Uffici Postali nei Paesi di Montagna verso la "CHIUSURA

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giovmarko
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Uffici Postali nei Paesi di Montagna verso la "CHIUSURA

Messaggio da giovmarko »

Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi la visita di un bel dirigente delle Poste Italiane (Una Manager in GONNELLA)che tutta sorridente ci annunciava l' apertura in futuro a giorni alterni del nostro Ufficio Postale visto che si svolgevano poche operazioni al giorno.

CI SIAMO OPPOSTI FERMAMENTE.

Questo bel Dirigente era venuta gia a trovarci nell' Estate 2004 annunciandoci con grande enfasi il cambiamento dell' nostro Ufficio Postale che sarebbe diventato "UFFICIO MODULARE" cioè un ufficio Decetrato a quello Centrale di A____.
Il nostro ufficio ai tempi era frequentato da parecchia popolazione anche dei paesi limitrofi ed aveva un impiegata molto preparata e ben voluta da tutti.

Da allora il nostro Ufficio non è piu funzionato,l'impiegata è stata trasferita è stata sostituita da un suo collega ed i miei compaesani sono costretti tutti i giorni per qualsiasi operazione a spostarsi nei paesi limitrofi o In Altrnativa ad aspettare delle mezzore aspettando che il sistema inizi a funzionare.

La prossima volta che questa Manager verra a trovarci sara probabilmente per chiuderlo definitivamente l' Ufficio Postale!.

Mantenere i servizi nei paesi di Montagna è sempre piu dura ma se le Istituzioni,Regione,Provincia,Comunita Montana(la Politica!!) non fanno niente per opporsi alla chiusura tra qualche anno avremo i nostri paesi svuotati perchè non avremo piu nessun servizo,in compenso avremo riempito la valle di 2° case(Facendo la felicita dei soliti Speculatori).

Dopo il trasferimento della Brembo SpA di San Giovanni Bianco, dell’Alstom-Fir di San Pellegrino Terme, della CMS di Zogno, con la crisi della Manifattura di Valle Brembana, ecc.; se ci chiudono tutti i servizi che senso ha vivere in VAL BREMBANA.
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bianca
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Messaggio da bianca »

se quello che scrivi è vero... mi viene da dire... che desolazione!!
anch'io sono giorni che rifletto proprio riguardo alla continua chiusura di attività...bei negozi che un tempo lavoravano bene e che ora sono costretti a chiudere, servizi che danno vita ai paesi, mi riferisco in particolar modo a quelli dell'alta valle.... è veramente un peccato che anziche progredire nell'ampliamento di attività... si sti regredendo....

un' altro fatto che mi ha fatto riflettere è quello che riguarda il rinnovamento del trenino rosso che attraversava l' altopiano di Asiago, gioia per i visitatori domenicali, per gli studenti, e per gli stessi valligiani, tutti felici di evitare le code, dimezzare i rischi che la guida comporta, e stimolati maggiormente di fare uscite per ampliare le proprie conoscenze, il proprio benessere e via discorrendo,

dico bravi vicentini, che nonostante le problematiche che queste scelta di ripristino comportino, sono riusciti a superarle!!

chi vuole aggiungere qualcosa... aggiunga!!!!!
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bianca
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risposta al president!

Messaggio da bianca »

non voglio vedere la situazione dalla tua posizione.....che significa allora che la valle sta scendendo...si forse da un punto di vista... ma questa è la facciata, perchè sono certa che dietro ci sono molte persone di buona volontà che si danno tanto da fare perchè le cose cambino....
e credono soprattutto che la valle abbia tante risorse, forse ognuno di noi può fare qualcosa per dare una svolta.......
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IW2LBR
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Messaggio da IW2LBR »

Opporsi e mobilitare le istituzioni... e le amministrazioni locali...
La PT ora guarda all'utile e se non ci si oppone chiuderà tutti gli uffici postali dell'alta valle, o meglio un ufficio unico per 4/6 paesi.... questi sono segnali molto preoccupanti per noi tutti.....
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popolari
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Messaggio da popolari »

PER OPPORTUNA INFORMAZIONE SI ALLEGA IL TESTO DI UN'INTERPELLANZA PRESENTATA IN DATA ODIERNA SULL'ARGOMENTO AL SIG. PRESIDENTE DELLA COMUNITA' MONTANA VALLE BREMBANA

San Pellegrino Terme, 16 dicembre 2006

Preg.mo Sig.
RAIMONDO BALICCO
Presidente Assemblea Comunità Montana Valle Brembana
Via Don A. Tondini
24014 PIAZZA BREMBANA

Oggetto: Interpellanza riguardante la riduzione del servizio postale in Valle Brembana.

Il sottoscritto Consigliere dell’Assemblea della Comunità Montana Valle Brembana, visto l’art. 15 dello Statuto,

- considerato che nelle ultime settimane diversi Amministratori e cittadini hanno segnalato che Poste Italiane SpA stanno attuando l’ennesima riorganizzazione del servizio in Valle Brembana con una pesante riduzione degli orari di apertura degli Uffici Postali in numerosi Comuni;

- rilevato in particolare che per la maggior parte degli Uffici Postali dell’Alta Valle Brembana, della Val Taleggio e della Valle Serina (Averara, Mezzoldo, Valtorta, Ornica, Foppolo, Valleve, Carona, Isola di Fondra, Roncobello, Moio dè Calvi, Valnegra, Camerata Cornello, Dossena, Vedeseta, Peghera, Bracca, Gerosa, Ubiale Clanezzo, Botta) è stato prospettato il dimezzamento del servizio, da realizzare attraverso l’apertura degli Uffici a giorni alterni;

- richiamato l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea della Comunità Montana in data 23 giugno 2006 riguardante “l’apertura a giorni alterni di numerosi uffici postali della Valle Brembana”;

- ritenuto inaccettabile e intollerabile questo ulteriore drastica riduzione degli orari di apertura degli Uffici Postali che costituiscono un prezioso servizio per il territorio;

INTERPELLA

il Sig. Presidente della Comunità Montana chiedendo di conoscere quali iniziative siano state attuate o si intendano attuare, anche alla luce dell’ordine del giorno approvato nella seduta dell’Assemblea della Comunità Montana del 23 giugno 2006, per scongiurare questa ennesima inaccettabile riduzione dei servizi postali sul territorio della Valle Brembana.

L'occasione è gradita per porgere distinti saluti.
dott. Vittorio Milesi Consigliere Assemblea
Comunità Montana Valle Brembana
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fantasia
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Messaggio da fantasia »

magari è una cavolata del tutto improponibile nella realtà italiana, però in gran bretagna, nelle piccole comunità l'ufficio postale molto spesso è inserito in un altro negozio, ossia divide spazi e personale con altri generi, edicola, salumeria, ecc.
forse non è molto raffinato, sicuramente funziona ed evita la chiusura.
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fantasia
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Messaggio da fantasia »

si bella idea....ma il problema è quello della sicurezza,della privacy e poi non riescono a tenere aperto nemmeno i negozi!!!!

infatti l'idea è che una attività sostiene l'altra e tutte e due riescono a fare andare avanti un negozio.
sicurezza: non ho detto che non ci siano problemi, ma tra lo svaligiare un luogo che propone un'attività e uno che ne propone due, non vedo la differenza.
invece non ho ben capito il discorso della privacy.
Tatanka
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Messaggio da Tatanka »

Sono nuovo del Forum e mi permetto di dire due parole su questo tema..

Basta fare una breve ricerca su internet per vedere che è necessario andare oltre Manica per trovare esperienze positive rispetto agli uffici postali di montagna.
Solo per citare alcuni esempi:
Provincia di Reggio Emilia:
Prestito Interbibliotecario Provinciale tramite l'uso degli Uffici Postali della Montagna.
Regione Piemonte:
“Possibilità di costruire accordi con i Comuni per salvaguardare e migliorare i servizi ai cittadini
...Servizio piccoli Comuni: sportello comunale, accettazione e consegna di documentazione comunale, servizi amministrativi relativi alle utenze, sportello Utility base standard. Comunicazione e informazione: mailing comunali, comunicazioni istituzionali; comunicazione e informazione turistica.”
Diversi sono i comuni della valle i cui uffici sono aperti solo per 3-4 giorni a settimana… guardando ad un futuro non molto lontano fatto di continui tagli alle piccole amministrazioni, gli uffici postali potrebbero risultare utili anche per svolgere alcune pratiche amministrative quando gli uffici comunali sono chiusi.

Ci sono poi altre importanti esperienze che potrebbero essere replicate anche nella nostra valle, come il recapito a domicilio di referti medici e diagnostici o nelle stesse medicine (progetto sperimentale da anni in Valsesia).

Alcune amministrazioni contribuiscono finanziariamente per lasciare aperti i piccoli uffici in cambio di nuovi servizi (Provincia Verbano Cusio Ossola, Regione Friuli…)
… Il problema vero è vedere se c’è la volontà politica da parte dei nostri amministratori locali di proporre ai dirigenti di Poste Italiane servizi alternativi che possano evitare la chiusura per adesso parziale dei nostri uffici…

Un invito a non limitarsi alle sole proteste ma a proporre nuove idee per migliorare

W le Poste!
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bashir.it
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Messaggio da bashir.it »

Tratto da L'eco di Bergamo del 21 dicembre 2006

Posta solo per un'ora Bracca protesta

Dal 10 dicembre ufficio con orario super ridotto Il sindaco: «È una situazione inaccettabile»

BRACCA No alla riduzione del servizio postale: né all'apertura a giorni alterni, né a una sola ora di servizio quotidiano dello sportello, seppure da lunedì a sabato. La protesta arriva dal Comune di Bracca, dove le Poste, dal 9 dicembre scorso, hanno drasticamente ridotto gli orari di apertura del servizio.

«Il 9 dicembre - spiega il sindaco Oscar Berlendis - l'ufficio postale è rimasto chiuso, per problemi "tecnico-organizzativi", come ci è stato comunicato, mentre successivamente è stato aperto ogni giorno una sola ora, dalle 8,30 alle 9,30 rispetto alle tradizionali sei ore quotidiane. Una riduzione del servizio che è arrivata dopo il nostro no alla proposta di apertura dell'ufficio a giorni alterni». Così il sindaco ha scritto al direttore della filiale Bergamo 2 delle Poste Italiane, Perla Gobbi, al direttore generale Gino Frastalli e all'amministratore delegato Massimo Sarmi, al ministero delle Comunicazioni, al presidente della Provincia, Valerio Bettoni, al presidente della Comunità montana Piero Busi e al procuratore della Repubblica.

«L'Amministrazione di Bracca - scrive Berlendis - per garantire l'importante servizio ai propri cittadini e in particolare alla popolazione anziana ospita gratuitamente nei propri locali la sede delle poste e ha opposto un netto rifiuto alla proposta di apertura a giorni alterni, ritenendo che il servizio debba essere garantito quotidianamente. Nei giorni scorsi, dopo una serie di "insistenti pressioni" ad accettare la soluzione prospettata dalla dirigenza delle Poste come unica proposta per garantire il mantenimento del servizio a Bracca, ci è stato comunicato che il 9 dicembre l'ufficio sarebbe restato chiuso per "motivi tecnico-organizzativi" e che dall'11 al 16 dicembre sarebbe stato aperto dalle 8,30 alle 9,30».

«Ma l'apertura di una sola ora proseguirà fino a sabato prossimo, come ci è stato di nuovo comunicato - prosegue Berlendis -. È una situazione inaccettabile e chiediamo il ripristino immediato del normale servizio».
Il sindaco, inoltre, chiede ai destinatari della lettera di valutare la «sussistenza dell'interruzione di pubblico servizio per la chiusura dell'ufficio postale il 9 dicembre».

«Ma c'è di più - prosegue Berlendis - perché da circa un anno e mezzo lo sportello di Bracca è diventato una sorta di "satellite" rispetto a quello di Algua; in pratica la linea principale è ad Algua e quindi il segnale per le operazioni postali non è sempre disponibile, con i conseguenti disagi di chi deve attendere allo sportello. Le Poste hanno risposto che è colpa della linea telefonica inadeguata. Ora ho chiesto a Telecom la linea Adsl e vedremo se la situazione si risolverà».

Ma i disagi legati al servizio postale in Valle Brembana non interessano solo Bracca. La riorganizzazione, infatti, ha toccato anche altri Comuni, come segnala l'interpellanza presentata alla Comunità montana dal consigliere della Margherita, Vittorio Milesi.

Il vicesindaco di San Pellegrino ricorda come la riduzione del servizio sia stata attuata o sia prevista anche nei Comuni di Averara , Mezzoldo , Valtorta , Ornica , Foppolo, Valleve, Carona, Isola di Fondra, Roncobello, Botta di Sedrina, Valnegra, Dossena, Vedeseta, Peghera, Gerosa, Moio de' Calvi (Comuni dove il servizio è in funzione solo a giorni alterni), Ubiale Clanezzo, Camerata Cornello e Dossena. Chiede, quindi, alla Comunità montana, quali siano «le iniziative attuate o che si intende attuare, anche alla luce dell'ordine del giorno approvato nell'assemblea del 23 dicembre, per scongiurare questo ennesima inaccettabile riduzione dei servizi postali in Valle Brembana».
Bashir.it
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