Auguriamoci che vada presto in letargo e che nel frattempo qualcuno trovi la giusta soluzione, ma vi prego: non mandatelo via!

Se vado a leggere l'ordinanza bulgara del Parco in premessa, tra l'altro, leggo:L'Eco di Bergamo ha scritto: «Qui è un ambiente umano, non selvatico. L'orso ha diritto di vivere, ma le persone di più. È giusto quindi che venga portato nel suo habitat».
E così sembra pensarla anche il presidente del Parco Franco Grassi, impegnato in riunioni su riunioni per affrontare la situazione. «Abbiamo incaricato un esperto dell'Università di Pavia di monitorare gli spostamenti e segnalare i comportamenti da tenere – dice –. Ma se una convivenza non fosse possibile, allora sarebbe davvero il caso di prelevare l'animale e portarlo là dove è nato». La preoccupazione maggiore di Grassi è difendere gli allevatori, già danneggiati in questi mesi con lo sbranamento di pecore: «Per ora sono state risarcite 23-24 pecore, per 3.800 euro. Ma i danni pesano sulle attività locali».
...semplicemente divino..tra il sogno e la realtà..cllocate ha scritto:-Ricordati che gli animali dei boschi conoscono più dell’uomo il mistero della vita e della morte, ciao cllocate