Primavera: l'assolato Cancervo di Pianca e Cantiglio.
Il filo che unisce Pianca e Cantiglio si snoda sull'assolato versante sud del Cancervo, una mulattiera collega due luoghi che hanno vissuto una pagina severa di storia. La piccola Pianca ti conquista col suo panorama arioso e per i suoi stretti vicoli esenti da automobili, Cantiglio ti stringe il cuore con i rovi che stanno avvolgendo sempre più pascoli e ruderi: bastano le dita di una mano per contare le costruzioni che si salvano. Spiccano la colorata Baita Presanella e la bianca chiesetta di San Lucio, minacciata dalla baita adiacente che mostra evidenti segni di cedimento. Le creste del Cancervo sorvegliano un quadro che si completa con due stalle, un'altra baita ristrutturata, due santelle e il gioiellino di una bellissima fontana - abbeveratoio nascosta nel bosco appena sotto la chiesina. Cantiglio è tutto qui, il resto è crollato o fatiscente. Ci sono salito poco prima che quest'ultima vigorosa neve marzolina coprisse tutto di bianco e di silenzio, ma il silenzio l'ho trovato in abbondanza pure io: nonostante fosse una splendida domenica dal sapore primaverile lassù non ho incontrato nessuno, ero solo. Ora la primavera si è presa una pausa, poi tornerà: questa bella e soleggiata camminata costa pochissima fatica, Cantiglio non si offenderà se andrete a trovarlo quando rispunteranno i fiori, chissà che non sia ancor più bello andarci con la neve...
Pianca.
