Anemone narcissiflora
Passo di Salmurano - Piani dell'Avaro
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- mariolu
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Re: Passo di Salmurano - Piani dell'Avaro
è mancata la luce, il sole, la nitidezza, la profondità di campo, il cielo azzurro.....
in compenso il percorso è risultato fresco e meno faticoso...... e con questa ho finito
in compenso il percorso è risultato fresco e meno faticoso...... e con questa ho finito
- mariolu
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Re: Passo di Salmurano - Piani dell'Avaro
Aggiungo qualche foto di questo insetto che tutti avranno visto tante volte correre sugli stagni di montagna Il gerride. Questo piccolo insetto acquatico appartiene allo stesso ordine delle cimici (quello degli Eterotteri), anche se la sua particolare forma del corpo, con le gambe estremamente lunghe e filiformi, gli vale presso molti il soprannome di "ragno d'acqua". Conduce vita gregaria pattinando sull'acqua. Infatti non può né nuotare né immergersi, ma vive sulla superficie dell'acqua su cui cammina sfruttandone la tensione superficiale grazie alla leggera peluria idrofuga di cui sono rivestite le estremità delle sue zampe.
Le zampe anteriori sono raptatorie, molto più corte delle altre due paia, che invece sono utilizzate per dare la spinta propulsiva che gli consente il tipico movimento a scatti (con un singolo scatto possono spostarsi di oltre un metro!). Si nutre di larve di altri insetti che per respirare vengono in superficie o di insetti caduti in acqua, che individua percependo le vibrazioni che essi propagano sulla superficie dell'acqua dimenandosi. Dopo averli raggiunti e immobilizzati col primo paio di zampe, ne fora l'esoscheletro col suo speciale apparato boccale pungente-succhiatore a forma di rostro. Questa modificazione del labbro inferiore consiste in una scalanatura (doccia) che accoglie come una guaina gli stiletti sottili (mandibole e mascelle trasformate) atti alla perforazione e alla suzione (la sua saliva solubilizza i tessuti interni perché possano venire aspirati). Questo insieme che può essere pluriarticolato, a riposo è tenuto ripiegato sulla parte ventrale dell'insetto.
I Gerridi misurano massimo 20 millimetri.
Le ali sono spesso regresse, ma possono consentirgli de brevi voli. La peculiarità dell'etologia dei Gerridi, anche se condivisa con altre famiglie di Eterotteri Gerromorfi, è quella di riuscire a sostenersi con le zampe sulla superficie dell'acqua senza affondare. Questa proprietà è dovuta ai fenomeni fisico-chimici che regolano gli equilibri statici delle forze intermolecolari nelle superfici di interfaccia [4]. Nel caso specifico degli insetti che "camminano" sull'acqua, questi fenomeni si manifestano con il concorso di due distinti fenomeni:
1. Proprietà chimiche e morfologiche dei tarsi delle zampe, unici punti di contatto e appoggio del corpo dell'insetto con la superficie dell'acqua.
2. Tensione superficiale dell'acqua.
Le zampe anteriori sono raptatorie, molto più corte delle altre due paia, che invece sono utilizzate per dare la spinta propulsiva che gli consente il tipico movimento a scatti (con un singolo scatto possono spostarsi di oltre un metro!). Si nutre di larve di altri insetti che per respirare vengono in superficie o di insetti caduti in acqua, che individua percependo le vibrazioni che essi propagano sulla superficie dell'acqua dimenandosi. Dopo averli raggiunti e immobilizzati col primo paio di zampe, ne fora l'esoscheletro col suo speciale apparato boccale pungente-succhiatore a forma di rostro. Questa modificazione del labbro inferiore consiste in una scalanatura (doccia) che accoglie come una guaina gli stiletti sottili (mandibole e mascelle trasformate) atti alla perforazione e alla suzione (la sua saliva solubilizza i tessuti interni perché possano venire aspirati). Questo insieme che può essere pluriarticolato, a riposo è tenuto ripiegato sulla parte ventrale dell'insetto.
I Gerridi misurano massimo 20 millimetri.
Le ali sono spesso regresse, ma possono consentirgli de brevi voli. La peculiarità dell'etologia dei Gerridi, anche se condivisa con altre famiglie di Eterotteri Gerromorfi, è quella di riuscire a sostenersi con le zampe sulla superficie dell'acqua senza affondare. Questa proprietà è dovuta ai fenomeni fisico-chimici che regolano gli equilibri statici delle forze intermolecolari nelle superfici di interfaccia [4]. Nel caso specifico degli insetti che "camminano" sull'acqua, questi fenomeni si manifestano con il concorso di due distinti fenomeni:
1. Proprietà chimiche e morfologiche dei tarsi delle zampe, unici punti di contatto e appoggio del corpo dell'insetto con la superficie dell'acqua.
2. Tensione superficiale dell'acqua.
- andrea.brembilla
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Re: Passo di Salmurano - Piani dell'Avaro
Umh vedo che il "ghiacciaio del Valletto" è in sofferenza quest'anno!mariolu ha scritto:vallone sotto il Valletto
A volte la neve qui resiste fin ad agosto inoltrato, e in alcune stagioni certe chiazze non se ne vanno proprio...
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
cai.vallebrembana.org
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Re: Passo di Salmurano - Piani dell'Avaro
Bella escursione ....
Pensa che l'ho fatta anche io proprio ieri ..
Unica piccola aggiunta ... la salita al Benigni dal canalone ...
Una bella faticaccia .. e abbastanza pericoloso perche' la neve in alcuni punti e' talmente assottigliata da non riuscire a sorrreggere il tuo peso.
Quindi, onde evitare casini inutili, ho preferito salire con un piede sulle rocce e uno sul costone di neve
Discesa dal Benigni fatta dal costone che scende direttamente sul passo Salmurano.
Postero' a breve delle foto.
Raul
Pensa che l'ho fatta anche io proprio ieri ..
Unica piccola aggiunta ... la salita al Benigni dal canalone ...
Una bella faticaccia .. e abbastanza pericoloso perche' la neve in alcuni punti e' talmente assottigliata da non riuscire a sorrreggere il tuo peso.
Quindi, onde evitare casini inutili, ho preferito salire con un piede sulle rocce e uno sul costone di neve
Discesa dal Benigni fatta dal costone che scende direttamente sul passo Salmurano.
Postero' a breve delle foto.
Ogni pietra tolta alla terra ... e' un ciuffo d'erba in piu' per i pascoli ....mariolu ha scritto:
Raul
"... noi alpinisti non abbiamo spettatori che ci applaudono. In quei momenti siamo soli, e questa e' la cosa piu' bella" (A. Compagnoni)