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Immagino quanta fatica, ricambiata dall'immensa gioia della conquista !moritz63 ha scritto:E' l'ora di merenda e me la godo...
Quando ho messo in cantiere questa escursione ho studiato a fondo la cartina per capire dove passasse il 571 tra Corna Marcia e Passo del Canto, per fortuna nei giorni precedenti sono andato in avanscoperta perlustrando a fondo la zona tra Madonna dell'Assunta e Corna Marcia, scoprendo che anche a Berbenno non mancano i problemi...andrea.brembilla ha scritto:Grande moritz, bellissimo periplo!!!![]()
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Ti dò alcune info su alcuni punti critici che hai giustamente evidenziato, e dove mi sono trovato in imbarazzo diverse volte pure io.Esatto, praticamente "taglia" in orizzontale il Coren Gros restandone alla base, a un certo punto il sentiero diventa una carrareccia (piuttosto poco frequentata) che poi confluisce in una carrareccia più grande (cementata) che sale al Passo del Canto. Ti risulta? Confesso che io non faccio praticamente mai questo sentiero, preferendo salire al Coren Gros e scendere dall'altra parte come hai fatto tu... i volontari di Brembilla avevano segnato anni fa questa variante "alpinistica", ma andrebbe maggiormente frequentata, se no si imbosca subito. Parimenti il 571, se hai fatto la traccia che ho sopra descritto, ha bolli che sono posti però su massi ai bordi della carrareccia che, temo, siano attualmente coperti da vegetazione o comunque poco visibili... andrebbe fatto un bel lavoro di decespugliamento e magari di installazione di picchetti. Con un pò di coraggio secondo me la scelta migliore sarebbe far passare ufficialmente il 571 sul Coren Gros, ma come hai detto tu prevede in discesa passaggi al I° grado alpinistico, quindi capisco che al massimo possa essere solo una variante, ma non per tutti (un giorno son salito banalmente con un amico col cane, e il cane non voleva saperne di scendere per quelle placchette!).moritz63 ha scritto: Torno sul 571, una sterrata mi fa scendere ad un capanno, purtroppo i segnavia spariscono completamente: per fortuna ero venuto nei giorni scorsi in sopralluogo per preparare l'escursione e so dove passare...( Un sentiero scende a destra dietro il capanno, raggiunge un sottostante capanno posto in bella conca prativa, girando a sinistra con bel sentiero pianeggiante e poi stradina si arriva al Passo del Canto: dovrebbe essere questo il sentiero 571, ma è totalmente privo di qualsiasi segnavia...)
Conosco quella stradetta: ma c'è un grosso ma...andrea.brembilla ha scritto:Mi permetto di consigliarvi una variante che evita la provinciale, ri-allego la tua foto con freccina indicatrice:moritz63 ha scritto: Ora seguo il Sentiero del Partigiano, che dopo un lungo traversone nel bosco (occhio ai segnavia) mi deposita al Colle di Berbenno, 700 metri...
E qui si apre una pagina scura, per motivi di proprietà privata i bolli Cai spariscono totalmente, si viene abbandonati fino a Berbenno, che viene raggiunta seguendo la strada asfaltata: chi vuole fare il giro meglio che venga in avanscoperta, per rendersi conto di dove passare per salire da Piazzasco a Cà Biglie dove si riaggancia il sentiero 571...
Dal Colle puntate la strada privata che sale più in alto, a terra troverete frecce dipinte che vengono usate per le non-competitive della zona... salite per la carrareccia ignorando una prima deviazione a sinistra e seguendo quindi la via principale che vi deposita, dopo un tornantino, sui bei prati disseminate di baitelle e stalle... la strada diventa sterrata, la seguite fino al suo termine, dove troverete una baita sulla destra, mentre sulla sinistra un sentiero che scende per un brevissimo tratto nel bosco e che traversa in breve fino alla località Forcella di Berbenno... qui riagganciate il 571 che, sempre in breve, sale per circa 200 metri su strada asfaltata, aggancia un altro sentiero e vi porta al "Cat" di Berbenno, all'inizio della salita per "San Piro" (San Pietro).
Grazie Ettore...Rugetor ha scritto:Complimenti Maurizio per la lunga e bella scarpinata![]()
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Come sempre impeccabili i tuoi reportage
Sì, c'era fatica ma sapevo che era l'ultima salita e fino lì avevo tenuto molto bene, ero stato attento a non scoppiare prima: dal Linzone in giù invece mi sono rilassato con la testa, per assurdo è stato più faticoso scendere ad Almenno di tutto quanto fatto prima...elio.biava ha scritto:Immagino quanta fatica, ricambiata dall'immensa gioia della conquista !moritz63 ha scritto:E' l'ora di merenda e me la godo...
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Il gentile signore con cui ho parlato mi ha detto che il Cai aveva provato a segnare il percorso che dal Colle di Berbenno prende la stradina pianeggiante a destra di quella che sale a Cornesei, ma anche lì c'erano stati problemi con i proprietari: sul palo della luce all'inizio delle due stradine si intuiscono ancora i segnavia Cai, ora completamente cancellati, sembrerebbe insomma che gli escursionisti purtroppo non siano tanto benvenuti in alcune zone… Proverò a contattare la sottosezione della Valle Imagna, se non altro per segnalare che la bollatura scendendo dalla Corna Marcia e in zona Berbenno è introvabile, se non addirittura cancellata: se avrò notizie farò sapere ...andrea.brembilla ha scritto:Grazie moritz per le esaurienti spiegazioni, davvero incredibile la storia di quei prati, non ne ero al corrente; quel che mi fa strano è che ci passano anche delle non competitive… Dovresti scrivere una mail al CAI sottosezione Valle Imagna, per vedere se hanno in mente una soluzione. Io sommessamente suggerisco che la collinetta la si potrebbe aggirare anche sul lato brembillese, sfruttando sentieri già esistenti e ricollegandosi al percorso del 571 in località Forcella di Berbenno, ma magari l'han già valutato... se scrivi poi prova ad aggiornarci se vuoi!