Carona tris, eccomi per la terza volta in poco tempo tornare nella capitale brembana delle escursioni: pur essendo uno splendido sabato so già che su questo itinerario, a parte un breve tratto, sarà molto difficile incontrare qualcuno. Prima però approfitto della circostanza per completare l'esplorazione del paese, dopo Fiumenero punto lo sguardo su Porta, quindi soddisfatta la mia curiosità salgo nell'attico sciistico di Carona: in Valcarisole mi incammino sul periplo completo delle montagne che la coronano, una cavalcata integrale fra creste e dorsali che mi porta su 5 vette con anime diverse. Comincio con l'erboso Chierico che con un'altalena di roccette si trasforma nel Corno Stella, particolarmente bello questo tratto, la cresta si diverte a disegnare distinte piccole ma ripide elevazioni, cimette intermedie di balze erbose e roccette non difficili che costringono però ad un allegro su e giù aggiuntivo, cui segue il segmento più impegnativo: lo strappo conclusivo sulla cresta est che porta dritto in vetta al Corno Stella presenta qualche passaggino un po' pepato che costringe ad un uso più intensivo delle mani, la pendenza è notevole ma le difficoltà sono relativamente contenute, tanto che riesco a salire senza riporre i bastoncini, tuttavia questo tratto dell'escursione per natura del terreno è sicuramente adatto solo ad escursionisti esperti.
Il Corno Stella segna la fine delle "ostilità", è lo spartiacque dell'escursione, tutto ora diventa più facile: le erbose montagne russe di Montebello e del tecnologico Valgussera portano infine al micidiale strappo del più bucolico Vescovo, dove chiamo a raccolta le ultime energie rimaste, la stupenda vista che da lassù si apre verso Carona basta e avanza per ricaricare le pile ormai scariche. A parte il contesto poco idilliaco del Valgussera il resto dell'escursione è parecchio bello e merita sicuramente, solo in vetta al Corno Stella e in zona Terrazza Salomon ho trovato molti escursionisti, sul resto del tragitto praticamente nessuno, solo io e il vento. La Valcarisole è più famosa e apprezzata nella veste sciistica, ma anche questo girotondo di 5 vette in versione estiva è capace di regalare parecchio, una lunghissima cavalcata che disegna un perfetto giro ad anello in quota: escursione di grandi panorami e soddisfazione, ma anche di tanta tanta tanta fatica allo stato puro e cristallino, complessivamente le salite totalizzano 2000 metri abbondanti di dislivello, affrontabile quindi solo con debito allenamento.
( Quando sono arrivato a casa ho disfatto lo zaino, ho fatto il bagnetto, ho mangiato due bocconi....E poi sono andato in coma

Carona tris, Fiumenero: lascio la macchina qui e vado a fare un giretto fino a Porta, in cima al lago...
