Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da IW2LBR »

Geotecnico ha scritto:Siccome non sono pratico della zona, ma l'argomento mi interezza molto: dove si trova Ca' Pasì?
a Zorzone in Val Vedra, nei pressi di un campo di Tiro
in quel punto c'e' una galleria sotterranea lunga chilometri che arriva a Gorno in Val del Riso!!
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Geotecnico
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da Geotecnico »

Grazie!!!! a_45
Il progresso è la realizzazione d'utopie.
Oscar Wilde
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IW2LBR
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da IW2LBR »

da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti

Sui muri ecco gli slogan contro le miniere, è scatta la denuncia

«È sicuramente il gesto isolato di qualche stupido. Oltre il Colle crede alla riapertura delle miniere e sta con gli australiani», commenta il sindaco Valerio Carrara. Così, le scritte apparse a quanto pare venerdì notte scorso sui muri della strada provinciale che dal capoluogo porta a Zambla Alta (all’altezza del bivio per la località Plassa e per il monte Arera) sono state prontamente cancellate già lunedì. «Giù le mani dalle miniere», «L’uranio è vicino e fa gola. Lavoro per pochi, tumori per tutti », «La valle non si vende»: questi i tre slogan comparsi contro il nuovo sfruttamento delle miniere di zinco e piombo, progetto recentemente tornato alla ribalta delle cronache, per la visita a Oltre il Colle dell’amministratore dell’Energia Minerals, la compagnia australiana che da alcuni anni ha messo gli occhi sui giacimenti minerari tra Val del Riso e Val Parina, tra Gorno e la Val Serina. Operazione che è stata presentata in Borsa per la ricerca dei fondi necessari, 50 milioni di euro, (nei giorni scorsi, con Kim Robinson, l’amministratore di Energia Minerals, a Oltre il Colle è arrivato anche uno dei principali finanziatori). Secondo il cronoprogramma della società, i lavori di messa in sicurezza delle gallerie – chiuse ormai da oltre 30 anni -dovrebbero iniziare nell’arco di pochi mesi e l’estrazione del minerale (potenzialmente 11 milioni di tonnellate ancora da coltivare, in prevalenza sotto il monte Arera) avviarsi entro il 2016.

La pista dell’uranio a Novazza
Di chi è la mano che lasciato i messaggi anti australiani sui muri (dalla parte di Oltre il Colle ma anche sul versante di Gorno)? Probabilmente – si sostiene a Oltre il Colle – di qualcuno che proviene dalla Val Seriana, dove già alcuni anni fa si sollevò un movimento contrario allo sfruttamento (ancora da parte della Energia Minerals) delle miniere di uranio a Novazza di Valgoglio. Una delle scritte, infatti, fa proprio riferimento a tale progetto che la società australiana per ora ha solo accantonato, ma non ancora abbandonato completamente. I messaggi, quindi, sembrano diretti più contro il progetto sull’uranio e la Energia Minerals, che contro il nuovo sfruttamento di zinco a Oltre il Colle e in Val del Riso. La denuncia e il sospetto «Solo il gesto di qualche sconsiderato – commenta il sindaco di Oltre il Colle, Valerio Carrara – che ho prontamente denunciato ai carabinieri perché non voglio che si ripeta. Quindi ho fatto subito cancellare le scritte, peraltro apparse anche sul versante della Val del Riso». «Non credo proprio che sia opera di qualche cittadino di Oltre il Colle – aggiunge il vicepresidente del consorzio minerario della Val Parina e della Val del Riso, Pierangelo Manenti – perché qui in paese ho sentito soltanto pareri a favore della riapertura delle miniere. Un’operazione che tutti auspicano vada a buon fine per il lavoro che porterebbe. Più probabile che sia stato qualcuno contrario all’estrazione dell’uranio in Val Seriana e che in questo modo abbia voluto attaccare la compagnia australiana che sta operando anche a Oltre il Colle».
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da IW2LBR »

Un anonimo «Australia no grazie»

Non è la prima volta che mani ignote esprimono la loro contrarietà alla ripresa dell’attività mineraria nelle valli. L’episodio a Oltre il Colle è stato preceduto da altre levate di scudi nel comprensorio della Valle del Riso quando la società australiana si è affacciata per valutare la possibilità di avviare nuovi interventi nelle gallerie ormai chiuse da anni. A Novazza di Valgoglio, in particolare, si trova la miniera di uranio e insieme alle prime ispezioni effettuate negli anni scorsi, non è mancata qualche nota di perplessità. Voci di dissenso, legate ai timori per la salute e l’ambiente, che è facile abbiano «armato » alcuni writers anti miniera. Infatti nel settembre dell’anno scorso a Gorno, in località Pilàcc, era apparsa una scritta a lettere alte un paio di metri: Australia no grazie. I destinatari del messaggio erano chiari, ma forse il contenuto troppo stringato per innescare un serio dibattito. Tanto che qualche sostenitore del partito pro scavi aveva ribattuto ironizzando che forse era opera di qualche disoccupato costretto a emigrare all’estero.
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da PT pelosa »

In alcuni casi basta copiare, io ci sono stato nel 1982... oggi è diventata una vera azienda che produce reddito e da lavoro ad un sacco di persone.

AUSTRIA - Si inizia con un trenino su cui ci si siede come in sella a un cavallo. Viaggia veloce, il veicolo, sfiorando le pareti di roccia che l’uomo ha scavato prima con selci, poi con utensili di metallo via via più sofisticati. Picconi. Fino alle macchine automatiche. Perché le miniere di sale di Hallein esistono dalla notte dei tempi, già i Celti scavavano qui, nel 400 A.C. L’oro bianco di Salisburgo. Quanti minatori abbiano gettato sudore, lacrime e sangue per queste gallerie, è impossibile dirlo. Percorriamo a piedi un condotto. È così stretto che è necessario procedere in fila indiana. Si sta un po’ curvi, forse solo per la sensazione di toccare il soffitto con la testa, quando sai che pur stando dritta non andrai a sbattere, ma non ci puoi fare niente, la schiena si curva da sé. Non vedi dove poggiare i piedi. Sulle pareti, si ripetono innumerevoli segni degli intagli, simili a squame. Ti fanno pensare di essere dentro la pancia di un lunghissimo serpente. Come fanno a reggere, questi puntelli di legno? C’è una montagna, sopra le nostre teste. Infatti incrociamo un corridoio abbandonato. Qui i puntelli non hanno tenuto. Si vedono i resti di un crollo, le assi spezzate. A un certo punto incontriamo un cartello. Dice che qui termina l’Austria. Camminando nel sottosuolo siamo arrivati in Germania! Giusto per dare un 'ideina !

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Rally84
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da Rally84 »

sicuramente chi ha scritto queste frasi non è nessuno del posto!! perchè siamo tutti favorevoli alla riapertura che oltre portare lavoro ed io sarò uno di quelli che farà domanda, porta anche pubblicità!!
PT pelosa
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da PT pelosa »

Rally84 ha scritto:sicuramente chi ha scritto queste frasi non è nessuno del posto!! perchè siamo tutti favorevoli alla riapertura che oltre portare lavoro ed io sarò uno di quelli che farà domanda, porta anche pubblicità!!
Vero ! Sono di Milano , ho una casetta dei miei in Valbrembana, e credo che in un modo o nell altro si possa riaprire, era semplicemente un post... nulla di più.
Attenzione però a dire che porta pubblicità... estrazione, esplosioni, camion, discarica inerti, traffico, camion, inquinamento, ecc.ecc. qualcuno potrebbe strumentalizzarla.
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Rally84
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

Messaggio da Rally84 »

dalle riunioni fatte con i responsabili l impatto ambientale sarebbe nullo perchè verrebbe fatto tutto in galleria!!anche per il trasporto si stavano vagliando tutte le possibili soluzioni per salvaguardare l ambiente!!!comunque per l inquinamento ci hanno già pensato con gli altiforni a ponte nossa!
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Re: Esplorando le vecchie miniere della Valvedra di Zorzone

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da L'Eco di Bergamo

Miniere di zinco, via ai lavori per ripartire. Prime domande per tornare in galleria

A Oltre il Colle l’australiana Energia Minerals: messa in sicurezza dei tunnel con un’azienda di Gorle
Primo investimento da tre milioni di euro. E in Comune è già arrivata una decina di richieste


Oltre il Colle - L’annuncio è comparso sul sito web dell’australiana Energia Minerals ed è confermato dal suo rappresentante italiano Marcello De Angelis: «Abbiamo fissato per il 19 gennaio l’avvio ufficiale dei lavori per la messa in sicurezza delle gallerie. Un investimento, per il primo anno, di circa 3,5-4 milioni di euro». Nel distretto minerario della Val del Riso (Gorno)-Val Parina (Oltre il Colle), dunque, si è pronti a partire per la riapertura delle miniere di zinco, chiuse dal 1982. Si parte dai tunnel di Ca’ Pasì, nella zona di Zorzone di Oltre il Colle, l’area sotto l’Arera che più di tutte pare interessare la società australiana. I lavori stanno per essere affidati alla Edilmac dei fratelli Maccabelli di Gorle, azienda specializzata nella gestione di grandi cave e nella realizzazione di gallerie e pozzi (tra i pozzi realizzati , per esempio, vi sono quelli per l’areazione del tunnel della Manica).

Si parte da Ca’ Pasì di Zorzone Dopo tanti annunci, progetti, richieste di autorizzazioni alla Regione per le concessioni (lo scorso anno la società australiana ha ottenuto gli ultimi cinque permessi di ricerca , per un totale di dieci) sembra siamo arrivati all’ora dei fatti. «La società ha l’urgenza di iniziare il prima possibile i lavori – spiega ancora il rappresentante italiano della Energia Minerals Marcello De Angelis –. Si partirà con la messa in sicurezza della strada che porta a Ca’ Pasì, nella zona di Zorzone. I primi tunnel da sistemare si trovano qui. L’intervento, il primo lotto, durerà circa un anno. Ad agosto la messa in sicurezza dovrebbe essere conclusa, quindi si procederà ai sondaggi per verificare la mineralizzazione esistente. Durante questa prima fase sarà realizzato anche un tunnel di 750 metri che consentirà il passaggio dei mezzi. Tutto l’intervento avverrà in galleria, non ci saranno camion con materiale in giro per il paese». L’arrivo di Robinson E annuncia, per oggi, l’arrivo in Italia, del direttore di Energia Minerals Kim Robinson. «Sarà insieme all’ingegnere minerario – continua De Angelis – che poi seguirà direttamente i lavori con la Edilmac». La prima fase, dunque, servirà per mettere in sicurezza una prima parte di gallerie e consentire i sondaggi da cui capire la quantità di zinco ancora presente sottoterra. E la Energia Minerals (che in Australia ha già in essere progetti di estrazione di altri minerali, compresi rame, piombo, zinco, argento, tungsteno, oro e uranio) dispone già di un permesso di coltivazione, ancora in essere, acquisito dalla vecchia società che l’aveva ottenuto e non più sfruttato. Quindi gli australiani, di fatto, hanno già in mano anche un’autorizzazione (seppure su un’area limitata) per l’estrazione. L’estate scorsa, inoltre, ha lanciato sulla Borsa australiana il progetto di estrazione di zinco a Gorno-Oltre il Colle con una previsione di investimento di 50 milioni di euro e l’avvio dell’attività di estrazione entro il 2016.

Da estrarre nel comprensorio minerario della Val del Riso c’è ancora tantissimo zinco (ma probabilmente anche piombo e forse argento). Secondo i calcoli della stessa Energia Minerals Limited, nel secolo di attività delle miniere (fino al 1982), vennero estratti circa sei milioni di tonnellate di minerale: da estrarre ce ne sarebbero sicuramente altri quattro milioni di tonnellate, potenzialmente anche 10-11 milioni di tonnellate. Le richieste arrivate in Comune La storia delle miniere di Gorno- Oltre il Colle, tra la Val del Riso e la Val Parina, iniziò più di un secolo fa: sotto l’Arera e le montagne vicine furono scavati 250 chilometri di gallerie. Si lavorò spesso in condizioni proibitive e tanti furono gli incidenti. Oggi la tecnologia, naturalmente, consentirebbe di migliorare notevolmente le condizioni del minatore. E in municipio a Oltre il Colle fanno sapere che sono già arrivate una decina di richieste Miniere di zinco, via ai lavori per ripartire Prime domande per tornare in galleria A Oltre il Colle l’australiana Energia Minerals: messa in sicurezza dei tunnel con un’azienda di Gorle Primo investimento da tre milioni di euro. E in Comune è già arrivata una decina di richieste di poter lavorare in galleria. La società australiana assicura peraltro che l’impatto ambientale sarebbe minimo: anche diversi impianti per la lavorazione verrebbero realizzati probabilmente sotto la montagna. Il distretto minerario di Gorno-Oltre il Colle sarebbe l’unico riaperto in Italia. Energia Minerals, peraltro, è la stessa società che alcuni anni fa aveva messo gli occhi anche sui giacimenti di uranio a Novazza di Valgoglio e Val Vedello. E pare non essersi dimenticata del possibile affare. L’iter fu sospeso tra le polemiche e la società fece sapere che «resterà tutto fermo finché le cose, in Italia, non cambieranno ». Per ora si parte con lo zinco.
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