Ieri gita fuori porta al Monte pH, su ispirazione del report di Moritz63 di qualche tempo fa, con divertissement arrampicatorio al Torrino dell'Albenza, una ruga di calcare dolomitico compattissimo semi-nascosto nel versante SO dell'Albenza.
Prendo la via delle Cave di Quarzo all'ultimo tornante prima della Roncola, e parcheggio in corrispondenza del manufatto cementizio abbandonato della vecchia cava di quarzo. Continuando per la stradetta raggiungo in una mezz'oretta il Monte pH (Piacca).
Ma il Ginocchio geologico piu' famoso delle Alpi puo' attendere - mi giro verso Ovest (sinix) e cerco nel bosco ceduo quella ruga, una costola di calcare dolomitico compatto, che avevo adocchiato la settimana prima salendo all'Albenza da Colle Cedrino... si intravede a fatica...
ma zoomando qualcosa si distingue nel bosco ceduo, sara' proprio li' il Torrino?
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 11 marzo 2019, 17:21, modificato 1 volta in totale.
Dopo aver individuato un sentierino da capre che si diparte dalla baita piu' alta nel prato al colle pH-Albenza, ed averlo seguito mentre si inoltra solitario a mezzacosta nella betulleta prima, nel bosco ceduo poi, e su ripide balze roccio-ceduo-rovose alla fine, raggiungo la prima delle due nervature rocciose.
Mi aspettavo questa nervatura rocciosa, visto che dalla Cava ne avevo visto due di nervature parallele, ma non mi aspettavo di dover disarrampicarla per guadagnare la seconda nervatura, quella con il Torrino...
Una bella placca compatta da attraversare, sospesa su un salto verticale, che poi occorre disarrampicare...
Una bella fessuretta verticale, direi III grado bello esposto, anche se sono solo 5-6 metri... in compenso la roccia mi esalta, puro marmo, compattissima