4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzadello

Segnalazioni e ricerche storiche in Valle Brembana..
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pendughet
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

This message is for american and anglophone speaking people.

Herewith you'll find the of the list of the Lady Irene's crew present in Zorzone a small village near Oltre il Colle located on the feet of Menna mountain .
Pezzadello is the name of area on Monte Menna where Lady Irene crashed on oct the 4th 1944.

quote.

Zorzone and our valley lived intense moments on the evening of August 11th. On that occasion, the names of the AMERICAN airmen who were on the B 24 Liberator which crashed on the Pezzadello crests were disclosed.

On October 4th, 1944, History burst into our valley through that war aircraft, and it left very vivid memories. A great many families still have little or big findings from that plane. However, the details of that military operation were not known, nor were the names of the people who were on board, where the plane came from and where it was headed to. On August 11th, in Zorzone, I talked about this in detail, even if at times emotion almost caused my memory to fail me.

That plane should have continued its mission to Monasterolo al Castello, where it was to parachute three OSS special agents.
The attendance of Pierluigi Gasparotto, son of Leopoldo, rewarded with a Gold Medal for Resistance and killed in the Fossoli concentration camp in June 1944, further added to the moment of the very moving evening that we all lived.

We shall have the opportunity to talk about this event again, because some AMERICAN veterans, friends and workmates of the men who died are taking a great interest in this historical research.

I would like to thank all the people, both natives and vacationers, who encouraged me to pursue my research. In particular, I wish to thank Michele Bechi from R.A.F., Conselice, for the useful information provided, Piero Ceroni for his lucid historical memory, Mrs Vigilia Epis for her precious testimony , Mr Valle Gaspare an aged villageer from Zambla Alta that was the first to reach the crash side and Marco Perani, a tireless researcher of information and findings . I would like to thank all the people who encouraged and helped me. Without them I would not have been able to succeed in my efforts.

Here are the names of the brave AMERICAN airmen who fell on the Pezzadello crests on October 4th, 1944, as resulting from the MACR (Missing Air Crew Report) No. 9444 drawn up on October 10th, 1944 in Brindisi and signed by Captain RAYMOND FAILER:

Name of the aircraft B 24 LIBERATOR, registration number 42-40697
Nickname "LADY IRENE"

- (Dispatcher) JAMES FERGUSON, identification tag No. 693135, from INTERNATIONAL FALLS, Minnesota
- (Gunner) GARRET AUBREY, identification tag No. 38522361, from MONROE, Louisiana
- (Gunner) SAVAGE CARROLL, identification tag No. 38533909, from WHITESBORO, Texas
- (Gunner) CARMACK ISAAC, identification tag No. 36303409, from DECATUR, Illinois
- (Radio Op.) BLACKWELL ARTHUR, identification tag No. 36596980, from DETROIT, Michigan
- (Engineer) GROCHALA FRANCIS, identification tag No. 32757251, from TRENTON, New Jersey
- (Bombardier) BROOKOUT BOB, identification tag No. O-723685, from SAN BERNARDINO, California
- (Navigator) REIDER IRVING, identification tag No. O-723165, from NEW YORK, New York
- (Co-Pilot) WILSON JOHN, identification tag No. O-825354, from ELMIRA HEIGHTS, New York
- (Pilot) SLOAN CHARLES, identification tag No. O-427013, from DUBUQUE, Iowa

The names of the three OSS special agents have not been disclosed. At least one of them was Italian.

MAY THEY REST IN PEACE!

To all Readers.

All commentaries , informations, explanations or just curiosities please do not hesitate to post us .
Any statements or presences will be very appreciated.
I 'm often in contact with mrs Constance Cherba from Dubuque (Iowa) .
Mrs Cherba is an american local Historian researcher as me in Italy and we two are exchanging every knowledge we have about this event.
More details will be pubblished through me only on this site/forum of valbrembanaweb.com , in italian or in English.

With friendly feeling.
Pendughet
Ultima modifica di pendughet il giovedì 10 luglio 2014, 9:30, modificato 1 volta in totale.
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pendughet
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

SOME GAVE ALL !

Immagine

Prima di presentare anche la terza biografia dell'equipaggio del Lady Irene voglio dire due cose importanti.
Il prete che inviò in una busta la cartolina di Zorzone fu don Bartolomeo Imbeni parroco di Zorzone e non di Oltre il Colle san Bartolomeo come riportato da altre parti , il quale con due partigiani salì al Pezzadello e diede cristiana sepoltura ai poveri resti degli aviatori americani.
Nel 1945 quando giunsero i camion militari americani a Oltre il Colle per disseppellire i resti e portarli in America don Imbeni si fece dare l'indirizzo dei congiunti del Pilota, Robert Sloan. e fece un'azione di una delicatezza e poesia inusuale.
Inviò in una busta una cartolina di Zorzone con ben in evidenza il Menna e una stella alpina.
Sulla cartolina scrisse che questa montagna era il luogo dove il loro caro perì nel 44 e la stella alpina era stata colta sul luogo dove tutto l'equipaggio fu seppellito in una fossa comune.

Nessuna inchiesta venne aperta dalla USAAF su questo evento trattandosi di " missing in war action" e la dinamica dell'incidente non venne mai scoperta nei dettagli..
Dettagli che invece possiamo fare oggi seguendo le indicazioni dei testimoni oculari che ho intervistato negli anni , partigiani e locali, e che oggi sono morti. Dal momento dell'avvistamento del B24 sul colle di Zambla, all'accensione delle fiaccole per delimitare il terreno, al mancato lancio dopo ripetuti sorvoli fino alla ripresa in quota mancando lo scollinamento del Menna per 2 o 3 metri.
I veterani americani dell'USAAF e della RAf inglese si stanno interessando molto su questo fatto così inusuale e allo stesso tempo coinvolgente inviando numerosi messaggi di richieste di informazioni e informazioni.


Pensate che invece al navigatore secondo tenente Irving Basil Reider fu intitolata la scuola di ingegneria aerea nel distretto scolastico di Toronto ( canada).
Ogni 11 novembre anniversario dell'armistizio della I guerra mondiale in Europa tutti i laureati si trovano e ricordano tutti i caduti della scuola su tutti i fronti di guerra , in particolare proprio Irving Basil Reider.

Qui sotto trovate la biografia di Reider riportato nel libro di Constance Cherba.

Nacque in Canada il 7 maggio 1916 , unico figlio di Eva e Samuel Schulman.
Suo padre morì infatti nel 1923 e Robert prese il nome del suo patrigno Reider nuovo compagno di sua mamma.
La nuova famiglia Reider aveva già tre figli
Robert si diplomò all'Harbord Collegiate Institute di Toronto nel 1934.
Era un campione di nuoto.
Dopo il diploma ad HArbord, Robert studiò ingegneria meccanica all'Università di Toronto, la sola scuola che in quel tempo accettava ebrei.
Infatti lui era di religione ebraica, - vedremo dopo come la famiglia lo onorò con lo mitzhva.
Mentre frequentava l'università Roberto vendeva vestiti sulla Spadina Avenue di Toronto per aiutare sua madre vedova.
Il fratellastro di Robert, Harry, morì a seguito delle ferite riportate durante la prima guerra mondiale.
Questo fatto spinse Robert a presentarsi volontario al reclutamento nell'aviazione militare degli Stati Uniti il 13 Marzo 1943 a New York.
Nel 1944 Robert ricevette il diploma del " navigator's wing" e quindi il grado di tenente al Selman Field di Monroe Lousiana la più importante base di addestramento aereo negli Stati Uniti.
Dopo il periodo di addestramento Robert fu inviato in Europa.
Inserito nell'equipaggio del B 24 LAdy Irene morì a 28 anni sul Monte Menna.
-( Qui abbiamo una notizia che già io avevo scoperto)
La sorella di Robert e il cognato Seymour Ginzler ricevettero nell'ottobre 44 il telegramma che annunciava la morte di Robert.
LA sig.ra Ginzler e JAck Levy di stretta fede ebraica andarono subito a casa della mamma vedova per portare il triste annuncio.
Dopo aver sentito della morte del figlio la mamma scoppiò in un pianto ad alta voce e secondo l'usanza ebraica si tolse ogni elemento in cuoio gridando: " il mio principe è morto, il mio principe è morto."
Iniziò subito il lungo periodo di lutto ebraico chiamato Mitzvah.

Per inciso Seymour fu uno dei più grandi trombonisti di Broadway negli anni 60 autore tra l'altro di bellissimi pezzi per trombone ed orchestra ancora oggi suonati in tutto il mondo.
E' anche una ricercata e costosa marca di trombe e tromboni americana.

SOME GAVE ALL !

Continua
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pendughet
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

Questo argomento sta suscitando un fortissimo interesse negli Stati Uniti.
Come previsto numerosi email stanno giungendomi attraverso i miei contatti in America. E mail che vogliono essere di curiosità ma anche di forte partecipazione emotiva. Veterani dell'USAAF ( United states of America air force) ma anche solo di appassionati o semplici curiosi.Stiamo rintracciando anche altri parenti dei caduti. Alcuni dettagli devono essere verificati sul territorio e questo week end difficilmente riuscirò a connettermi. Ringrazio caldamente questo sito e la sua ospitalità, la serietà e lealtà dei moderatori e dei responsabili che non cercano protagonismo né sensazionalismo. Voi intanto continuate a seguirci in questa lunga e laboriosa ricerca della verità.

Vi giro qui sotto l'articolo che la dott.ssa Cherba mi aveva mandato da giorni pregandomi di darne massima pubblicità.
L'aveva pubblicato sul suo giornale di ricerche genealogiche di Dubuque..

Un eroe americano: il capitano Charles R. Sloan

Facendo ricerche su Internet, Constance R. Cherba ha
trovato notizie sul fratello di un'amica morto nella seconda guerra mondiale in un incidente aereo sulle Alpi italiane

LA SCORSA ESTATE, IL CIELO SOPRA DUBUQUE, IOWA, ERA SOLCATO da aerei della seconda guerra mondiale che si preparavano per l'air show di Oshkosh, Wisconsin. Ero in piscina, e Rita Sloan Vogt, che nuotava nella corsia di fianco alla mia, disse che gli aerei le ricordavano il fratello Bob, pilota di bombardiere B-24, scomparso tragicamente su una montagna dell'Italia settentrionale durante la seconda guerra mondiale. Bob stava per tornare a casa quando gli era stata assegnata una nuova missione segreta. Morì insieme a tutto l'equipaggio quando il suo aereo si schiantò sul crinale di una cima alpina.

50 Internet GENEALOGY - Febbraio/Marzo 2014 - http://www.internet-genealogy.com

Ripensando al fratello di Rita, mi sono chiesta che cosa avrei potuto scoprire su Internet. Dove era nato? Chi erano i suoi genitori? Che cosa faceva prima di entrare in servizio? Quando si era arruolato? Dove aveva imparato a volare? Che incarico aveva durante la seconda guerra mondiale? Che cosa si sapeva dell'incidente in cui aveva perso la vita? Dove è sepolto? Senz'altro Internet custodiva le risposte a queste domande nei censimenti, nei registri militari, nei rapporti sugli aviatori dispersi, negli articoli dei giornali locali e nei registri cimiteriali. E allora, ho deciso di mettermi al lavoro.

La nascita e i primi anni
Per conoscere qualche dettaglio sulla nascita e sui primi anni di vita di Bob Sloan, ho esaminato i censimenti del 1930 e 1940, consultabili a pagamento su http://familysearch.org o www. ancestry.com. Nel 1930, i genitori di Bob, Albert e Isabelle, vivevano con i genitori di Isabelle, Charles e Mary Sullivan, a East Dubuque, Illinois. Albert lavorava in una stazione di rifornimento. Bob, che a quell'epoca aveva dieci anni, aveva una sorella minore di nome Mary. Nel 1940, gli Sloan si erano trasferiti sull'altra sponda del Mississippi a Dubuque, Iowa, dove Albert trovò lavoro come addetto alle linee elettriche per la società elettrica locale. Rita Sloan Vogt con la fotografia del fratello, capitano Bob Sloan, e le sue onoreficenze: il Cuore Viola e la Medaglia dell'Aria (Per cortesia di Constance Cherba). A vent'anni, Bob risultava iscritto all'anagrafe come Robert C. Non lavorava. La sorella Mary non vi-veva più con la famiglia; forse era morta. Aveva un solo fratello, Quin, di 7 anni. Rita, la mia amica della piscina, non era ancora nata.

Consultando l'archivio Google News all'indirizzo http://news.google.com/newspapers, emerge qualche dettaglio sulla vita di Bob prima del servizio militare, quando ancora frequentava il Loras College di Dubuque. Un articolo pubblicato nel novembre 1940 sul Dubuque Telegraph Herald rivela che Bob aveva accompagnato Mary Rita Kehoe di Dubuque al ballo Lo-ras Homecoming Dance. Per l'occasione, lei indossava un golfino di la-na marrone e una camicetta gialla a maniche lunghe. In quello stesso fine settimana, Bob e Mary Rita avevano fatto il tifo per la squadra di football del Loras College in una partita contro il St. Thomas. Una foto della coppia, pubblicata nella pagina "Società", ci permette di ve-dere Bob in tutta la sua giovanile esuberanza.

L'arruolamento
Del nostro Bob Sloan non c'è trac-cia negli Archivi nazionali, sezione Registri Arruolamento della Seconda Guerra Mondiale, 1938-1946, una banca dati contenente informazioni su circa 8,3 milioni di uomini e donne arruolatisi nell'esercito statunitense nella seconda guerra mondiale (consultabile su http://familysearch.org oppure, a pagamento, su http://www.ancestry.com). Poiché dai registri del censimento sappiamo che l'iniziale del secondo nome di Robert era C, era ragionevole ipotizzare che si chiamasse Charles, come il nonno. L'ipotesi si rivela esatta. Nei Re-gistri Arruolamento, troviamo Charles R. Sloan, nato in Illinois nel 1919, residente a Dubuque, Iowa.

Charles Robert "Bob" Sloan si arruolò l'8 febbraio 1941 a Fort Des Moines, Iowa, come cadetto aviatore nell'Aviazione dell'Esercito degli Stati Uniti. All'epoca dell'arruolamento, aveva completato tre anni di college, era celibe e senza persone a carico, e il suo lavoro era classificato nella categoria, piuttosto insolita, "Attori e attrici". All'inizio del 1941, era alto 1,70 m per 58 kg di peso.

L'addestramento e il servizio militare
Tornando all'archivio di Google News, scopriamo un articolo pubblicato il 29 ottobre 1944 sul quotidiano locale, il giorno dopo quello in cui i genitori di Bob avevano ricevuto la tragica notizia che il lo-ro figlio era stato dato per "disperso in battaglia nei cieli italiani dal 4 ottobre". L'articolo pubblicato sul Telegraph Herald contiene qualche dettaglio in più sull'addestramento e sul servizio militare di Bob. Secondo l'articolo, Bob era entrato in aeronautica poco dopo aver terminato gli studi al Loras College. Nel settembre 1941, era stato nominato sottotenente e ave-va ottenuto le mostrine da pilota a Brookfield, Texas. Bob aveva trascorso i 18 mesi successivi base aerea di Hyannis, Massachusetts, quindi era stato trasferito come istruttore a Westover Field, Springfield, Massachusetts. Il 29 luglio 1944, era partito per l'Europa. Bob fu promosso primo luogotenente nel 1943 e capitano nel 1944. In una lettera recapitata alla fami-glia il 27 settembre 1944, il capitano Sloan scriveva di aver già porta-to a termine 15 missioni. Cercando "Captain Charles R. Sloan" su Google si scoprono al-tre notizie. Pilotava un B-24 Liberator dell'885a squadriglia bombardieri, assegnata al quindicesi-mo battaglione aviatori di stanza in Italia. La squadriglia svolgeva missioni operative speciali nella Francia occupata, nell'Italia fasci-sta, in Iugoslavia e in altre zone dell'Europa occupata, fornendo supporto ai partigiani e paracadutando agenti alleati in territorio nemico.

L'ultima missione
I tragici dettagli dell'ultima missione del capitano Sloan sono riportati in un rapporto di equipaggio aereo disperso (MACR) consultabile attraverso il servizio a pagamento Fold3, http://www.fold3.com oppure attraverso l'archivio militare http://www.archives.gov/veterans. Il MACR è uno speciale modulo
dell'aeronautica dell'esercito su cui sono riportate le informazioni relative alle ultime circostanze note riguardanti un equipaggio disperso. I MACR dell'aeronautica statunitense dal 1942 al 1947 sono disponibili presso l'Archivio nazionale e on-line attraverso Fold3. Il MACR n. 9444 relativo all'equipaggio del capitano Sloan, in origine confidenziale e ad accesso riservato, è stato desecretato nel 1973. Il rapporto indica che il B-24D Lady Irene era partito dalla base di Brindisi il 4 ottobre 1944 alle 18.45 per una "missione operativa segreta" nell'Italia settentrionale. Sulla zona era segnalata la presenza di "nubi medio-basse". Nessuna comunicazione era stata trasmessa dall'aereo dopo la partenza da Brindisi, ma questo era normale, visto che gli aerei della squadriglia mantenevano il silenzio radio, tranne in situazioni di emergenza, fino a quando non erano usciti dall'area delle operazioni e non avevano fatto rotta per tornare alla base. Per tutta la notte, si cercò di stabilire il contatto radio con l'aereo disperso. Un'ora dopo il rientro previsto del Lady Irene, furono allertate le unità di soccorso aereo e marittimo e i tentativi di localizzare l'aereo proseguirono per tutto il giorno, invano. Alla fine, la base dovette arrendersi all'ipotesi che il Lady Irene fosse stato abbattuto o fosse caduto su una montagna. A bordo dell'aereo c'erano tre agenti italiani dell'OSS (Office of Strategic Services, il servizio segreto statunitense dell'epoca), che avrebbero dovuto paracadutarsi nell'area designata. I 10 membri dell'equipaggio e i tre agenti furono tutti dichiarati dispersi in azione. Un elenco manoscritto dei membri dell'equipaggio fu inserito nel MACR. Diversi forum online contengo-no post relativi al luogo in cui cad-de il Lady Irene. Nei siti www. ww2Aircraft.net, http://www.ArmyAirForces.com, http://www.12oclockhigh.net e in un sito italiano abbiamo trovato conversa-zioni riguardanti rottami del relitto raccolti dagli abitanti del paese in prossimità della vetta del Menna, alto 2.300 metri. Nel video italiano "Quell’aereo sul Pezzadello", disponibile su http://www.youtube.com, gli abitanti del paese ricordano lo schianto e mostrano oggetti ricava-ti dai rottami. Alcuni testimoni oculari dell'incidente vivono ancora nella zona in cui cadde il Lady Irene, 35 km a nord di Bergamo. Pur non essendo in grado di indicare con precisione la data dell'incidente, ricordano chiaramente che l'aereo cadde e si incendiò nel tardo pomeriggio. Secondo alcuni, stava già bruciando quando si schiantò sulla montagna. Gli italiani ricor-dano di aver dato sepoltura a 12-14 corpi, trovati sul luogo dell'incidente in prossimità della cima del Menna.

A SINISTRA: un secchio ricavato, come molti altri oggetti, dai rottami del Lady Irene nel paese di Oltre il Colle (per cortesia di Michele Becchi)
A DESTRA: il modulo cimiteriale relativo a Charles R. Sloan (per cortesia di Ancestry.com)

Secondo gli italiani, per anni l'e-norme quantità di rottami metallici è servita come materia prima per gli abitanti del paese. L'aereo tra-sportava armi e munizioni, scatolette di carne e denaro. Dai rottami dell'aereo furono ricavati secchi, utensili da cucina, paralumi e altri oggetti. Più di recente, appassionati so-no andati a vedere i resti della fusoliera verniciata di verde militare, in cui è ancora visibile lo stemma a forma di stella sulla lamiera di un'ala. Hanno visto e fotografato alcuni frammenti dell'aereo. I numeri di serie su alcuni pezzi della fusoliera hanno permesso di identificare con certezza quell'aereo come il Lady Irene. Abitanti di Bergamo hanno chiesto copia del MACR per confermare le in-formazioni sull'incidente.

L'ultima dimora del capitano Bob Sloan
Secondo le informazioni riportate nel modulo cimiteriale relativo al capitano Charles R. Sloan, reperito nel sito http://www.ancestry.com, i suoi resti, insieme a quelli degli altri membri dell'equipaggio e dei tre agenti italiani, tornarono negli Stati Uniti all'inizio del 1950. Il 16 gennaio 1950 i resti degli uomini che si trovavano a bordo del Lady Irene quando cadde nel 1944 furono sepolti in una tomba comune nel Jefferson Barracks National Cemetery di St. Louis, Missouri.
Il modulo cimiteriale indica an-che che nel 1951 una lapide fu ordinata a Proctor, città del Vermont famosa per le sue cave di marmo. Una foto della lapide è disponibile su http://www.findagrave.com.

Altri dettagli sulla sepoltura furono pubblicati il 17 gennaio 1950 sul Dubuque Telegraph Herald. I genitori del Capitano Sloan, Albert e Isabelle, il fratello Quin e la sorella Rita parteciparono alla cerimonia funebre dell'equipaggio e dei passeggeri del Lady Irene, officiata a St. Louis a metà gennaio con rito ebraico, protestante e cattolico.

Rita Sloan Vogt
Nell'ottobre 2013, parecchio tempo dopo la chiusura della piscina, sono andata a trovare Rita Sloan Vogt e le ho parlato di quello che avevo scoperto su suo fratello Bob. Le ho raccontato alcune cose che lei stessa ignora-va, e anche Rita mi ha messa a conoscenza di qualche dettaglio. Qualche tempo dopo la caduta dell'aereo, un sacerdote italiano aveva inviato alla famiglia una cartolina con un'immagine del Menna e del paesino di Oltre il Colle. Il sacerdote scrisse ai genitori di Rita che l'aereo di Bob si era schiantato sul crinale della montagna che domina la chiesa, durante una terribile tempesta di neve. Non appena era stato possibile, il sacerdote e due partigiani a cui aveva dato rifugio perché si nascondessero dal nemico erano andati nel luogo dove era caduto l'aereo, avevano trovato i corpi e li avevano seppelliti. Il prete aveva segnato la posizione della chiesa sulla cartolina, su cui aveva applicato un "fiore della tomba", una stella alpina. Per Rita, quella cartolina è un ricordo prezioso, che custodisce insieme a una foto incorniciata del fratello e alle medaglie che gli furono conferite dopo la morte: il Cuore Viola e la Medaglia dell'Aria. Inutile dire a Rita che il Capitano Charles Robert Sloan è stato un autentico eroe americano.

foto, commenti, e la continuazione delle biografie dei caduti verranno presentate tra breve.

SOME GAVE ALL
Sabrina64
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da Sabrina64 »

Che vicenda avvincente! Il fatto che, grazie alle ricerche venticinquennali di Pendughet, la storia riviva dopo quasi 70 anni con tutti questi particolari è davvero straordinario. Vorrei dare anch'io dare un piccolo contributo a questa bella serie di post, che sta destando tanto interesse in molti appassionati di storia locale.

Ho avuto modo di conoscere di persona Constance (Connie) Cherba, che ha scritto il testo originale inglese dell'articolo "Un eroe americano: il capitano Charles R. Sloan" pubblicato in versione italiana nel post di Pendughet del 10 luglio. Nel mese di maggio Connie è stata a Oltre il Colle insieme alla sorella Deb per visitare il luogo in cui avvenne l'incidente del B-24 Lady Irene nel 1944. In quell'occasione sono stata la loro interprete, e sono stata sempre io, come senz'altro Pendughet sa anche se non mi ha citata, a scrivere per Connie la traduzione italiana dell'articolo, pubblicata ieri su questo forum da Pendughet e segnalatami da un software che utilizzo per tenere traccia dell'uso che viene fatto in rete delle mie traduzioni. Connie è una giornalista americana di Dubuque, città natale del Capitano Sloan; è venuta a sapere dell'incidente del Pezzadello in circostanze del tutto casuali (come lei stessa ha scritto nell'articolo, gliene ha parlato la scorsa estate in piscina la sorella del Capitano Sloan che vive ancora a Dubuque). È rimasta così colpita da questa vicenda che ha deciso di approfondire le ricerche e nel giro di qualche settimana ha raccolto il materiale che le è servito per scrivere l'articolo pubblicato nel numero di febbraio di Internet Genealogy e il libretto "The Crew of the Lady Irene" sui membri dell'equipaggio. Ha anche deciso di venire a Oltre il Colle per vedere di persona il luogo dell'incidente. Come ha sottolineato Pendughet, Connie è estremamente interessata a questo episodio della seconda guerra mondiale… ed è una persona di piacevolissima compagnia, oltre che una giornalista e una studiosa competente.

Saluti,
Donatella (con Ettore)
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pendughet
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

Concordo con Sabrina/Donatella che questa sia una vicenda avvincente. Grazie innanzitutto di essere intervenuta in questa discussione.
Per maggior chiarezza: Io ho avuto dalla sig.ra Cherba Constance la traduzione in italiano del suo pezzo giornalistico pubblicato sul giornale americano genealogy dove la stessa collabora. In data 3 luglio, gruppo orario 21.33, la sig.r Cherba mi invia, nella prima lettera di contatto, in allegato l'articolo in italiano della storiae mi dice testualmente:

"Yes, the pilot's sister lives in my hometown. I met her at the local swimming pool, and she mentioned her brother who died in WWII when his B-24 crashed in Italy. I wrote a story about that for Internet Genealogy. Donatella has translated it - I will attach it to this email.

e poi in un'altra email mi autorizza a divulgare quanto da lei inviatomi :

Dear Massimo,
Excellent work! The more people who are able to read about the crew, the better.
I have tried to contact other relatives of the crew members but without any success"
Io ho ricevuto la tua traduzione, Sabrina/Donatella, dalla Sig.ra Constance Cherba e non come mi fai capire aver fatto un copia / icolla della tua traduzione pubblicata in altri luoghi.

Abitudine questa che non mi appartiene. Forse di altri.
Io ho lavorato per 25 anni su questo evento, quanto ho scritto è solo farina del mio sacco salvo la cronaca dell'incontro ultimo del 25 maggio scorso con la sig.ra Deborah Otto e Cherba Constance a Oltre il Colle al quale come sai non sono nemmeno stato invitato. Se vuoi, Donatella, chiamami per telefono in privato, Ettore conosce il mio numero e lì ci chiariremo.

Detto questo chiudo subito questa querelle e non intendo in questa sede ritornarci più.
Invece, invito tutti i lettori a seguirci su questo sito, perchè le novità sul Lady Irene in preparazione sono davvero molto avvincenti.
Aspetto comunicazioni dagli USA. Qui riprodurrò, passo dopo passo, tutti i miei posts di questa incredibile e avvincente storia che si è svolta 70 anni fa in un paese di montagna, Zorzone di Oltre il Colle, e che ha lasciato nella memoria collettiva un ricordo ora sbiadito ma ancora in grado di suscitare emozioni e sentimenti forti. Su questo avvenimento e solo su questo intendo proseguire, fedele alla storia, nella ricostruzione di cosa avvenne e perchè avvenne quell'incidente. Cosa mi riferirono i testimoni oculari, cosa mi dissero i capi partigiani da me intervistati e ora non più viventi, la dinamica del sorvolo e inoltre parleremo di quello che il regista di Rai 3 ha chiamato " The secret of Lady Irene. Sì perchè dietro a questo storico e tragico avvenimento ci sono delle cose inesplicabili, misteriose al punto tale da farlo definire il "segreto di LAdy Irene".

saluti Pendughet
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pendughet
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

Riprendiamo la Storia... quella vera.


NUOVE DISPOSIZIONI PER LA PREPARAZIONE DEI CAMPI PER AVIOLANCI.
---------------------------------------------------------------------------------

.
Questo è un documento esclusivo che proviene dal reparto sezione Lanci del Comando militare Partigiano di Bergamo e riguarda tutte le formazioni in accordo con la sezione specifica dell'Aviazione americana con base a Brindisi.
Mi capitò sotto gli occhi durante la ricerca dell'Aereo americano.

Proprio a seguito del grave incidente aviatorio occorso al B24 si sottoscisse e si divulgò segretamente questo importante documento-

La data è del 20 ottobre 1944. !5 giorni dopo l'evento.

l documento è giacente presso l'Istituto Storico della Resistenza di Bergamo.

SEGRETISSIMO
----------------------------------------------

ORGANIZZAZIONE FRANCHI
SEZIONE LANCI

al COMANDO MILITARE ZONA BERGAMO

all
C.L.N.A.I
COMANDO GENERALE
SEZIONE LANCI
MILANO
__________________
Omissis...........

Si è stabilito di accentrare i rifornimenti per le Divisioni Valli Bergamasche su un unico campo A CIRCA 4 KM OVEST-NORD-OVEST DEL pizzo della Presolana Longitudine 2 gradi- 27 primi - 00 secondi latt. 45gradi 58primi e 22 secondi.
Nella distribuzione , oltre al fattore militare, si dovrà dare una certa quale importanza al fattore politico onde evitare ogni incresciosa e più che mai nociva tensione tra i partiti.

( nota mia personale. Sappiamo che i lanci degli alleati erano destinati solo ad alcuni colori politici delle formazioni partigiane. Le formazioni Garibaldi ne erano quasi escluse e forti tensioni erano sorte tra i partigiani stessi.)


omissis..................
Per il rifornimento il segnale a terra è costituito dal cinque luci bianche (pile) determinanti la lettera alfabetica V . Ogni luce sarà distanziata da 50 metri circa. Qualora l'aereo stentasse ad individuare il segnale del campo, per presenza di nebbia e per altri motivi ( nota personale, era il caso proprio del b 24 di 15 gg prima)
è necessario accendere nelle vicinanze un fuoco di richiamo.
Il segnale di riconoscimento intermittente si realizza trasmettendo con altra lampada, discosta dalle luci costituenti la letttera V molto lentamente la lettera dell'Alfabeto Morse L ( PUNTO LINEA DUE PUNTI) ed A ( PUNTO LINEA).
Sul centro del campo verrà disteso un telo Bianco retTangolare lungo almeno sei metri e largo almeno 2.
Per richiamare l'attenzione del pilota sarà bene, al rumore dell'aereo, nelle immediate vicinanze del telo, effettuare una fumata bruciando paglia secca.
Qualora il campo fosse coperto di neve il telo sarà nero o comunque scuro atto a renderlo visibile dall'alto.


......
Omissis

Tutte le altre precedenti norme vengono abolite .
Per ogni richiesta relativa Codesto Comando dovrà far riferimento solo a questa Organizzazione.



Fine

Come leggete sopra questo documento è stato adottato dopo il grave incidente sul Menna e riguardò tutti i reparti partigiani di tutte le formazioni militari che in ogni modo erano coinvolte con gli aviolanci.

MA che procedure seguivano prima?
Qui sta il nocciolo del mancato aviolancio previsto e il conseguente incidente sul Menna del Lady Irene.
Da testimonianze raccolte dai comandanti partigiani dela zona l'aviolancio avveniva quasi sempre all'imbrunire o presto il mattino.
Questo per facilitare l'avvistamento dell'aereo e soprattutto allevviare il pilota da difficoltà di manovra in quota a causa dell'oscurità.
Quando il LAdy Irene parte da Brindisi è completo a pieno carico.
Il peso massimo al decollo è di 32.000 k .
A bordo oltre c'erano oltre ai 10 componenti dell'equipaggio, più tre uomini agenti speciali armati da paracadutare in area, svariati quintali di colli da aviolanciare in area Zambla alta- Sinele ( armi, esplosivo, generi alimentari, )
ma soprattutto tanto tritolo.
Oltre naturalmente al carburante sufficiente per ritornare alla base quindi a serbatoi pieni l'aereo decolla da Brindisi alle 18.30 puntando verso l'driatico del nord , quindi all'altezza di Chioggia prua verso la pianura veneta per entrare sull'area veronese-bresciana e prepararsi all'avvicinamento del target: Zambla alta, località Sinele.
Qui sembra che tutto sia pronto ad accogliere l'aviolancio.
Qui l'areo arriva in verticale ancora molto appesantito dal carico. Si è alleggerito solo del carburante consumato da Brindisi. Il velivolo doveva prima aviolanciare a Zambla e poi dirigersi verso un target ben definito sul lago di Endine: Monasterolo. In questa area dalle coordinate geografiche ben definite sul MACR (missing air craft report) io e mia moglie ci recammo in cerca di tracce.

Immagine

Da Wikipedia.
Sul b24 Liberator Il carico bellico poteva essere costituito da 4 bombe da 907 kg, 8 bombe da 454 kg, 12 bombe da 227 kg o 20 bombe da 45,4 kg. I motori erano dei Pratt & Whitney R-1830 Twin Wasp a doppia stella di sette cilindri l'una con una potenza di 1.000 hp. Il carrello era triciclo con carrelli principali a ruota singola rientranti nelle ali e carrello anteriore a ruota singola rientrante nel muso. L'accesso per l'equipaggio era nella parte posteriore dell'aereo, per arrivare alla cabina di pilotaggio il passaggio interno era molto stretto per persone con indosso i paracadute, questo comprometteva la possibilità di salvarsi nel caso fosse stato necessario lanciarsi dall'aereo in volo poiché era anche l'unica via di fuga, per questo motivo il Liberator venne a volte soprannominato "The Flying Coffin


Siamo sulla verticale di Zambla alta ed entriamo nel sistema di comunicazione pilota ( Bob Sloan) e capoformazione dei partigiani della XXIV maggio. Sono le 9.45 della sera del 4 ottobre 1944.
Fa freddo, il tempo è cambiato. Dopo un pomeriggio variabile si mette burrasca.
Forti colpi di vento colpiscono la carlinga del LAdy Irene facendolo sbandare e rollare.
In volo ci sono 32.000 kili di aereo a poco più di 100 metri dal suolo , in una conca, con le pareti del Grem, dell' Alben e dell'Arera a pochi secondi di volo dalle enormi ali.
L'aereo sta sbandando e beccheggiando, non riesce a tenere la posizione.
Il pilota Bob vede i segnali sul terreno che delimitano l'area dell'aviolancio .
Ha molto sangue freddo , le
Le sue mani sono ferme sulla cloche e riesce a scambiare i segnali convenzionali pattuiti con il capoformazione partigiana.
Dà ordine di apertura dei portelloni del LAdy Irene per l'aviolancio.
I colli sono preparati sulle soglie dei portelloni ben agganciati ai paracadute.
Tutti gli uomini sono saldamente cinturati ai seggiolini.
I tre uomini del commandos italiano sono dietro a Bob e seguono, immagino, con trepidazione i vari momenti dell'operazione.
(Testimonianza orale)
MA... qualcosa va storto.

P.s. quanto sto scrivendo è a disposizione di tutti e tutti possono farne uso.
Chiedo solo che sia citato il sito: Valbrembanaweb.com
Se citerete anche il mio nome mi farà piacere ( Maurizio MAssimo . Pendughet) altrimenti fa lo stesso.

Saluti
Pendughet
Ultima modifica di pendughet il lunedì 14 luglio 2014, 11:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

Biografia del quarto uomo sul Lady Irene.
Artigliere aereo Sottotenente Robert H. Bookout.
Nacque in Arkansas il primo di gennaio 1923 e da ragazzo traslocò in California.
Frequentò il Politecnico di Riverside , California, e fu il fotografo dell'annuario della scuola.
Si sposè con Enid Katherine Pepper e vissero a San Bernardino , California.
Robert entrò nell'aviazione militare nel febbraio del 1943.
Il suo periodo di preparazione avvenne in MAssachussetts.
Bookout completò 14 missioni di combattimento quale bombardiere quando fu ucciso in missione.
Sua moglie si risposò sei anni dopo l'avvenuta morte del marito.
Morì a San Bernardino nel 2007.
- per inciso, lo stesso anno che io ricevetti dall'apposito ufficio americano il MACR ( missing air craft report) del lady Irene.
quando morì Robert H. Bookout aveva 21 anni.

( i diritti di traduzione NON sono riservati).
Ultima modifica di pendughet il martedì 15 luglio 2014, 11:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

.... continua.

SOME GAVE ALL

Prima di addentrarmi nella dinamica dell'evento voglio sottolineare un aspetto essenziale della vicenda.
Le condizioni climatiche di quella sera sul Colle di Zambla.
Dopo una mattinata variabile con intermittenti raggi di sole in mezzo a grosse nuvole nel pomeriggio il tempo volge al peggio.
Quando l'aereo parte da Brindisi verso le 18.30 di quella sera ottobrina il comandante Roberto Sloan e il navigatore hanno in mano la situazione meteorologica della giornata fino a poche ore del pomeriggio.
( da testimonianze oculari raccolte , i padroni delle ferriere stiano tranquilli)

In volo non ricevono alcun aggiornamento meteo e man mano che si avvicinano all'area dell'aviolancio le condizioni peggiorano.
Sul Colle di Zambla , località Sinele, il tempo è davvero brutto. C'è foschia e grosse nubi a metà montagna impediscono di vedere i dintorni.
Il Capitano Bob è molto preoccupato .
Non è il tempo che si aspettava di trovare , oltretutto sa che questa missione ne ha un'altra dopo :
tre uomini italiani a bordo aspettano di essere paracadutati in un'altra zona vicina, sul lago di Endine a Monasterolo.
I contatti luminosi con gli uomini di terra continuano.
L'aereo sorvola più volte la zona dell'aviolancio , i fuochi a terra sono visibili nettamente.
Un'ultima virata, dura 10 forse 20 secondi , ma forti venti colpiscono il Lady Irene da poppa e lateralmente.
Non piove ancora ma il tempo peggiora.
Il capitano Robert si riposizione di nuovo sulla verticale .
Dove sono i fuochi?' Dov' l'area di lancio?
I partigiani odono distintamente i 4 motori del Lady Irene sopra di loro e si aspettano di veder volteggiare i piccoli paracaduti.
Il capitano Robert dopo un' attimo di incertezza pensa di essere fuori rotta, si consulta con il navigatore, e insieme decidono di soprassedere al lancio .
Troppo rischioso .
Non dimentichiamo che siamo in zona di guerra e abbattere un B24 Liberator a 100 metri di altezza è un gioco.
D'altronde le istruzioni ricevute sono chiare.
Al minimo dubbio non lanciare ed allontanarsi subito dalla zona.
Proseguire per l'altra missione.

I partigiani a terra capiscono che la missione di lancio è fallita.
Non è la prima volta . Ritornerà l'indomani o chissà fra qualche giorno.
Chiusi i portelloni i 4 motori Pratt& Whitney sono spinti al massimo.
Le eliche mordono l'aria in un assordante frastuono amplificato dall'anfiteatro delle montagne.
Il navigatore fa puntare la prua verso un sentiero di salita lungo circa 9 kilometri che in linea retta taglia i fianchi dell'Arera in direzione Nord-Nord-Ovest verso le cime del Menna. Tempo di scavalcamento circa 3 minuti e mezzo.
Saranno interminabili.
Ma il Capitano e il navigatore non conoscono l'esatta altezza del Menna.
Loro sono americani , vengono da Brindisi, le nostre montagne non le conoscono se non per quello che apprendono scrutando febbrilmente le carte aeronautiche.
Esperti aeronautici affermano che per far prendere quota un velivolo nel più breve tempo possibile bisogna accelerare il più possibile ma soprattutto portare la prua su un sentiero di ascensione in linea retta senza virate .
E'' quello che fanno.
Le quattro eliche mordono spasmodicamente l'aria, l'areo è inclinato con la prua rivolta verso il buio delle nuvole .
Gli abitanti di Oltre il Colle , Zambla e Zorzone sentono un enorme boato proveniente dai Maccallè a e pensano ad un bombardamento sulle miniere e sulla laveria.
Tanti escono di casa, alcuni fuggono dalle stalle dove si erano riuniti per passare la serata.

E' un mercoledì il 4 ottobre 44 , San Francesco, patrono d'Italia.
Qualcuno è stato in chiesa per pregare che la guerra finisca presto.

A bordo del Lady Irene gli ultimi minuti sono tremendi.
Robert e il navigatore non sanno se riusciranno a scollinare quegli ostacoli naturali che vedono nel radar e che man mano si avvicinano.
Dall'abbandono della missione sul colle di Zambla sono passati pochissimi minuti, due forse tre.
Un'eternità per chi vede lo schermo radar, una sofferenza per tutti gli altri, una paura per gli abitanti di Oltre il Colle.

...Le grosse pale delle eliche a velocità folle impattono contro le rocce sommitali del Menna, località Pezzadello a tre metri dallo scavalcamento.
L'aereo fortemente inclinato esplode proiettando in cielo scintille e fuoco, in un boato che scuote la montagna e una corona di fuoco , fiamme e fumo si crea dal nulla visibile da lunga distanza.

Le nubi si dissolvono di colpo, l'aria viene scaldata, la visibilità è diventata come se ci fosse luna piena.
Ma il Menna brucia.
E' il Menna la luna piena .
Una lunga isola luminosa delimita il luogo dell'impatto.
Tutto diventa luminoso lungo i suoi fianchi.
Spezzoni fosforescenti rotolano fin quasi ai Piani Bracca;
mille metri sotto ; in uno spettrale palcoscenico fatto di morte e distruzione.
Un testimone oculare mi parlerà come di mille cannoni che in contemporanea sparano dalla cima.


SOME GAVE ALL

continua...
(Il contenuto della mia Storia è a disposizione di tutti e tutti possono utilizzarlo.
Chiedo solo che si citi il sito valbrembanaweb.com; se volete anche il mio nome. Se no fa niente.)
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Re: 4 ottobre 1944 - 25 aprile 2010- Quell'aereo del Pezzade

Messaggio da pendughet »

Alcune precisazioni.

Vengo a leggere questa mattina sull'Eco di Bergamo la cronaca dell'arrivo delle sig.re Cherba Constance e Deborah Otto ad Oltre il Colle il 25 maggio scorso.
Io come già scritto sono schivo da inutili polemiche o piazzate.
MA questa volta due precisazioni le devo dare, qui pubblicamente, perché poi ognuno giudichi i vari comportamenti.

Premetto che io sono di Oltre il Colle e che da 25 anni cerco tracce nelle memorie dei miei compaesani e negli oggetti che loro costruirono dai materiali dell'aereo scavando nei loro ricordi, nei loro sentimenti, per ricostruire e ricordare l'atmosfera di quel lontano 4 ottobre 1944 .
Il personaggio invece questo lavoro non l'ha fatto.

a- Vengo per caso a sapere da amici di Oltre il Colle che un mese fa due sig.re americane venneroad Oltre il Colle dopo che da almeno dal novembre 2011 c'era stato un fitto scambio di informazioni con un sito locale.
Il personaggio, che qui non voglio nominare, mi aveva mantenuto volutamente all'oscuro da lunghi anni di questa scoperta i.
Solo per caso venni a sapere di questa visita, scoprii l'indirizzo di una di loro in internet ad iviai una lettera per posta ordinaria
Subito dopo al ricevimento del loro indirizzo email iniziò un fittissimo scambio di corrsipondenza con la Sig.ra Cherba Constance di Dubuque.
In quella sede ci chiarimmo tutto , in particolare scoprii che la sig.ra Constance ebbe sempre un grosso dubbio sulla persona che aveva di fronte. - me lo dice in una email.-
b -La confusione dei ruoli e del nome Maurizio, per me cognome, invece per il personaggio nome, costrinse la sig.ra Constance ad andare varie volte su you tube, dove era registrata la trasmissione TV : il segreto di LAdy Irene, e confrontare il mio viso con quella del personaggio.
Forse l''atteggiamento di estremo protagonismo e la ricerca spasmodica di visibilità impedirono al personaggio ogni ragionevole e sereno confronto già dal gennaio scorso quando io, ignaro di tutto inviai una lettera di ricomposizione in un'ottica di rasserenamento e appianamento di vecchi rancori.
La stessa non ebbe alcuna risposta dal predetto.
Oggi capisco perché : erano già consolidati i collegamenti con gli USA ed era già pianificato la mia esclusione.
Perché questo atteggiamento?

Che tristezza!
saluti
Pendughet
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