Domenica sul Resegone, la giornata splendida era garanzia di affollamento sui mille sentieri che portano alla vetta: infatti sulla stradina-sentiero del Palio sopra Brumano gli escursionisti erano già numerosi di prima mattina, c'era tanta gente anche sul sentiero del Periplo, che ho percorso scollinando al di là del Passo del Palio fino alla Sorgente Forbesette. Ma quando proprio alla sorgente ho lasciato trafficato sentiero che gira attorno al Resegone per infilarmi su quello che sale in valle Caldera mi sono ritrovato solo soletto a camminare nel silenzio di questa ampia a suggestiva vallata che sorregge le Creste Nord, dal Pizzo Morterone alla Punta Cermenati: la sua posizione defilata e rivolta a nord me l'ha fatta trovare completamente in ombra, forse questo ha tenuto alla larga altri escursionisti, non i camosci che qui sono facilmente avvistabili. Ho ritrovato il sole una volta raggiunto il crinale che scende direttamente dalla Cermenati, e abbandonato nuovamente il sentiero per l'Azzoni ho preso direttamente la dorsale che sorvolando il grande canyon sommitale porta dritta alla croce di vetta, dove ho trovato in versione de luxe i consueti impagabili panorami: la vetta brulicava di gente, a mezzogiorno solo posti in piedi, ma io ero già lontano, girovagando sulle creste sud mi ero nel frattempo spostato fino a quella quotata 1849, compresa tra il Pizzo Daina e il Pizzo Brumano. Una deviazione molto panoramica, al ritorno verso l'Azzoni c'è stato anche un momento di preghiera davanti ad una piccola foto appena posata a ricordo di un ragazzo scomparso in quel punto solo pochi giorni prima: molto toccanti le parole incise sulla foto, che la luce calda del pomeriggio rendeva ancor più profonde. Un Resegone che mi ha dato tanto, in tutti i sensi.
Brumano, prendo la sterrata e poi il sentiero del Grande Faggio: ecco il Resegone, sono appena sopra Brumano, ma questi pascoli sono in territorio di Morterone, made in Lecco...
