno colpisce per la ricchezza delle decorazioni: davvero notevoli per un borgo così piccolo...
E' la storia di Pianca che può fornirci risposte: è la contrada più grande sulle pendici del Cancervo, la prima il cui nome appare in un documento ufficiale del 1093...
Lontana dalle vie storiche del fondovalle, Mercatorum e Priula, ma da qui passava la mulattiera principale per raggiungere la Val Taleggio da San Giovanni: Pianca tra il 1628 e il 1804 fu comune autonomo, la bellezza della chiesa può trovare così qualche spiegazione...
L'originale chiesa del 1400 fu completamente ricostruita tra il 1714 e il 1721 dalla popolazione, che poté fare affidamento sul generosissimo contributo economico di due ricchi nativi del borgo, emigrati poi in quel di Venezia: Cristoforo Rota e Domenico Bernardi donarono una cifra che corrispondeva ad oltre ottomila paghe giornaliere di un comune operaio...

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Un gruppo di giovani sta preparando la chiesa in vista della S. Messa, mi vedono scattare foto e non si risparmiano per farmi vedere le sue bellezze...
La parete di sinistra, al centro sorge la Cappella voluta dai facoltosi fratelli Giovan Battista e Cristoforo Rota, realizzata nel 1717 a lavori di costruzione della chiesa in corso, i loro busti sono collocati sulle pareti laterali: nel borgo si può tuttora ammirare la casa dei Rota, con decorazioni a testimoniare la signorilità dell'edificio...

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Sopra l'altare campeggia lo stemma dei Rota...
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Nella prima cappella è appeso un grande quadro raffigurante Sant'Antonio Abate, cui la chiesa è dedicata...
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Madonna del Rosario, con San Domenico e San Simone Stock...
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Fastidiosi riflessi si stagliano sulla "Madonna della Pietà", quadro cui gli abitanti sono particolarmente devoti...
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Presso la porta della sacrestia ecco l'altare con una pala del Ceresa: "San Sebastiano, San Rocco e San Giobbe", anche in questo caso marcati riflessi di luce mi impediscono di immortalare da vicino il quadro...
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Nel presbiterio è collocato un bellissimo coro ligneo della prima metà del settecento: dispone di 17 postazioni dotate di inginocchiatoio, le formelle di ogni schienale hanno intarsi che riproducono scene della vita di Sant'Antonio Abate...
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Uno dei ragazzi mi invita caldamente a seguirlo in sagrestia, parla di affreschi: figurarsi se mi faccio pregare...
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Quando vedo gli affreschi resto ammutolito, non mi aspettavo qualcosa del genere: sono del quattrocento, questi sono quelli appesi alla parete di destra, i più rovinati...
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Sulla parete di sinistra sono collocate della Madonne bellissime, resto allibito: la chiesa è aperta raramente, le sono passato davanti centinaia di volte e solo oggi scopro che custodisce tali meraviglie..!!
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"Madonna in trono, con San Bernardino e San Nicola da Tolentino"...
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"Madonna con Bambino e Angeli "
Ringrazio infinitamente il ragazzo che mi ha portato in sagrestia, mai avrei immaginato che nella chiesa di Pianca esistessero questi capolavori, lo stupore mi si legge in faccia e non trattengo le parole: gli dico che già da soli questi affreschi quattrocenteschi meriterebbero un piccolo museo tutto per loro..!!

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Il portico a lato della chiesa, anche qui affiorano tracce di affreschi...
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Affresco nel portico, anche lui quattrocentesco: " Cristo in Croce con due Santi"...
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Oggi Pianca mi ha fatto una bellissima sorpresa: è arrivato il momento di salutarla e tornare a valle...
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Re: San Giovanni Bianco: alla scoperta di contrade sperdute

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Dalla chiesa prendo il sentiero per Cantiglio, che però abbandono subito per scendere lungo la mulattiera che si abbassa per prati...
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In alto svettano i contrafforti del Cancervo...
Entrato nel bosco scendo ancora per un pezzetto, tenendo d'occhio la mia sinistra: pur mancando cartelli indicatori riesco fortunosamente ad agganciare il sentierino pianeggiante che puntando ad oriente conduce ad un altro borgo del Cancervo, sto per arrivare a Foppo...

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La mancanza totale di qualsivoglia indicazione mi fa temere di aver sbagliato strada, ma mi fido della mia vecchissima cartina IGM: anche oggi l'intuito non mi ha tradito, dopo un lungo traverso pianeggiante nel bosco fuoriesco a Foppo, piccolissimo gruppo di case raggiunte da una sterrata defilata...
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Foppo e il suo Cancervo...
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Panorama da Foppo, verso lo stretto solco degli Orridi della Val Taleggio...
Percorro la breve sterrata che conduce alla comunale per Pianca, dove mi avvio in discesa fino a due tornanti ravvicinati: presso il secondo si apre una sella erbosa, secondo la cartina dovrebbe esserci un sentiero che scende a Costa dei Lupi...

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