Lo scorso lunedì, approfitto di un giorno di ferie per “gustare” questo primo assaggio di autunno, con un’escursione fatta una quindicina di anni fa con la nebbia: i due sconosciuti “laghi gemelli” dei Laghi Gemelli. Si tratta del Laghetto della Paura e del Lago di Val Vegia. Laghetti minuscoli, ma specie il secondo, in una posizione indimenticabile. Per l’escursioni ad anello, sono partito dalle baite di Mezzeno, ma è fattibilissima partendo anche dal Rifugio Laghi Gemelli. L’itinerario è quasi sempre senza sentiero, o solo con esili tracce, con alcuni piccoli ometti. Necessaria buona visibilità (cartina tratta dal sito CAI Bergamo, evidenziato in arancio).
Partendo dal Passo di Mezzeno (2142 metri) ci si dirige in direzione nord/ovest verso la sella del Passo del Tonale (2276 metri), oltre il quale precipita la Valle Scura verso la Val Fondra. Oltre lo stretto valico un sentierino, in parte franato (attenzione), scende in diagonale a mezza costa, fino all’ampio Passo di Val Vegia (2164 metri), accanto al quale si trova l’omonimo laghetto, veramente stupendo.
Dal valico si scende per tracce in direzione nord (stare a sinistra, per non finire su salti o sulla pietraia, come successo a me, che non mi ricordavo bene il percorso) per poi piegare a destra fino a una baita (Baita Orobie, 2007 metri). Si prosegue più o meno in piano in direzione est, entrando in una valletta, fino a un cupo laghetto, dal nome più che appropriato: laghetto della Paura, 1973 metri. Proseguendo ancora verso est, superato un dosso, si raggiunge la riva dei Laghi Gemelli, a poca distanza dal rifugio, da cui tornare al Passo di Mezzeno.
Per la verità, se fatto in senso inverso, il percorso è più lineare, più logico e dall’orientamento più semplice.
