Il campanile di Carona scocca le 8 e tolgo gli sci dall'auto al "Gemelli parking", la neve è ancora presente in fondo, ma appena sopra c'è un' interruzione dovuta al bosco fitto e ripido;

il forte disgelo di questi giorni ha fatto danni anche a Nord e già mi sento deluso di non esserci venuto qualche giorno fa; lo spauracchio di dovermi fare sci a spalla per un bel pò mi fa salire borbottante i primi 50 mt.; qui il posto consente alla neve di permanere solo se scende in ingenti quantitativi.
Un respiro di sollievo però mi accoglie, assieme ad una bella brezza fresca, sulla radura poco sopra a questo tratto nella quale trovo neve continua e in buona quantità

, grazie anche alla vegetazione che si fa più rada. Attraversando una piccola slavina (l'unica sul percorso) ora salgo facilmente grazie alla neve molle ma.....guardandomi attorno

non esistono tracce di sci, e piano piano, salendo, mi rendo conto delle caratteristiche di questo itinerario, che non si addicono allo scialpinista e soprattutto allo sciatore

: la traccia esistente segue rigorosamente il percorso a tornanti della mulattiera; spesso con gli sci non si riesce ad avere un grip per la salita perchè le orme ghiacciate dei ciaspolisti non consentono la presa delle pelli di foca, così sono costretto a mettere i rampanti per farmi tratti di mulattiera e tratti fuori pista e il luogo pieno di conifere (seppur non fitte) e dossi costringe a numerose curve.......insomma una bella ravanata! Meno male che la neve è ancora moltissima sennò questo qui sarebbe proprio improponibile con gli sci a causa dei numerosi massi sul percorso che nascondono anche pericolosi buchi. In compenso almeno la salita si svolge all'ombra vista la giornata torrida, curva dopo curva mi trovo già a buon punto e mi accoglie il sole sopra il paesello di Carona giù in fondo

La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.