Medici brembani contro la discarica di amianto
Inviato: martedì 16 luglio 2013, 9:00
da L'Eco di Bergamo
Medici brembani contro la discarica di amianto «Rischio per la salute»
Sedrina - Contro il progetto di discarica di amianto a Sedrina, proposto da Unicalce nell’ex cava di Cacosio, ora si leva la voce anche di 11 medici della Valle Brembana. In una lettera indirizzata, tra gli altri, ad amministratori, Asl e presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, sostengono come una discarica a inizio valle «comprometterebbe la salute e la sicurezza di migliaia di persone». Ricordano quindi come il tasso di mortalità nei paesi attorno all’ex statale 470 della valle sia già il più alto della provincia. «Il rischio sanitario – proseguono – sarebbe costante, duraturo, forse perenne per la nostra valle, dato che non solo Regione Lombardia non ha ancora siti adeguati per lo smaltimento dell’amianto, ma anche in Italia non ci sono luoghi deputati». La discarica di amianto in valle, concludono, «sarebbe la morte per i suoi abitanti, la morte del poco turismo vallare che permette ai piccoli paesi dell’alta valle di sopravvivere».
Nel frattempo, dopo il primo no al progetto di Regione Lombardia per l’eccessiva vicinanza della prevista discarica alle case, Unicalce sembra intenzionata a presentare alcune modifiche. «Subito dopo la conferenza di servizi del 18 giugno scorso – spiega Claudio Carrara, vicepresidente del comitato che si batte contro il progetto – Unicalce ha chiesto la proroga per presentare le sue modifiche. Avrà tempo fino a fine agosto. Ma intanto in Comune sono entrati in vigore i nuovi confini del centro abitato, più ampi rispetto ai precedenti e, quindi, di maggior ostacolo al progetto di Unicalce». D’altro canto anche la Comunità montana non sembra in nessun modo intenzionata a concedere lo svincolo idrogeologico al progetto: «Un no – dice l’assessore Enrico Sonzogni – che ha fondate motivazioni di natura tecnica»
Medici brembani contro la discarica di amianto «Rischio per la salute»
Sedrina - Contro il progetto di discarica di amianto a Sedrina, proposto da Unicalce nell’ex cava di Cacosio, ora si leva la voce anche di 11 medici della Valle Brembana. In una lettera indirizzata, tra gli altri, ad amministratori, Asl e presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, sostengono come una discarica a inizio valle «comprometterebbe la salute e la sicurezza di migliaia di persone». Ricordano quindi come il tasso di mortalità nei paesi attorno all’ex statale 470 della valle sia già il più alto della provincia. «Il rischio sanitario – proseguono – sarebbe costante, duraturo, forse perenne per la nostra valle, dato che non solo Regione Lombardia non ha ancora siti adeguati per lo smaltimento dell’amianto, ma anche in Italia non ci sono luoghi deputati». La discarica di amianto in valle, concludono, «sarebbe la morte per i suoi abitanti, la morte del poco turismo vallare che permette ai piccoli paesi dell’alta valle di sopravvivere».
Nel frattempo, dopo il primo no al progetto di Regione Lombardia per l’eccessiva vicinanza della prevista discarica alle case, Unicalce sembra intenzionata a presentare alcune modifiche. «Subito dopo la conferenza di servizi del 18 giugno scorso – spiega Claudio Carrara, vicepresidente del comitato che si batte contro il progetto – Unicalce ha chiesto la proroga per presentare le sue modifiche. Avrà tempo fino a fine agosto. Ma intanto in Comune sono entrati in vigore i nuovi confini del centro abitato, più ampi rispetto ai precedenti e, quindi, di maggior ostacolo al progetto di Unicalce». D’altro canto anche la Comunità montana non sembra in nessun modo intenzionata a concedere lo svincolo idrogeologico al progetto: «Un no – dice l’assessore Enrico Sonzogni – che ha fondate motivazioni di natura tecnica»