moritz63 ha scritto:Sempre belle foto dalle Torcole , il posto aiuta molto: però auguriamoci che non si ripeta l'andazzo dello scorso inverno, vogliamo vedere quanto prima tutto bello bianco..!! Sperem...
e chi non lo vorrebbe? i pantofolai ma noi siamo scarponai quindi al più presto, neve, a go go!!!
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Piazzatorre senza neve Con pattini e snowland stagione salva a metà
Pattinaggio, campo scuola sci e pista da bob salvano, per ora, (mezza) stagione invernale a Piazzatorre. È questo il terzo anno di crisi per la storica stazione sciistica dell’alta Valle Brembana. Due anni fa gli impianti di risalita aprirono il 23 gennaio, l’anno scorso l’11 febbraio. Ma si vuole e si cerca, comunque, di andare avanti. «Pensare a Piazzatorre d’inverno senza gli impianti di risalita per lo sci non porterebbe da nessuna parte», dice Gaetano Bonetti, direttore dell’ufficio turistico. Seggiovie ferme Le due seggiovie che portano a Torcola Vaga sono chiuse in attesa di una nevicata consistente, domani sera aprirà invece il rifugio Gremei (da poco diventato di proprietà comunale, come le seggiovie) in occasione della ciaspolata-escursione (0345.311462) con cena. Funzionano, invece, tutti i giorni, la pista di pattinaggio (coperta) e lo snowland (in settimana occorre prenotare), ovvero il piccolo campo scuola sci con annessa pista da bob (dotati di tappetino per la risalita e maestri di sci). Impianto, quest’ultimo, fornito dal vicino Camping Piazzatorre. «Sia pattinaggio sia snowland – continua Bonetti hanno garantito un buon servizio ai villeggianti in paese, alternativa alle piste da sci, purtroppo ancora chiuse. In questi anni abbiamo risolto le questioni proprietà e gestione delle seggiovie: ora appartengono al Comune e vengono fatte girare da Itb (la società che gestisce anche gli impianti di risalita ai Piani di Bobbio, ndr). Non ci resta che dotare il comprensorio dell’innevamento artificiale, a questo punto elemento imprescindibile per far funzionare la stazione». Grazie a parte dei fondi Bim (complessivamente 230 mila euro) quest’anno sono stati acquistati due cannoni e un’asta, posizionati sulla pista del Bosco. Altri 120 mila euro arriveranno dalla Regione e serviranno ancora per opere sugli impianti e per l’innevamento. L’auspicio, però, è di ottenere (tramite un bando del Piano di sviluppo rurale) i fondi (circa 700 mila euro) per realizzare un laghetto antincendio a monte del comprensorio, da poter utilizzare anche per l’innevamento artificiale.
Laghetto in quota decisivo «L’arrivo di tali risorse sarà decisivo per il futuro della stazione – dice Bonetti – e per questo chiediamo aiuto alle istituzioni. Quel laghetto ci consentirebbe di innevare la pista Panoramica, la più facile da un punto di vista tecnico ma anche da innevare, e più appetibile commercialmente rispetto a quella del Bosco. Avremmo, molto probabilmente, le stagioni sempre salve, anche senza neve dal cielo. Ci consentirebbe di avere un minimo di pista, con l’arrivo proprio davanti al rifugio Gremei». L’incontro del 2 febbraio Ma Piazzatorre pensa già all’estate, all’altra porzione di stagione turistica da sfruttare di più. Il paese ha circa 2.500 appartamenti utilizzati come seconda casa, potenzialmente un bacino d’utenza fino a 10 mila persone. Seconde case, spesso, però, troppo tempo vuote. Il prossimo 2 febbraio, alle 21, all’ufficio turistico, si terrà un’assemblea pubblica per cercare di ri-costituire una Pro loco che possa sviluppare nuove idee ed eventi, soprattutto per l’estate. «Il volontariato è in crisi dice ancora Bonetti - ma l’auspicio è di trovare, soprattutto tra i giovani dai 20 ai 35 anni, nuove forze che possano darci una mano nell’animare l’estate del paese».
Finalmente le idee si sono chiarite e si è capito che se si vuol mantenere Piazzatorre nel mondo dello sci la priorità va data all' innevamento artificiale sulla Panoramica, sia per la fattibilità tecnica sia dal punto di vista del ritorno di pubblico.
Ciò non esclude evidentemente altri tipi di intervento (PIsta del Bosco e/o riunificazione impianti) ma definisce una bozza di programma.
I costi sono relativamente elevati ma comunque non irragiungibili.
Speriamo nell'aiuto regionale visto che dal Cielo non arriva niente.....
gianvalle22 ha scritto:Finalmente le idee si sono chiarite e si è capito che se si vuol mantenere Piazzatorre nel mondo dello sci la priorità va data all' innevamento artificiale sulla Panoramica, sia per la fattibilità tecnica sia dal punto di vista del ritorno di pubblico. Ciò non esclude evidentemente altri tipi di intervento (PIsta del Bosco e/o riunificazione impianti) ma definisce una bozza di programma.
I costi sono relativamente elevati ma comunque non irragiungibili. Speriamo nell'aiuto regionale visto che dal Cielo non arriva niente.....
tutte cose che bene o male si sapevano, il vero problema è metterle in pratica, mica per niente, perché non vorrei mai, ripeto mai, che sia l'inizio di una serie di inverni non inverni, a livello precipitativo e quindi il problema si farebbe, ulteriormente serio, abbiamo sotto gli occhi la situazione in tutte dico tutte, le stazioni del nord' Italia.
E' vero che c'è stato un calo di precipitazioni negli ultimi anni (specie nel settore centrale delle Alpi) ma di fatto le stazioni che hanno impianti di innevamento artificiale se la cavano, direi proprio sulle spalle di quelle che non hanno impianti e quindi allargano il proprio bacino di utenza (presenze in albergo / seconde case, valore delle case stesse, ecc.).
In sostanza si va creando una selezione in cui la fascia alta tiene e in alcuni casi va avanti, mentre la fascia bassa paga pegno e in qualche caso va a scomparire dal punto di vista turistico.
Sono fenomeni che avvengono anche nel campo economico a fronte di fattori di rottura. Qui la rottura è causata dall'evento meteo (chissà che in questi giorni Giove PLuvio anzi Nevio ci smentisca....).