Frana in movimento in zona Ospedale di San Giovanni B.

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fantasia
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al di là della solidarietà morale che credo ci sia da parte di tutti, pensare di lasciare non volontariamente la propria casa è togliersi una parte di se',
sono anche in atto iniziative concrete a cui sia possibile partecipare?
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IW2LBR
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fantasia ha scritto:al di là della solidarietà morale che credo ci sia da parte di tutti, pensare di lasciare non volontariamente la propria casa è togliersi una parte di se', sono anche in atto iniziative concrete a cui sia possibile partecipare?
Se i lavori di palificazione e messa in sicurezza del pendio franoso.. proseguono, gli sfollati dovrebbero rientrare nelle loro abitazioni a fine di questo mese....
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axell ponteranica
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oggi ...

Messaggio da axell ponteranica »

sono passato vicino alla frana ....gran polverone e una trivella in azione .....ma è avnzata ancora nelle ultime ore?
axell bergamo
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Dati del movimento franoso al 5 Giugno 2007

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5 Giugno 2007 ore 17.00

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tratto dal L'Eco di Bergamo
Il cantiere raddoppia con la seconda trivella

SAN GIOVANNI BIANCO È entrata ufficialmente in funzione ieri mattina la seconda trivella prevista per intensificare i lavori del cantiere aperto per bloccare la frana di Briolo a San Giovanni Bianco.

Arrivata sul posto lunedì, la trivella ha cominciato a fare il proprio lavoro ieri, supportando così l'attività della prima. Ora i buchi effettuati nel terreno per le palificazioni si aggireranno sulla quarantina.
«Si procede per blocchi – spiega il sindaco di San Giovanni Bianco, Oscar Mostachetti – gli operai realizzano alcune perforazioni con palificazioni verticali in un certo intervallo di terreno, quindi ne realizzano altrettante ma oblique, poi passano alla sistemazione del tirante. Dopodiché si procede così per un altro pezzo di terra».

I lavori del cantiere, dunque, proseguono nonostante i rovesci intermittenti che destano qualche timore per la stabilità del fronte franoso. Così per permettere agli operai di lavorare senza temere per la propria sicurezza, è stato ampliato il sistema di monitoraggio.
«La strumentazione impiegata per il controllo del movimento dello smottamento – continua il sindaco – è aumentata fisicamente, ossia abbiamo aumentato il numero dei sensori per avere ancora una maggiore garanzia per chi sta lavorando sul fronte frana. Dopo aver piazzato i sensori nell'area, cosa che è stata fatta nei giorni scorsi, i dispositivi sono finalmente stati attivati lunedì».

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) la frana si è mossa di poco rispetto ai dati raccolti precedentemente – afferma Mostachetti –. Questo sta a significare che cominciano a farsi sentire i benefici degli interventi che stiamo effettuando ed è segnale di buon auspicio per l'intera operazione. Nel frattempo gli sfollati sono potuti rientrare brevemente nelle abitazioni, per recuperare abiti e altri effetti personali, questo previa autorizzazione dei tecnici e geologi che controllano ogni novità riguardo allo smottamento».
Silvia Salvi
Ultima modifica di IW2LBR il mercoledì 6 giugno 2007, 7:53, modificato 1 volta in totale.
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sonzogn
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Lettera L'Eco di Bergamo da parte del Consigliere Regionale

Messaggio da sonzogn »

Gruppo Consiliare della Regione Lombardia
LEGA LOMBARDA – LEGA NORD – PADANIA

Milano, 7 giugno 2007

Gentile Dottoressa Silvia Salvi c/o Eco di Bergamo


Gentile Dottoressa Salvi, leggendo il suo articolo apparso su l’Eco di Bergamo questa mattina, concernente la questione frana di Briolo S. Giovanni Bianco, dal titolo “Frana di Briolo la Lega sta con il Sindaco” anche se non avrei mai voluto intervenire su questioni così spiacevoli e delicate, in qualità di Consigliere regionale bergamasco mi corre il dovere di farlo.

Voglio ribadire, come già espresso in occasione del sopralluogo effettuato in data 21 maggio dopo il grave fatto accaduto, tramite il Sindaco a tutti i suoi concittadini, tutta la mia solidarietà e vicinanza agli stessi che, purtroppo, devono sopportare tutti questi disagi e soprattutto vivono una grande angoscia per il rischio cui incorrono le loro abitazioni. La mia stima ed il mio apprezzamento, poi, al Sindaco Mostacchetti per la sua condotta nell’affrontare questa emergenza, ricordiamoci sempre che il dovere del primo cittadino è garantire con qualsiasi mezzo l’incolumità dei suoi concittadini.

Esprimo la mia più alta considerazione al Sindaco perché, in prima linea, vicino alla sua gente, ha voluto condividerne preoccupazioni, amarezze, delusioni, vivendo anche momenti di forte tensione a causa di comprensibili sfoghi di alcuni cittadini coinvolti nell’evento. E’ questo il comportamento che contraddistingue un vero Sindaco, il Sindaco della gente : silenzioso, ma determinato e operoso, senza innestare polemiche inutili o interrogazioni alla Giunta regionale tardive, come quelle del Consigliere regionale Saponaro, visto che i lavori di consolidamento, come giustamente evidenzia dal suo articolo, sono giunti ormai a metà dell’opera e lo smottamento è sotto controllo.

Credo che il modo migliore di affrontare l’emergenza sia stato indubbiamente quello del Sindaco Mostacchetti, in silenzio, con umiltà, ascoltando la gente e lavorando a testa bassa, come siamo abituati noi bergamaschi.

Ho avuto anche io la triste esperienza di dover affrontare i grossi problemi causati da un evento alluvionale nel novembre 2002 durante il mio mandato di Sindaco, ma in modo serio ed operoso tutti insieme, maggioranza e opposizione, ci siamo adoperati con il solo fine che è quello di tutelare la gente.

Concludo riflettendo sul fatto che, se esistono colpe, sicuramente gli organi competenti sapranno individuare le responsabilità. Pertanto strumentalizzazioni politiche o parate individuali, evidenziano solo la debolezza e l’incapacità di collaborare con il paese e la sua gente.

Ringraziandola anticipatamente, porgo i miei più cordiali saluti
Consigliere Regionale Giosuè Frosio

Da Sonzogn
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Frana di Briolo, il sindaco non ci sta: anche il Comune parte lesa

SAN GIOVANNI BIANCO La frana di Briolo continua ad avere riflessi sul fronte delle carte bollate. Ieri il sindaco di San Giovanni Bianco Oscar Mostachetti si è recato dai legali del Comune «per intraprendere una strada a tutela degli abitanti - spiega - e verificare come percorrerla per venire a capo della situazione».

Come in precedenza aveva fatto l'Azienda ospedaliera di Treviglio, l'Amministrazione comunale ritiene di essere parte lesa: «Siamo convinti di questo, sia come Comune sia come comunità, in quanto lavori non nostri alla fine hanno creato disagi e danni ingenti. Abbiamo subìto un danno: anche noi ora pensiamo di intraprendere una strada analoga a quella dell'Azienda ospedaliera».

Riguardo agli sfollati, Mostachetti aggiunge: «L'obiettivo è di riuscire a farli rientrare in casa per fine mese ma non possiamo dare una data definitiva, perché i lavori sono ancora in corso e non possiamo sapere come continueranno».

Nel frattempo Sergio Chiesa, geologo dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, ha partecipato ieri pomeriggio a un sopralluogo sulla frana, invitato dal consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro.

Chiesa ha ribadito la «natura antropica» dello smottamento che da oltre due settimane preoccupa il paese e ha lasciato fuori casa 17 famiglie di via Castelli. «Abbiamo mezzi e conoscenze - ha detto Chiesa -: perché non sfruttarli per prevenire questi danni, e non per provocarli? Per anni ho lavorato proprio nelle scuole medie ora interessate dallo smottamento e conosco bene il territorio: è delicato e necessita di attività di rammendo, manutenzioni stagionali che oggi purtroppo le amministrazioni non si premurano più di fare». Il consigliere Saponaro ha preso l'iniziativa per «verificare lo stato dei lavori di monitoraggio e di messa in sicurezza della frana».

«Nei giorni scorsi ho presentato alla Giunta e all'assessore competente un'interrogazione per sapere se e come la Regione intenda attivarsi per garantire ai cittadini la messa in sicurezza del territorio interessato con un successivo intervento di risanamento - spiega Saponaro -, auspicando che venga messa a disposizione la cifra necessaria per bonificare l'area, che secondo i primi rilievi si può quantificare in circa 500.000 euro.

Nell'interrogazione chiedo inoltre se la Regione fosse a conoscenza di eventuali studi geologici allegati al progetto di eliporto e di dati relativi alla correttezza dell'iter che ha portato all'autorizzazione dell'opera in una zona che sembrerebbe a rischio idrogeologico».

A questo proposito anche il consigliere regionale Giosué Frosio, della Lega Nord, è intervenuto sull'argomento: «La mia stima e il mio apprezzamento vanno al sindaco - ha detto - per la sua condotta nell'affrontare questa emergenza: ricordiamoci sempre che il dovere del primo cittadino è garantire con qualsiasi mezzo l'incolumità dei suoi concittadini».

E ha aggiunto: «È questo il comportamento che contraddistingue un vero sindaco, il sindaco della gente: senza innescare polemiche inutili o interrogazioni alla Giunta regionale tardive, come quelle del consigliere regionale Saponaro, visto che i lavori di consolidamento sono giunti ormai a metà dell'opera e lo smottamento è sotto controllo».

Silvia Salvi
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Messaggio da IW2LBR »

francesca ha scritto:Violento nubrifagio???? Chiedo aiuto ai metereologi del forum: quanti mm caddero nei giorni immediatamente antecedenti al fatto??????
Le crepe vistose della frana si erano aperte in periodo di secca... erano settimane che non pioveva... !!!!!

a Maggio in San Giovanni Bianco i mm di precipitazioni furono 154 di cui 120 dopo il 25 Maggio, la scoperta delle crepe avvenne intorno al 20 di Maggio...

ecco i dati del 2007 (centralina Stazione Meteo Davis Vantage Pro 2, rilevazione di S. Giovannni Bianco):

- Aprile: 37 mm
- Marzo: 69 mm
- Febbraio: 28 mm
- Gennaio: 86 mm

http://www.orobiemeteo.com/dati.html
Ultima modifica di IW2LBR il giovedì 12 luglio 2007, 7:30, modificato 1 volta in totale.
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tratto dal L'Eco di bergamo del 12 Luglio 2007

Frana di Briolo, sigilli al cantiere: 7 indagati

L'ipotesi di reato: disastro colposo.
La Procura: atto dovuto per poter avviare la perizia sull'area dello smottamento


Cantiere sotto sequestro penale e sette persone iscritte nel registro degli indagati per disastro colposo. Queste le novità nell'inchiesta sulla frana di Briolo del 20 maggio scorso, quando il terreno dell'area dove si stava realizzando l'eliporto per l'ospedale di San Giovanni Bianco aveva cominciato a muoversi, minacciando una ventina di abitazioni e lo stesso ospedale. Diciassette famiglie erano state evacuate dalle loro case (le ultime sono potute tornare nelle loro abitazioni all'inizio di questo mese), e tuttora l'ordinanza di evacuazione è in vigore per il centro psichiatrico dell'ospedale, la biblioteca comunale e le scuole medie.

I carabinieri di San Giovanni Bianco hanno effettuato le indagini e, ora, nel fascicolo per disastro colposo aperto dal sostituto procuratore Maria Esposito ci sono 7 nomi, su cui vige per ora il riserbo. Si tratterebbe comunque di figure che, a vario titolo, si sono occupate dell'opera pubblica, di cui è committente la Comunità montana Valle Brembana. Ieri mattina i militari dell'Arma hanno posto i sigilli all'area di cantiere. Dalla Procura dicono che si tratta di un passaggio necessario nell'inchiesta per far luce sull'accaduto: sull'area sarà infatti eseguita una perizia, per cui sarà conferito incarico a un consulente, che dovrà stabilire cosa è successo, in modo tale da poter evidenziare, nel caso, eventuali responsabilità. E chi potrebbe essere eventualmente chiamato a rispondere della frana di Briolo deve avere la possibilità di partecipare alle verifiche. Se emergerà che tutto è stato fatto secondo le regole, dalle verifiche precedenti fino ai lavori in cantiere, non ci sarà reato e l'inchiesta sarà archiviata.

Sull'area in questione doveva essere realizzato un eliporto, al servizio dell'ospedale. Il terreno era stato acquistato dal Comune di San Giovanni Bianco e girato alla Comunità montana, committente dei lavori. Stando a quanto fin qui emerso, l'area era classificata dal Comune come «scadente». In questi casi, prima di aprire il cantiere servono opportune verifiche.

La notizia del sequestro del cantiere è circolata ieri a San Giovanni Bianco. «Stamattina gli uomini del Comune si erano recati sul cantiere per la sistemazione di nuove apparecchiature - spiega il sindaco Oscar Mostachetti - quando sono sopraggiunti i carabinieri, che hanno messo i sigilli all'area. Al momento non abbiamo notizie ufficiali in proposito, non sono ancora stato contattato e mi auguro che non vi sia qualcuno di noi fra gli indagati».

Sorpresa anche in Comunità montana: il presidente è in ferie, ma nessuno, nemmeno il vice, sembra essere a conoscenza, nel dettaglio, dei nuovi sviluppi. «È giunta anche a noi voce del sequestro e dei sette indagati - spiega Mauro Begnis, responsabile degli uffici della Comunità montana Valle Brembana - ma non abbiamo nessun documento ufficiale. Restiamo in attesa».

Nel frattempo martedì sera si è tenuta la riunione del Consiglio comunale, dove è stato approvato, con i soli voti della maggioranza, la revoca dall'incarico di rappresentante in Comunità montana Valle Brembana per Sergio Sonzogni, consigliere di maggioranza, che aveva lamentato scarsa informazione verso il Consiglio da parte del sindaco, e soprattutto accusato direttamente il Comune di essere a conoscenza dei problemi idrogeologici relativi alla zona dove si andava a realizzare l'eliporto. «Si è creata una situazione di conflitto - ha detto il capogruppo della Lega Nord, Antonella Gregis - che fa venir meno il rapporto, non ci sentiamo più rappresentati da Sergio Sonzogni, pertanto chiediamo di votare, in modo palese, la revoca del suo mandato».

Alla fine il Consiglio ha votato a scrutinio segreto: astenuti cinque membri della minoranza, mentre i restanti hanno approvato (otto favorevoli e tre schede bianche) la revoca dell'incarico. Nel corso della seduta il sindaco ha anche informato i presenti dell'intenzione di rivolgersi dai legali del Comune per intraprendere un'azione nei confronti della Comunità montana Valle Brembana: «È a dir poco vergognoso - ha accusato il sindaco - che dal momento della richiesta di copia della documentazione riguardante i lavori sul cantiere ad oggi, non si abbia ancora in mano nulla».

Vittorio Attanà - Silvia Salvi
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