dal quotidiano Il Trentino
In Rendena striscioni anti-orso
VAL RENDENA. La Val Rendena ieri mattina si è svegliata con gli striscioni “antiorso”, l’ennesima e forte protesta per la presenza del plantigrado troppo vicino ai paesi. È una valle che non tace più e, per mano dei militanti del “Comitato Anti Orso” protesta, alza la voce e appende striscioni per testimoniare che la pazienza è finita.
Alla “curva del rio Finale” è apparso lo striscione “No orsi!!!”, ma il tam tam delle chiamate e degli sms invitava a recarsi «alla rotonda di Strembo». Anche lì un grande cartello a due facce contro l’orso. Sul lato verso Strembo campeggia la scritta “l’orso sbrana i nostri animali domestici”, sul lato verso Spiazzo “!Basta Orsi!. «Segni tangibili che la gente di Rendena è stufa. Mi chiamano da tutto il Trentino, dal bresciano e perfino da Milano per dare solidarietà al Comitato, per testimoniare le paure e i danni da orso» ,afferma Wanda Moser, che qualche giorno fa ha acceso la scintilla della protesta, dopo che i suoi due asini “Cirillo” e Beppo” sono morti a causa dell’orso. A scaldare ancor più gli animi, la notizia che giovedì sera l’orso ha assalito un uomo e due giovani in località Tulot, tra Pinzolo e Carisolo.
«Una dimostrazione - si afferma in Valle che il progetto “Life Ursus”, nato dal Parco Adamello Brenta è sfuggito di mano. E che la Provincia, responsabile dell’orso non riesce più a controllarlo». Commenti e sensazioni messi in luce nella riunione della Lega Nord sull’orso venerdì sera a Pelugo. Oltre ai leghisti locali Diego Binelli e Giuseppe Cervi, c’erano Franca Penasa, Sergio Divina e Claudio Civettini, in sala una cinquantina di persone. Binelli ha detto: «La persona di Giustino che con i figli è stato inseguito dall’orso, e che l’ha preso a bastonate, è un ulteriore campanello d’allarme che ci conferma che quanto diciamo da anni è corretto: non aspettiamo la disgrazia perché qualcuno si faccia carico del problema. La colpa non è dell’orso, ma da chi ha voluto la reintroduzione».
Claudio Civettini ha affermato «è mancato un ragionamento serio, forse è stata una leggerezza di Andreotti prima e di Dellai poi. È troppo semplice dire “ridiamoli indietro”. C’è stata una disponibilità importante di denaro pubblico, importante di strutture, il progetto è sfuggito di mano.» Vivace e interessato il pubblico, intervento contro il Progetto orso, contro la sua presenza nei paesi e testimoniando la paura che l’animale incute. L’intervento di Ugo Lorenzi ha ricevuto un applauso «facciamo una manifestazione pacifica a Trento! Se quelli della città protestano coi cartelli “liberiamo Jurka”, potremo noi della Rendena andare coi nostri cartelli “seré su quei orsi” (richiudete gli orsi). Oppure si potrebbe tappezzare la Rendena affinché sia chiaro che a noi l’orso non va bene.» Nottetempo qualcuno l’ha preso in parola. Nessun risultato invece sul fronte della cattura dell’orso “mangia asini”, la trappola poco sopra il paese, per la seconda notte è rimasta vuota. «Restiamo in attesa» commenta Guido Botteri, sindaco di Strembo.