Ripristino funicolare della Vetta di San Pellegrino
Inviato: venerdì 1 luglio 2016, 12:15
Dopo tanti tentativi e soprattutto tante parole, finelmente la riapertura della funicolare della Vetta sembra essere imminente.
Percassi brucia i tempi. E a San Pellegrino sta per mettere in moto con molto anticipo sul previsto una macchina da 90 milioni di euro per la costruzione di un enorme complesso edilizio, realizzando insieme (o quasi) il nuovo hotel, la zona residenziale e l’area commerciale. Quello che il Gruppo Percassi chiama «rigenerazione urbana di San Pellegrino» prevede da tempo delle tappe precise. La prima era rappresentata dalle nuove terme: fatta. Le altre quattro sono la costruzione dell’hotel (l’inizio dei lavori è previsto a dicembre, il termine nel maggio 2018), la realizzazione del complesso commerciale e residenziale (era previsto il via nel settembre 2017 e il completamento due anni dopo) e la ristrutturazione delle ex terme in cui realizzare un mercato di prodotti tipici e un ostello (dicembre 2017-maggio 2019). Anche i progetti dello studio DE8 sono pronti. Prima di tutto per l’albergo, un quattro stelle con 101 camere e una passerella per le terme. Per il resto del quartiere è previsto un parcheggio sotterraneo di due piani e un migliaio di posti auto, una piazza pubblica pedonale e un complesso edilizio con tre piani di appartamenti e, al pianterreno, negozi di grandi griffe. «Vogliamo trasformare San Pellegrino in una destination in cui arrivare per tanti motivi e restare per più giorni», aveva spiegato Percassi un mese fa presentando il progetto dell’albergo. Il tutto, però, basandosi su un criterio preciso: «Prima si fa il progetto, poi si trova chi prenderà i negozi, quindi si costruisce. Oggi si fa così: senza queste garanzie di ritorno economico le banche non ti finanziano». I contatti erano iniziati da tempo: «Stiamo trattando con grandi marchi internazionali per convincerli a venire. È un lavoro pazzesco, pretendono cose impossibili. Ma sono quelli che fanno fare il salto di qualità». A sorpresa le trattative sono state più veloci del previsto: il rilancio del marchio San Pellegrino con il successo delle terme ha riempito le vele del marketing Percassi, tanto che molte trattative stanno per andare in porto. Ed è stato deciso di accelerare i tempi: una volta scavata e poi riempita la voragine del parcheggio multipiano, sarà aperto il mastodontico cantiere per realizzare insieme albergo e quartiere. La decisione avrà delle ripercussioni anche su un progetto più modesto: quello comunale da 3-4 milioni per le terme della salute. Per realizzarle il sindaco aveva chiesto a Percassi tre piani di Villa Giuseppina (che si affaccerà proprio sul nuovo quartiere), in cambio dello storico hotel Vetta. La permuta era ormai stata accettata. Ma poiché del vetusto albergo in cima alla funicolare resta ben poco, bisognerebbe studiare un progetto di recupero. E Percassi ora deve concentrare i suoi sforzi sulla nuova direzione impressa agli altri progetti. Per cui niente permuta: i tre piani di Villa Giuseppina andranno sì al Comune ma in cambio di denaro (o forse entreranno nel computo degli oneri di urbanizzazione). Molti dettagli sono ancora in corso di chiarimento ma la macchina si è messa in moto. http://bergamo.corriere.it/notizie/cron ... 8be3.shtml
Già da qualche tempo sul forum di Funivie.org si seguono gli sviluppi dell'iter...
Il 10 giugno sono state aperte le buste, contenenti l'offerta per la progettazione e la costruzione della funicolare che dovrebbe essere un impianto con due cabine da 25 passeggeri.
Gara vinta da Leitner, tra pochi giorni dovrebbe essere firmato il contratto e potrebbe quindi partire la progettazione.
...seguiranno aggiornamenti...
Percassi brucia i tempi. E a San Pellegrino sta per mettere in moto con molto anticipo sul previsto una macchina da 90 milioni di euro per la costruzione di un enorme complesso edilizio, realizzando insieme (o quasi) il nuovo hotel, la zona residenziale e l’area commerciale. Quello che il Gruppo Percassi chiama «rigenerazione urbana di San Pellegrino» prevede da tempo delle tappe precise. La prima era rappresentata dalle nuove terme: fatta. Le altre quattro sono la costruzione dell’hotel (l’inizio dei lavori è previsto a dicembre, il termine nel maggio 2018), la realizzazione del complesso commerciale e residenziale (era previsto il via nel settembre 2017 e il completamento due anni dopo) e la ristrutturazione delle ex terme in cui realizzare un mercato di prodotti tipici e un ostello (dicembre 2017-maggio 2019). Anche i progetti dello studio DE8 sono pronti. Prima di tutto per l’albergo, un quattro stelle con 101 camere e una passerella per le terme. Per il resto del quartiere è previsto un parcheggio sotterraneo di due piani e un migliaio di posti auto, una piazza pubblica pedonale e un complesso edilizio con tre piani di appartamenti e, al pianterreno, negozi di grandi griffe. «Vogliamo trasformare San Pellegrino in una destination in cui arrivare per tanti motivi e restare per più giorni», aveva spiegato Percassi un mese fa presentando il progetto dell’albergo. Il tutto, però, basandosi su un criterio preciso: «Prima si fa il progetto, poi si trova chi prenderà i negozi, quindi si costruisce. Oggi si fa così: senza queste garanzie di ritorno economico le banche non ti finanziano». I contatti erano iniziati da tempo: «Stiamo trattando con grandi marchi internazionali per convincerli a venire. È un lavoro pazzesco, pretendono cose impossibili. Ma sono quelli che fanno fare il salto di qualità». A sorpresa le trattative sono state più veloci del previsto: il rilancio del marchio San Pellegrino con il successo delle terme ha riempito le vele del marketing Percassi, tanto che molte trattative stanno per andare in porto. Ed è stato deciso di accelerare i tempi: una volta scavata e poi riempita la voragine del parcheggio multipiano, sarà aperto il mastodontico cantiere per realizzare insieme albergo e quartiere. La decisione avrà delle ripercussioni anche su un progetto più modesto: quello comunale da 3-4 milioni per le terme della salute. Per realizzarle il sindaco aveva chiesto a Percassi tre piani di Villa Giuseppina (che si affaccerà proprio sul nuovo quartiere), in cambio dello storico hotel Vetta. La permuta era ormai stata accettata. Ma poiché del vetusto albergo in cima alla funicolare resta ben poco, bisognerebbe studiare un progetto di recupero. E Percassi ora deve concentrare i suoi sforzi sulla nuova direzione impressa agli altri progetti. Per cui niente permuta: i tre piani di Villa Giuseppina andranno sì al Comune ma in cambio di denaro (o forse entreranno nel computo degli oneri di urbanizzazione). Molti dettagli sono ancora in corso di chiarimento ma la macchina si è messa in moto. http://bergamo.corriere.it/notizie/cron ... 8be3.shtml
Già da qualche tempo sul forum di Funivie.org si seguono gli sviluppi dell'iter...
Il 10 giugno sono state aperte le buste, contenenti l'offerta per la progettazione e la costruzione della funicolare che dovrebbe essere un impianto con due cabine da 25 passeggeri.
Gara vinta da Leitner, tra pochi giorni dovrebbe essere firmato il contratto e potrebbe quindi partire la progettazione.
...seguiranno aggiornamenti...