
Sabato 10 Novembre 2018 - PIAZZA BREMBANA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie - Alberghi, ristoranti - Affitto appartamenti Piazza Brembana - News
Centenario della Grande Guerra a Piazza Brembana
La “mission” degli alpini: ricordare i morti aiutando i vivi
E’ stata una celebrazione fuori dai canoni consueti quella organizzata sabato 10 novembre a Piazza Brembana dalle zone / ed 8 con diciotto gruppi dell’Alta Valle Brembana per ricordare il centesimo anniversario della conclusione della Grande Guerra 1915/1918. Perché si è voluto far precedere il tradizionale corteo per l’omaggio al Monumento ai Caduti con un convegno promosso dal Gruppo giovani della Sezione di Bergamo dell’Associazione nazionale alpini che ha dato un significato al ricordo ed alla “mission” delle penne nere, concetti che si sono ben evidenziati nelle relazioni di Alvin De Vecchi ed ancor più di cesare Lavizzari. Ed ecco il tema trattato dallo studioso e storico De Vecchi che ha sottolineato il coinvolgimento delle comunità nazionali ricordando che ben cinque famiglie bergamasche più di un loro figlio contemporaneamente sui fronti del primo conflitto mondiale: le Famiglie Calvi di Piazza Brembana, Carrara di Amora di Aviatico, Leidi di Bergamo, Piacentini di Azzano San Paolo e Licini di Poscante di Zogno, purtroppo alcune lamentando pesanti perdite in termini di vite umane sacrificate per l’affermazione di valori indefettibili quali l’unità di patria, libertà, aspirazione alla pace e ad una vita migliore per le future generazioni. Ecco poi la riflessione di Lavizzari: “L’Associazione nacque all’indomani della conclusione della guerra per preciso volere dei reduci che volevano ricordare i commilitoni rimasti sui fronti di battaglia e per cercare di dare aiuto alle loro famiglie –ha affermato il relatore- e proprio nell’intento di dare una risposta alla seconda delle due motivazioni ci fu il germe di quella che decenni appresso sarebbe diventata la missione di pace delle penne nere”. “Furono gli anni della memoria –ha continuato il relatore- che ormai si è persa o si è tramutata in nostalgia, ma ha germogliato il seme della solidarietà sbocciato nel secondo dopoguerra avendo fulgido esempio nell’opera di don Carlo Gnocchi a favore degli orfani. La nostra associazione ha fatto proprio questo messaggio e lo ha tramutato in pratica e Bergamo è gli alpini bergamaschi si stanno distinguendo da tempo in opere di pace”. “Ma non basta –ha concluso Lavizzari- si deve fare sempre di più ed insieme far capire alle comunità ed ai giovani in particolare il valore del sacrificio di coloro che si immolarono per un futuro migliore della nazione. Così capiranno che le nostre manifestazioni non sono espressioni retoriche ma un doveroso grazie a loro”. La manifestazione –svoltasi con la regia dei coordinatori di zona Roberto Boffelli ed Hans Quarteroni- è continuata con una affollata sfilata con la partecipazione di amministratori pubblici, di rappresentanti della Sezione ANA Bergamo ovvero il presidente Giovanni Ferrari e numerosi consiglieri sezionali e delle Forze dell’Ordine e dell’esercito con la presenza del generale –originario di Valnegra –Alberto Vezzoli neocomandante della Julia, di tante penne nere che ha raggiunto il Monumento ai Caduti di tutte le guerre per l’omaggio floreale, ed ì stato questo il momento del ricordo e del ringraziamento, altro che retorica..... https://www.valbrembanaweb.com/eventi/N ... uerra.html
reportage by Sergio Tiraboschi, Mario Fois, Claudio e Gino Galizzi
Video: https://youtu.be/fzZOcF4OE-o