La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

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Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

Ritornati su ai pascoli, costruiamo un ometto per indicare il punto di calata a valle, per raggiungere l'attacco alla Torre Dimenticata.

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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

Torre Dimenticata, eri caduta nell'oblio degli homo sapiens, ti abbiamo riportato alla ribalta!

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Linea rossa: canalino di discesa per raggiungere l'attacco
Linea blu: il secondo ed il terzo tiro della via Re Mugo, proprio a partire dal terrazzo alla sommità della scheggia,
regno incontrastato del Re Mugo!

Altri dettagli in:

http://www.nuoveviesulleorobie.it/2022/ ... torre.html
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

Via Re Mugo - Parete Sud Torre Dimenticata (Montu', Val Mora), m. 1750

Prima Salita 15 Maggio 2022 - Marco e Luca Serafini, Fabio Bizzoni, Davide Bonfanti

Difficolta': 6b/A0 (interamente attrezzata a fix, consigliabile un set di friends medio-piccoli)

Dislivello: 50 m, sviluppo 65 m

Roccia: ottimo e compatto verrucano lombardo


La via Re Mugo risale la parete Sud della Torre Dimenticata, un monolite di puro verrucano in forma quasi perfettamente parallelepipeda di base quadrata (non è 2001 Space Odissey... ma ci siamo vicini...), alta fino a 70 metri a sbalzo sull'alta Val Mora. La Torre Dimenticata si è formata da un colossale distacco dalla parete verticale a monte, che sostiene gli ampi pascoli del Montù e Dosso Gambetta, formata da verrucano lombardo istoriato di vene quarzose. Nel distacco, una parte della torre si è separata dal corpo principale andando a formare una ciclopica scheggia appoggiata alla base della torre, a mò di rampa/piedestallo. Un enorme masso, alto una decina di metri, forse staccatosi nel crollo della ciclopica scheggia, è andato ad incastrarsi tra la torre e la scheggia, formando un ponte sospeso tra le due. Un vero spettacolo della natura e della geologia. Il cunicolo formato tra la scheggia e la torre, alto fino a 30 metri e largo tra i 2 e i 4 metri, forma un antro degno del migliore Polifemo. Abbiamo battezzato la Torre "Dimenticata" perchè qualcuno l'ha salita negli anni '50 o '60, ma poi il luogo è caduto nell'oblio più totale... due chiodi di calata arrugginiti dal tempo e dotati di moschettoni d'antan (ferro, non lega, e desueta forma ovale) ci impediscono di fare il "claim" della prima salita della Torre, ma la soddisfazione per la sua riscoperta, e l'apertura di una via di una bellezza strepitosa, ci ricompensano ampiamente della piccola delusione. La via è dedicata al secolare pino mugo che abita la piazzola sommitale della scheggia: un monumentale esemplare doppio di pino mugo con un impressionante tronco basale del diametro di 40-50 cm! Il vero Re della Torre.


Avvicinamento: Parcheggiare l’auto al decimo tornante della strada per il Passo San Marco, a quota 1764 m, proprio in prossimità della casera Ancogno. Passare davanti alla casera e prendere il pendio erboso alle sue spalle, procedendo in mezzacosta sul versante ovest (destra) seguendo una delle numerose tracce che solcano il pascolo, in direzione del dosso pascolivo che forma un’ampia sella erbosa, posta sulla sinistra di un ben visibile cocuzzolo roccioso (che si aggetta verso destra al di sopra del lago di Valmora). Raggiungere il muretto a secco presente sulla sella, costruito dai malgari a protezione delle vacche, e scavalcarlo in prossimità di un grande ometto (circa 100 m dal suo margine ovest). Scendere ora verso sinistra il pendio decorato dai bassi ginepri, in direzione di un aperto canale situato immediatamente a sinistra di un ciuffo di larici: attenzione, qui ci si trova sull’orlo dei grandi salti che precipitano proprio sulla diga. L’aperto canale è l’unico passaggio che consente di divallare: seguirlo perdendo circa una cinquantina di metri di quota, puntando poi a sinistra verso una spalla che si apre tra i pini mughi (vaghe tracce di animali). Da qui calarsi in un canalino erto e ingramo, inzialmente tra i mughi poi su ripida olina (consigliabile calarsi con una corda, specialmente se bagnato, presenza anche qui di tracce di camosci). Dove il canalino si apre in un aperto pendio (circa 50 m al di sotto della sella), e la Torre Dimenticata diventa visibile, appena possibile traversare orizzontalmente verso sinistra su ripido ed esposto pendio di olina (attenzione) fino ad un piccolo poggio proprio alla base della parete ovest della torre (quella visibile dal canalino, la più articolata e decorata dai mughi). Da qui scendere per altri 10-15 metri contro le rocce della torre in uno stretto canalino che adduce ad un bel terrazzo di rocce posto proprio alla base della torre, in vista del grande cunicolo formato dalla ciclopica scheggia rocciosa appoggiata alla torre. Siamo qui alla base della parete sud della torre, con bella vista su tutta la Val Moresca. Infilandosi nello spettacolare cunicolo e percorrendolo tutto fino a sboccare sul suo lato opposto si giunge all’attacco della via “Re Mugo”. Spettacolare vista della scheggia e del masso che se ne sta incastrato proprio al suo culmine, collegandola alla torre a mò di ponte naturale. Ambiente unico e spettacolare. Circa 30 minuti dall’auto.


L1: Salire i primi metri in opposizione all'interno del cunicolo per poi continuare sulla parete a valle, quella della scheggia. Si esce, dopo qualche metro aggettante, sul terrazzo del Re Mugo (S1 fix, 20m, 5c, 4 fix).

L2: Rimontare il masso che collega la scaglia alla torre, passando a sinistra dello spigolo. Si continua obliquando verso destra e superando un leggero strapiombo che permette di raggiungere la sosta (S2 fix, 25m, 5b, 4 fix).

L3: Salire in verticale (A0) su placca molto tecnica. Traversare quindi verso sinistra per cercare il punto più debole da superare in dulfer. Salire gli ultimi metri di placca e uscire a sfioro sulla punta della torre (S3 fix, 20m, 6b/A0, 5 fix, da liberare, forse 6c?).


Discesa: in doppia lungo la via, un'unica calata in parete di 50 metri deposita all'attacco. Seguire L3 e poi da S2 continuare lungo la verticale, by-passando la scheggia e la S1, giù dritti fino al fondo del cunicolo
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CadeSpi
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da CadeSpi »

Bravissimi!
Non ho ben capito dove sono, mi confonde l'avvicinamento da S.Marco e la visibilità da Santa Brigida!
Ma sono quelle pareti e pinnacoli che si vedono salendo verso Cusio, in alto, in direzione nord?
Se sì mi ero sempre chiesto se ci fossero vie di arrampicata perchè la roccia sembra verrucano.
Metti una mappetta!

Esplorazione molto bella, anche le fotografie regalano degli "scorci" davvero interessanti e degni di posti ben più blasonati.
Grazie per l'ottima relazione. Purtroppo sono "convalescente" causa microfrattura a un polso per caduta in mtb (e conseguente inusitata "quota 80" che devo smaltire alla sveltina a_39 ) e devo stare schiscio, ma appena riprendo confidenza un giretto ce lo faccio. Tempo di avvicinamento?
a_45
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lucaserafini
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

CadeSpi ha scritto: martedì 17 maggio 2022, 9:52 Bravissimi!
Non ho ben capito dove sono, mi confonde l'avvicinamento da S.Marco e la visibilità da Santa Brigida!
Ma sono quelle pareti e pinnacoli che si vedono salendo verso Cusio, in alto, in direzione nord?
Se sì mi ero sempre chiesto se ci fossero vie di arrampicata perchè la roccia sembra verrucano.
Metti una mappetta!

Esplorazione molto bella, anche le fotografie regalano degli "scorci" davvero interessanti e degni di posti ben più blasonati.
Grazie per l'ottima relazione. Purtroppo sono "convalescente" causa microfrattura a un polso per caduta in mtb (e conseguente inusitata "quota 80" che devo smaltire alla sveltina a_39 ) e devo stare schiscio, ma appena riprendo confidenza un giretto ce lo faccio. Tempo di avvicinamento?
a_45
Accidenti mi dispiace per la tua mano, dai che mi devi portare a ripetere la Francesca prima di ottobre - ora sono pronto... a_39

Dunque, ti metto qui sotto due foto che aiutano più di una cartina.

Immagine

Qui vedi la partenza dall'auto, in prossimità della Casera Ancogno (sotto il rifugio San Marco 2000)
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

E qui vedi tutta la costiera del Montù - Dosso Gambetta, fotografata dal Mincucco.

Immagine

In giallo c'è l'itinerario di avvicinamento (incluso il famigerato traverso su olina), la freccia blu indica la vetta della Torre Dimenticata,
e la freccia rossa il Re Mugo in vetta alla scheggia.

Credo che da questa foto si possa capire bene come mai la Torre è rimasta dimenticata per 50 anni. Resta così nascosta alla vista,
anche dal versante opposto del Mincucco (dove sono passato varie volte), che in pratica ne capisci l'esistenza solo se ci sbatti il naso
contro... a_19
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da elio.biava »

lucaserafini ha scritto: martedì 17 maggio 2022, 7:34 Un monolito alto 70 metri, uno slanciato e quasi perfetto parallelepipedo a base quadrata, se ne sta
dritto come un birillo occhieggiando Santa Brigida dal sommo della dirupata Val Mora, dove il puro verrucano
incontra i verdi e ampi pascoli del Montù e Dosso Gambetta, separato da essi solo dall’aspra olina e dai
bassi ginepri spinosi. Esplorato....

Immagine
Spettacolare in questi punti la Valmora, percorrerla su entrambe le sponde è alquanto difficile. Da questo lato l'ho risalita in un'avventura a spasso per funghi, difficile da risalire e ancor peggio da ridiscendere...
Bello bello, una bella scoperta, complimenti a tutti voi per averci presentato questo obelisco naturale.
a_21 a_2 a_2
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: La Torre Dimenticata - Via Re Mugo

Messaggio da lucaserafini »

Grazie Elio, mi fa piacere che questa ri-scoperta dell’obelisco Torre Dimenticata sia di interesse anche
geografico-paesaggistico oltre che puramente arrampicatorio. Non conoscevo la Val Mora, avendola vista solo
dall’alto dal Mincucco o dal Lago di ValMora. E’ unica nel suo genere, molto selvaggia e dirupata, con un contrasto
nettissimo con gli alti pascoli del Gambetta. Un giorno voglio risalirla con calma da Averara e Valmoresca fino al Lago,
credo sia una tipica bella passeggiata da fare in autunno... a_45

P.S. comunque voglio sottolineare che l'accesso alla Torre e tutta la zona attorno alla Torre è molto rischioso ed è
di stampo alpinistico, non escursionistico. Incluso l'accesso al pulpito da cui abbiamo fatto le foto dall'alto della vetta
perchè ci si trova su un pendio scosceso di olina e bassi ginepri che improvvisamente precipita per 150 metri nel vuoto...
anche noi ci siamo assicurati con la corda ai tronchi dei larici per sporgerci a scattare le foto.... a_19
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