Lupi in Valle Brembana - Alpi e prealpi Orobie

Le numerose specie di animali selvatici nelle Alpi Prealpi Orobie e specificatamente in Valle Brembana
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Subiot
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Come riportato nei primi post di questo forum il lupo ha fatto la sua ricomparsa qualche anno fa.
Successivamente può benissimo essere accaduto che qualche esemplare sia "transitato" sulle Orobie senza che nessuno se ne accorgesse .. (la stessa cosa vale per l'orso)
Qualche segno di presenza è stato comunque trovato dalla ricercatrice Chiara Crotti nell'ultimo anno .. pertanto la sua ricomparsa in pianta quasi stabile è un fatto assodato.
Ora manca solo di "immortalarlo" ufficialmente con qualche foto trappola .... a_6 a_6 a_6
a_14 a_14 a_14
GIU' LE MANI DALL'ORSO..
ziki
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da ziki »

ciao a tutti sono finito per caso in questo forum facendo una ricerca sul web

ditemi se questo non è un lupo o ex lupo a_11

Immagine

cliccate il link del mio 3d fatto su un'altro forum

http://www.soloenduro.it/ubbthreads1/sh ... ost1259806

località Val Camonica comune Ono san Pietro sotto il Concarena alle spalle quindi di Schilpario
magari è un cane ma non mi sembra dopo le affermazioni di altri

ciao
ziki detto ziki
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IW2LBR
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Sono tornati i Lupi sulle Alpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Sorpresa sulle Orobie Cent'anni dopo sono tornati i lupi

Uno studio dell’Università di Pavia ne accerta la presenza
Sei esemplari divisi in branchi. Trovate le tracce in quota


I lupi sono tornati a popolare le Orobie. La conferma arriva dallo studio del dipartimento di Biologia animale dell’Università di Pavia, giunto al suo secondo anno. Cinque, forse sei esemplari divisi in piccoli branchi vivono nelle alte valli, relegati in quota dall’avanzata dell’uomo dopo aver popolato per secoli la pianura prima e le montagne poi (le ultime uccisioni di lupi nella Bergamasca risalgono alla fine dell’Ottocento). Non fosse stato per l’incontro fortuito tra la naturalista Silvana Gamba e uno di questi animali, avvenuto ormai sette estati fa all’ombra della Presolana, del lupo in terra orobica non avremmo ancora una fotografia. Nemmeno le fototrappole – cui dobbiamo le poche immagini dell’orso, l’altro grande predatore tornato sulle prealpi bergamasche – hanno sinora dato risultati apprezzabili, se si esclude la parte posteriore di un esemplare immortalato mentre passa dietro un albero. Questo predatore – spiegano gli zoologi – sente a settimane di distanza l’odore dell’uomo impresso sulla
fotocamera e si tiene prudentemente alla larga; di qui la difficoltà di sorprenderlo.

Il monitoraggio affidato dal Parco regionale delle Orobie ai ricercatori dell’Università di Pavia ha consentito di accertare la presenza del canis lupus attraverso altri segni inequivocabili: orme nella neve e nel fango, peli e feci, da cui è stato possibile ricavare il dna degli esemplari. Sulle tracce dei lupi c’è ancora una volta Chiara Crotti, la giovane zoologa nota per aver seguito il plantigrado JJ5 per tutta la sua permanenza sui nostri monti e che prima dell’arrivo del giovane orso aveva dedicato le sue energie proprio allo studio dei lupi. È lei l’autrice – insieme al professor Alberto Meriggi, che da anni si dedica allo studio di questi animali, e a Pietro Milanesi – del primo rapporto sui grandi predatori nel Parco delle Orobie bergamasche.

«Segni della presenza del lupo sul nostro territorio sono stati rinvenuti dai primi anni 2000 – spiega la zoologa – quando nella riserva faunistica del Belviso-Barbellino furono rinvenuti alcuni mufloni sbranati. Si suppone che i primi esemplari siano arrivati dalla Svizzera attraverso la Valle di Scalve. Oggi pensiamo che ci siano due o tre piccoli branchi familiari che vivono stabilmente nelle alte valli. Qui l’ambiente non è ospitale come sugli Appennini, fa più freddo e ci sono meno prede, e questo ci fa pensare che non avremo un boom di lupi sulle Orobie, benché negli ultimi anni la colonia si sia incrementata». Manto grigio, lunghe zampe e denti ferini, alto una settantina di centimetri al garrese, il lupo delle nostre montagne si ciba in prevalenza di camosci, ma nelle feci sono stati rinvenuti anche resti di caprioli, capre, topolini e persino semi. Caccia di notte, preferibilmente con la nebbia che ne nasconde l’odore e impedisce alle prede si sentirlo arrivare. Più furbo e sospettoso dell’orso, come il plantigrado non disdegna le facili prede. «L’allevamento allo stato brado e incustodito, senza ricovero notturno in strutture di protezione
– si legge nel rapporto
– è certamente poco compatibile con la presenza del lupo», un discorso che, l’esperienza insegna, vale a maggior ragione per l’orso. Negli ultimi dieci
anni i lupi hanno predato cinque volte negli alpeggi delle Orobie, uccidendo 16 capi d’allevamento, in prevalenza pecore e capre. Predazioni avvenute soprattutto in alta Valle Seriana, nei comuni di Oltressenda Alta, Fiumenero, Gromo e Valbondione. Di qui l’invito agli allevatori più a rischio ad adottare «misure di difesa e prevenzione, come cani da guardia e recinti anti-lupo, che consentiranno di contenere i danni entro livelli accettabili, sia dal punto di vista sociale che economico». Il monitoraggio dei grandi predatori nel Parco delle Orobie (orsi, lupi e ora si inizia a parlare anche della lince) ha l’obiettivo di «raccogliere il maggior numero di informazioni possibili su spostamenti e abitudini degli animali monitorati per mappare il territorio e salvaguardare gli allevamenti».

L’elevata produttività dell’ecosistema – si legge ancora nello studio – offre la possibilità di una convivenza pacifica tra zootecnia, attività venatoria e predatori. La conservazione dei grandi predatori, concludono i ricercatori, «è un problema più culturale che tecnico ». Più facile a dirsi che a farsi. Da un’inchiesta sull’atteggiamento della popolazione residente nelle alte valli bergamasche risulta che l’orso è più temuto del lupo e che la maggior parte degli intervistati si dice favorevole alla protezione legale delle due specie – peraltro già tutelate da leggi nazionali e convenzioni internazionali –, ma l’impatto di questi animali sugli allevamenti di bestiame e sulla fauna selvatica è molto temuto. «Il lupo non sta creando problemi agli allevamenti, anche per via della notevole presenza di ungulati selvatici, molti dei quali sono stati indeboliti dagli ultimi inverni particolarmente rigidi – nota il presidente del Parco delle Orobie Franco Grassi –. Per questo non abbiamo ancora ritenuto il caso di stipulare un’assicurazione ad hoc, ma la presenza di questo animale è costantemente
monitorata».

Camilla Bianchi
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IW2LBR
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo

Dai boschi di pianura alle vette innevate

La presenza del lupo sulle Alpi lombarde è stata continua fino alla seconda metà dell’800, poi più nulla per un secolo.
Sulle Orobie gli ultimi due lupi sono stati uccisi nel 1897.


La ricomparsa di questo animale in Lombardia risale al 1986, quando alcuni esemplari si sono stabiliti sugli Appennini nella zona di confine tra Lombardia, Emilia, Piemonte e Liguria. Nell’area alpina, invece, la presenza del lupo è stata segnalata solo di recente. La prima valle ad essere ricolonizzata è stata la Valle Seriana dove nel 2000 un sopralluogo mirato ha permesso di rinvenire segni di presenza certi di un branco di due o tre esemplari. La presenza del lupo nella Bergamasca è documentata sin dal Medioevo. Tra il 1400 e la fine del 1800 la presenza del lupo è stata segnalata in 70 dei 244 comuni orobici. In passato l’ambiente della provincia di Bergamo era caratterizzato da boschi ricchi di animali selvatici, sia in montagna che in pianura.

Un habitat ideale per un predatore come il lupo, la cui popolazione era probabilmente molto numerosa a giudicare dai registri di caccia e dalle testimonianze storiche. Dalla fine del 1700 la progressiva antropizzazione e urbanizzazione del territorio ha modificato in modo radicale l’ambiente con disboscamenti finalizzati alla produzione di legna e alla creazione di pascoli e spazi da coltivare. Interventi che hanno ridotto la presenza di ungulati, prede naturali del lupo, e determinato l’aumento del bestiame da allevamento, divenuto preda di questi animali, con l’innescarsi di un inevitabile conflitto tra l’uomo e il grande predatore che ha portato all’estinzione del lupo. Nella sola provincia di Bergamo, fra il 1801 e il 1860, furono uccisi 74 esemplari. Nell’Ottocento le autorità avevano l’abitudine di registrare uccisioni e avvistamenti dei lupi, oltre alle autorizzazioni alle battute di caccia. Dal 1920 non si ebbero più notizie certe della presenza della specie nella Bergamasca, sino alla fine degli anni Novanta. La presenza storica della specie è testimoniata anche dai molti toponimi che fanno riferimento a questo animale: località come «Passo del lupo», «Valle dei lupi», «Ca’del lupo». La maggior parte dei toponimi sono risultati distribuiti in pianura in particolare nel circondario di Bergamo e Treviglio – e nella zona prealpina. Poche invece le presenze nelle alte valli, l’unica parte di territorio dove ora questi animali possono vivere.
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ziki
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da ziki »

Ho letto con piacere, ma si parla delle ultime uccisioni di lupi a fine 800.

Mi piacerebbe che un esperto vedesse le foto che ho fatto ( una qui sopra e le altre visibili lincando il 3d che ho fatto su altro sito) perchè se di lupo si tratta ed avendo un buco in testa credo che l'ultima uccisione allora risalga al 2010!! a_11

Se qualcuno che legge qui sa a chi far vedere le foto...
Ringrazio

Ziki( detto andrea)
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Subiot
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da Subiot »

Innazitutto un benvenuto a Ziki su questo forum ..
a_14 a_14 a_14

In riferimento alla foto che hai postato ho provveduto a segnalare alla ricercatrice Chiara il materiale ..

Prossimamente riceverai un mp in merito .

Hai altre foto dell'animale? Ovvero hai altre foto con la carcassa intera ?

a_14 a_14 a_14
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bruma
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da bruma »

ziki ha scritto:ditemi se questo non è un lupo o ex lupo
Non sono un esperto e la questione mi incuriosisce. Le zanne sono bianche... ma direi che è un cane. Guarda la nuca.
Ha escluso che possa essere una volpe? Forse di grossa taglia...
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enotime
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da enotime »

Se può essere utile, per identificare la carcassa della foto sopra, ho trovato queste immagini:

Questo è un lupo

Immagine

e questa una volpe:

Immagine

A me non sembra che l'immagine sia riferibile né all'uno, né all'altra... Sembrerebbe più un povero cane, forse da caccia....
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Subiot
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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Messaggio da Subiot »

La ricercatriche Chiara Crotti mi informa che ieri ha recuperato la carcassa indicata da ziki
Da una prima analisi sembra confermata la tesi di enotime, ovvero che si tratti di un cane
Nelle foto del cranio di lupo postata si nota la netta differenza di curvatura della parte superiore della scatola cranica in corrispondenza del "setto nasale"...

a_14 a_14 a_14 a_14
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