I Portici di Acquacalda: inquadrano la Cascina Azinibriga...
Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
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Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Ultima modifica di moritz63 il mercoledì 10 maggio 2017, 16:24, modificato 1 volta in totale.
Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Un viottolo scende ad attraversare la stradella, ecco la Valle dell'Acquacalda...
Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Il sentiero ora va in salita fino ad incrociare il primo bivio trovato la mattina, sopra Olmo: pochi minuti e sono in paese, l'Antica Via del Ferro per me si ferma quì...
Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Olmo al Brembo...
La rampata micidiale di La Bassa, gli splendidi panorami del Monte Faino, l'Amarcord di Sigadola: un giretto pieno di emozioni...
La rampata micidiale di La Bassa, gli splendidi panorami del Monte Faino, l'Amarcord di Sigadola: un giretto pieno di emozioni...
Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Già, gran bel posto Cigadola con la sua pace e i suoi verdi prati (io mi sono limitato a visitarla un paio di volte salendo dalla strada sottostante ma il tuo giro è un ottimo spunto per un nuovo percorso). Quando poi dei posti conservano ricordi dell'infanzia diventano praticamente indelebili, e pensare che questi "incontri" erano normali (ma rari) fino anche solo ad una quindicina d'anni fa in alcune frazioni più remote, magari dove adesso rimangono solo stanze silenziose e vuote con pensili carichi di vecchie stoviglie annerite dal tempo..moritz63 ha scritto:Avevo sei anni, mio padre aveva bisogno di riposo e andammo per un mese in vacanza ad Olmo, a giugno: la casa dove stavamo era proprio all'inizio della mulattiera che saliva a Cigadola dalla provinciale, quasi tutti i giorni salivamo lassù...
Riaffiora nettissimo il ricordo di quella volta che un'anziana e povera signora di Cigadola ci invitò una sera a mangiare a casa sua, eravamo una decina di persone: salimmo che c'era ancora il sole in cielo, quella ospitale vecchina aveva preparato "Patate a Scotadicc"...
Un grande pentolone sulla stufa a legna, semplici patate bollite, un po' di sale e un po' di scottate nel pelarle: da quì il nome...E com'erano buone..!!
Ci eravamo poi fermati ad ascoltare le storie della vecchina, le nostre mamme prima di andarcene lasciarono all'anziana un po' di soldi: era tardi e buio, tornammo a valle alla luce di un paio di pile e qualche accendino...
La neve possiede questo segreto di ridare al cuore un alito di gioia infantile che gli anni gli hanno impietosamente strappato (Antonine Maillet)
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Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
bel racconto!moritz63 ha scritto:i Portici di Acquacalda: inquadrano la Cascina Azinibriga...
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Bellissimo racconto "emozionale", bravo!!
Commovento l'aneddoto di Cigadola, uno dei posti secondo me più intriganti dell'alta valle... così vicino alla strada ma anche così appartato e con la mulattiera che costa quel poco di fatica per godere poi di questo straordinario piano.
Riguardo al Faino, condivido il tuo giudizio su questa bellissima ma un pò trascurata montagna.
Proprio per quello, i "misteriosi" bolli CAI che hai trovato alla baita del Faino, sono un tentativo del nostro CAI nel renderla un pò più conosciuta: collegano tramite sentiero Averara con Mezzoldo, è stato segnato un pò di anni fa... appena riesco salgo a verificare che siano ben visibili (oppure lo farà qualche membro della commissione, come dvdb, che legge sempre il forum ).
Commovento l'aneddoto di Cigadola, uno dei posti secondo me più intriganti dell'alta valle... così vicino alla strada ma anche così appartato e con la mulattiera che costa quel poco di fatica per godere poi di questo straordinario piano.
Riguardo al Faino, condivido il tuo giudizio su questa bellissima ma un pò trascurata montagna.
Proprio per quello, i "misteriosi" bolli CAI che hai trovato alla baita del Faino, sono un tentativo del nostro CAI nel renderla un pò più conosciuta: collegano tramite sentiero Averara con Mezzoldo, è stato segnato un pò di anni fa... appena riesco salgo a verificare che siano ben visibili (oppure lo farà qualche membro della commissione, come dvdb, che legge sempre il forum ).
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Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Un bellissimo ricordo direi!!moritz63 ha scritto:La chiesetta dedicata a Sant'Antonio da Padova: da bambinetto salivo la lunga mulattiera da Olmo e la chiesetta era il primo edificio che vedevo, la ricordo uguale ad allora...
Avevo sei anni, mio padre aveva bisogno di riposo e andammo per un mese in vacanza ad Olmo, a giugno: la casa dove stavamo era proprio all'inizio della mulattiera che saliva a Cigadola dalla provinciale, quasi tutti i giorni salivamo lassù...
Riaffiora nettissimo il ricordo di quella volta che un'anziana e povera signora di Cigadola ci invitò una sera a mangiare a casa sua, eravamo una decina di persone: salimmo che c'era ancora il sole in cielo, quella ospitale vecchina aveva preparato "Patate a Scotadicc"...
Un grande pentolone sulla stufa a legna, semplici patate bollite, un po' di sale e un po' di scottate nel pelarle: da quì il nome...E com'erano buone..!!
Ci eravamo poi fermati ad ascoltare le storie della vecchina, le nostre mamme prima di andarcene lasciarono all'anziana un po' di soldi: era tardi e buio, tornammo a valle alla luce di un paio di pile e qualche accendino...
Questo lo definirei proprio un tour nostrano doc e le splendide fotografie rendono bene l'idea
Paolo
Re: Monte Faino: belvedere tra Priula e Mercatorum
Quando ho scambiato due chiacchiere con il pensionato di Sigadola abbiamo proprio parlato anche del fatto che ormai lassù stabilmente non abita più nessuno, eravamo alle prime case e non avevo ancora raggiunto quelle successive, gli ho chiesto se magari c'era una stradella che arrivava lassù, risposta: "Magari ci fosse la strada..!! Quando ero giovane non la volevo, ma adesso farei la firma per potere arrivare in macchina..!! Da giovane non ci sono gli acciacchi di quando si diventa vecchi: adesso si che la vorrei la strada..!! Ma adesso qui non abita più nessuno, bisognava farla allora..."Galaverna ha scritto: Già, gran bel posto Cigadola con la sua pace e i suoi verdi prati (io mi sono limitato a visitarla un paio di volte salendo dalla strada sottostante ma il tuo giro è un ottimo spunto per un nuovo percorso). Quando poi dei posti conservano ricordi dell'infanzia diventano praticamente indelebili, e pensare che questi "incontri" erano normali (ma rari) fino anche solo ad una quindicina d'anni fa in alcune frazioni più remote, magari dove adesso rimangono solo stanze silenziose e vuote con pensili carichi di vecchie stoviglie annerite dal tempo..
Quello che scrivi è vero, le contrade isolate vuote e silenziose mettono malinconia, si respira un senso di desolazione: purtroppo anche località raggiunte da stradine a volte presentano edifici abbandonati, vuoti e silenziosi...E forse quello fa ancora più male.
Sigadola per me è stato andare volutamente a cercare un angolo del mio passato, è stata una sberla emotiva: ma di quelle belle e piacevoli, che ti lasciano il sorriso sulle labbra...