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Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Inviato: giovedì 15 aprile 2010, 8:53
da chiara.crotti
Eccomi!sono andata a recuperare la carcassa, direi proprio che è un cane: stop frontale pronunciato, denti ferini poco sviluppati, denti premolari troppo distanziati l'uno dall'altro, terzo incisivo troppo piccolo! un dente verrà comunque mandato a fare l'analisi del DNA per essere sicuri al 100%!ciao a tutti Chiara

Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Inviato: venerdì 16 aprile 2010, 15:55
da ziki
grazie a tutti dell'interessamento, sperare che sia cane o non cane ha poco valore perchè come ha anche chiara visto probabilmente è stato ucciso con un bel colpo sulla testa, se cane magari mentre scodinzolava sotto il padrone, ma in quelle zone succede anche di peggio a_11

Dalle dimensioni se trattasi di cane direi tipo bergamasco.

Comunque sia dopo accurato esame magari chiara ci dirà che povera bestia era, se non altro ha sfamato ben bene altri carnivori del Concarena

grazie

Ziki( se vi racconto quante volpi trovavo al laccio.... a_11 a_35 )

Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Inviato: martedì 27 aprile 2010, 9:24
da ziki
novità?
ciao

ziki ziki

Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Inviato: martedì 27 aprile 2010, 12:45
da Subiot
Frena ziki ....
Per ottenere i risultati dall'ISPRA ci vogliono mesi ..........
Se va tutto bene, forse lo si saprà ad Agosto !!

a_14 a_14

Re: I Lupi nelle Alpi Orobie

Inviato: lunedì 5 luglio 2010, 12:11
da ziki
agosto si avvicina...
si sa nulla a_34

ciao a tutti

ziki ziki

Tornano lupi e orsi sulle Alpi Orobiche

Inviato: giovedì 8 luglio 2010, 8:35
da IW2LBR
Tornano lupi e orsi sulle Alpi Orobiche, il parco te li fa scoprire

Cibo, natura, montagna, piante e animali: c’è tutto questo dentro Parco Vivo 2010, il programma di appuntamenti promosso dal Parco delle Orobie, al via da domani e per tutta l’estate. Tra le prime attività in calendario, il ciclo di seminari su flora e fauna tenuti dal docente dell’Università di Pavia Alberto Moriggi: il primo appuntamento (ore 21, biblioteca di Piazza Brembana) è dedicato al lupo e all’orso, tornati ad abitare sulle montagne orobiche. .. CONTINUA

http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... -scoprire/

Il ritorno dei lupi e orsi sulle Orobie

Inviato: giovedì 15 luglio 2010, 11:39
da IW2LBR
Il ritorno dei lupi e orsi sulle Orobie

Chi crede che i lupi e gli orsi vivano relegati in Nord America e nell’Europa dell’Est si sbaglia di grosso. Da alcuni anni a questa parte questi i grandi predatori sono tornati ad abitare le nostre montagna e secondo il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia sono attualmente ospiti delle Orobie. A spiegare l’andamento di questa ricolonizzazione è stato Alberto Meriggi, ricercatore dell’ateneo lombardo, durante le serate dedicate alla flora e alla fauna orobiche che si sono svolte lo scorso fine settimana a Piazza Brembana e a Rovetta. Si tratta dei primi due appuntamenti del calendario di eventi in programma per la terza edizione di Parco Vivo 2010, promossa anche quest’anno dal Parco delle Orobie Bergamasche... CONTINUA

http://news.valbrembanaweb.com/index.ph ... le-orobie/

Capre sbranate dai lupi sui monti

Inviato: venerdì 24 settembre 2010, 17:02
da IW2LBR
da Bergamo NEWS

Capre sbranate: lupi sui monti del Sebino?

Capre e pecore sbranate, daini e caprioli decapitati: giallo sui monti del Sebino. L’ipotesi è che si tratti di un branco di lupi. Negli ultimi tre mesi ci sono stati oltre dieci assalti fra l’area di Polaveno, zona del lago d’Iseo, e la Val Trompia. “Prima accadeva una volta ogni tanto, ma quest’anno sono già oltre settanta gli animali uccisi - spiega Roberto Gallizioli, segretario di zona Coldiretti di Iseo – prima hanno colpito solo due aziende che si trovano più in alto, ma in estate gli attacchi sono avvenuti più a valle, fra Sale Marasino, Marone e Sulzano”. Gli ultimi due episodi, nella zona di Iseo, hanno riguardato pecore e piccoli daini, dei quali sono rimaste solo le teste, come è già avvenuto per dei cuccioli di cinghiali e di caprioli. Gli allevamenti vengono assaliti di notte: gli animali sono sgozzati a morsi, quindi il branco banchetta con una delle vittime e lascia le altre in un lago di sangue.

Secondo l’istituto zooprofilattico di Sondrio, le impronte, la profondità dei morsi e lo stato in cui sono ridotte le carcasse fanno pensare al 90 per cento che sia opera di lupi e non di cani randagi selvatici. Adesso si attendono le analisi del Dna e di altri reperti da parte dello zooprofilattico di Bologna. “Aspettiamo che ci sia un po’ di chiarezza e una risposta definitiva per tutte le ipotesi” afferma Roberto Gallizioli. Intanto cinque sistemi video a rilevamento di calore sono stati installati a Iseo e a Sale Marasino per realizzare foto e filmati. “Se si tratta di cani si possono prendere e portare via, se invece sono lupi come pensiamo, allora il discorso cambia e dovremo realizzare dei recinti particolari per non farli entrare negli allevamenti. Ma è la prima volta che capita una cosa di queste dimensioni dalle nostre parti” spiega Riccardo Mazzucchelli, che fa parte di un gruppo di allevatori pecore della zona. Assalti dei lupi sono segnalati anche in altre parti d’Italia, per esempio le Marche o il Piemonte.

“Stiamo monitorando da vicino la situazione, che non va sottovalutata – spiega Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia - siamo preoccupati sia per i nostri allevatori che per l’impatto economico che questa vicenda può avere”.

Incontro ravvicinato con il Lupo in Valterzera

Inviato: domenica 17 ottobre 2010, 20:03
da marci
Salve a tutti, Mi sono iscritto a questo forum in quanto desidero sottoporre la seguente segnalazione. Ieri, sabato 16 Ottobre 2010 alle ore 9.30 mi trovavo nella zona della Val Terzera, (zona rifugio Madonna della Neve) alla quota di circa 1.650 metri e precisamente sopra il dosso erboso che limita la baita “Terzera” dalle soprastanti tre “Caselli” (il terzo dei quali è essenzialmente un capanno di caccia con richiami). Ero a raccogliere gli ultimissimi funghi della stagione. Conosco la zona molto bene in quanto sono 7 anni che la pratico per almeno dieci giornate/anno, da Agosto ad Ottobre inoltrato, secondo la stagione. Mi trovavo lungo il margine del bosco in una zona comunque di prato con alcuni abeti. Sul posto insisteva una nebbia fittissima, l’umidità era molto forte (di fatto piovigginava in modo molto fine) e la temperatura era intorno ai 6-7 gradi.

Da circa un quarto d’ora esaminavo alcuni alberi che si trovano nel prato. Di fatto in questo periodo in quel luogo, assai alto, si può sperare di trovare qualcosa solo i prati, il margine del bosco e alcuni alberi isolati. Dallo stesso tempo in ragione di alcuni piccolissimi rumori “anomali” ho avuto la sensazione della presenza di qualche animale, cosa peraltro comunissima, visto che mediamente nella zona ho sempre avvistato i camosci, qualche capriolo, oltre ovviamente ad un infinitò di marmotte, qualche lepre, mentre assolutamente normale è sentire fuggire il gallo. Per farla breve passati un paio di minuti da uno scricchiolio di ramo alzo la vista, che era concentrata per lo più sul suolo, ed a una distanza di circa 20 metri, al limitare del bosco osservo quello che non posso escludere essere né un cane né, come progressivamente ho realizzato, un lupo.

Mi guardava fermo con il muso diritto verso il sottoscritto ed il capo leggermente ruotato.
L’incontro è durato non più di due o tre secondi. Il tempo da parte mia di rendermi conto in che cosa ero incappato e, poiché , ahimè sono piuttosto pauroso dei cani e stante la situazione: nebbia fitta, incontro totalmente inaspettato ed improvviso, assoluta assenza di altre persone o di escusrionisti o di cacciatori (oltrechè di funghi!) , non nascondo che ho avuto molta paura e mi sono dileguato anche rapidamente, distogliendo per primo lo sguardo girandomi e inziando a rediscendere il prato. Ammetto di essermi guardato più volte indietro mentre scendevo, anche perché ero ben conscio che la scia di odore che lasciavo era sicuramente una pista facile…!

Non avevo né macchina fotografica nè telefonino, (in quella zona non prende). Né comunquie penso che l’avrei usata in quelle condizioni. Posso descrivere l’animale come di altezza e proporzioni del tutto simili ad un grosso cane lupo o, molto meglio, ad un incrocio tra un husky e cane lupo, con un colore beige molto chiaro. La lunghezza del muso vista la prospettiva non sono stato in grado di apprezzala ne ho potuto vedere la coda. Quello che in quei brevissimi istanto ho potuto apprezzare era comunque la “floridezza” della faccia ed il naso nero e una espressione che pur imporpriamente, definirei “incuriosita”
Faccio inoltre presente che l’idea che fosse un lupo non mi è venuta al momento. Ma si è fatta strada in modo progressivo mentre scendevo e e ragionavo su un insieme di elementi. Poiché pratico la montagna al di fuori delle normali rotte per pescare, cercare funghi, o semplicemente per rifugi, altre volte mi sono imbattuto con cani randagi e regolarmente erano piuttosto provati e e spesso cercavano l’uomo. Quello, no, era decisamente florido e “fiero”. Inoltre l’animale “usciva” da una parte del bosco folta, ripida, e totalmente priva di sentieri.

Sottolineo che nella zona non c’era nessuno. Conosco di vista i frequentatori dei 3 caselli del dosso e nessuno ha un cane, l’unico ad averne uno (una specie di bracco nero) è una persona che frequenta la baita Dossello più avanti (verso passo di San Simone). Ne ho parlato con il mio “socio”, che da molto più di me batte la zone e che mi ha confermato che non consoce nessuno con un cane, lupo o husky salvo il fatto che comunque nessuno in quel luogo fa pascolare cani liberamente e che insieme, in parecchi anni ed in molteplici uscite in tutt le condizioni armosferiche, gli unici cani avvistati sono solo e sempre stati quello della già citata baita Dossello più avanti e i vari cani dei pastori che occupano la baita terzera stessa e quelle più in alto verso il passo. più o meno da giugno a settembre.

Ho guardato e scartabellato su internet, trovando riscontri almeno per quel che concerne la circostanza della nebbia. Inoltre, al sottostante filmato al fotogramma corrispondete ad 1’34 (un momento prima della fine) ho trovato quanto coincide, in tutta onestà, nella forma del viso e nel colore con lì’immagine che ho scolpito nella memoria, frutto di qunto ho potuto osservare anche se per un tempo etremamente breve.

[youtube]EUFt0HZBS-4[/youtube]

Ancora una volta, quello che mi ha fatto pensare è la circostanza della quasi certezza che mi stesse osservando da un po’. Quanto sopra evidentemente spero possa servire per una migliore conoscenza del nostro ambiente montano. La cosa buffa è che ha coinciso con il giorno in cui a Bergamoscienze faceva una conferenza in merito.

Cordiali saluti
Marcello