Valle Brembana

Skiador ha scritto:Perche' il CAI, anziche' invitare per mezzo dei giornali i Carabinieri "al buonsenso" (= non sanzionare i ciaspolatori che risalgono le piste, almeno quelli cosidetti "prudenti"), non invita i suoi iscritti ad usare il vero buonsenso, disincintivando il perpretarsi di questa "moda" senza senso delle ciaspole sulle piste battute non solo per motivi di sicurezza ma anche per rispettare il senso e la tradizione delle ciaspole stesse? Credo che il CAI, che organizza corsi molto ben fatti e molto qualificati di tutti i tipi, abbia influenza sui fruitori della montagna anche per quanto concerne il corretto uso che si fa degli attrezzi, ciaspole comprese. L'intervista rilasciata all'Eco da parte del presidente del CAI di Piazza Brembana va nella direzione opposta..

Discorso delicato: tu auspichi un intervento educativo del CAI, ma se una persona arriva al punto che deve sentirsi dire da qualcun altro se è il caso che si metta le ciaspole o meno allora siamo messi male. Prima che una responsabilità "istituzionale" c'è una responsabilità personale: ma dov'è finito il buonsenso.? Sono d'accordo al 100% con te che lo spirito originario e vero delle ciaspole sia stato ampiamente travisato: a volte ai Piani dell'Avaro c'è una processione di ciaspolatori improvvisati che si sparpagliano sui vari percorsi che la neve ormai battutissima rende perfettamente percorribili anche con i tacchi a spillo..!! Stesso discorso anche per il percorso Artavaggio - Cazzaniga, solo per citare un altro classicissimo: non ha senso. Ironia a parte e andando oltre il caso specifico di Ceresola: c'è anche e soprattutto tantissimo opportunismo nell'usare piste battute dal gatto e perfettamente fresate, è meno faticoso e più comodo...Discorso che vale anche per tanti skialp: negli anni scorsi e pure l'altro ieri mi è capitato di incontrarne che risalivano la Pista del Bosco a Piazzatorre, mentre esiste una stradina totalmente separata e non battuta dal gatto che porta in quota. Se alla base c'è "ignoranza" (nel senso buono del termine) allora ci sono speranze e vale la pena educare, ma se alla base c'è l'opportunismo penso che qualsiasi azione educativa sia destinata a fallire.

Fabius ha scritto:è vero mi fanno proprio ridere ma credo sia una moda proprio e quindi proporrei di chiamarle non ciaspole ma "ciaspòde" per distinguerle appunto tra il fuori pista (original) e pista (pode=a piedi), che ne dite?

Propongo una variante: quelli fuori pista = Ciaspolatori. Quelli in pista = Ciaspistaioli.
Urka: questa parola la devo brevettare..!!

Lele93 ha scritto:A volta si usa la pista per avvicinamento. Ad esempio, quando ci sono le condizioni per andare in ciaspole fino al Lago Moro di Foppolo, è chiaro che fino al Montebello almeno in salita, uso le piste. Poi in discesa invece che la stradina battuta che scende alle Foppelle, posso anche passare dai prati che un tempo erano attraversati dalla pista che scendeva allo Skilift basso del Toro. Ma a volte le piste servono appunto per avvicinarsi a percorsi in fresca.

Se non ci fossero alternative potrei anche capire, ma tu stesso ne nomini una come percorso di discesa: non lo potresti usare anche in salita.? Si potrebbe anche stare tutto a sinistra delle seggiovie, mantenendosi un metro fuori dalle piste: anche quella sarebbe neve fresca o sbaglio.? Tu stesso ammetti come cosa normale salire fino al Montebello sfruttando le piste, il fatto è che fin dove possibile è più comodo usare la pista battuta e fresata, anche se percorsi alternativi non mancano: questo non è opportunismo.?

moritz63 ha scritto:

Fabius ha scritto:è vero mi fanno proprio ridere ma credo sia una moda proprio e quindi proporrei di chiamarle non ciaspole ma "ciaspòde" per distinguerle appunto tra il fuori pista (original) e pista (pode=a piedi), che ne dite?

Propongo una variante: quelli fuori pista = Ciaspolatori. Quelli in pista = Ciaspistaioli.
Urka: questa parola la devo brevettare..!!

Propongo invece di chiamarli per quello che sono:
quelli fuori pista = Ciaspolatori. Quelli in pista = BiiiP (mi autocensuro.. )

moritz63 ha scritto:[..] ma se alla base c'è l'opportunismo penso che qualsiasi azione educativa sia destinata a fallire.

Onde per cui sono d'accordo con le sanzioni a tutto spiano, credo sia purtroppo l'unico modo per ottenere qualcosa...altro che protestare sull'Eco contro chi sanziona!
Domenica ero a sciare a Piazzatorre, ho dovuto piu' volte tirare il freno a mano per la presenza di diversi gruppi e gruppuscoli di "Biiip" sulla pista del Bosco, che salivano e scendevano indisturbati. Esaltante trovarseli sulle strettoie ghiacciate dopo il ponte di ferro.. ma che bisogno c'e'?!? In questo caso esiste gia' una comoda variante fuori dalle piste, ma molti preferiscono comunque la pista. Sanzionare, sanzionare!!!!!

Ecco dove vanno finche' non li si sanziona con decisione (roba da matti, e' come infilarsi in galleria contromano a fari spenti..):

Mi permetto di mitigare i commenti "giustizialisti"...ragazzi non stiamo parlando di piste con gara di Coppa del Mondo-discesa libera in corso!! parliamone, ma...

elio.biava ha scritto:Mi permetto di mitigare i commenti "giustizialisti"...ragazzi non stiamo parlando di piste con gara di Coppa del Mondo-discesa libera in corso!! parliamone, ma...

Allora facciamo come sempre un po' all'italiana. Ci sono le leggi, ma chiudiamo un occhio qua..un occhio la' e alla fine continuera' ad essere anarchia assoluta! Per questo me l'ero presa con l'intervista del CAI sull'Eco. Non mi aspettavo che anche un ente "istituzionale" come il CAI arrivasse a protestare pubblicamente contro le giuste sanzioni emesse dalle autorita'. E' stata una caduta di stile, oltre che un invito indiretto a continuare ad infrangere la legge. Vedrete che prima o poi, se nulla cambia (in altre parole se non si insistera' con le sanzioni "a tutto spiano" senza tener conto del cosidetto "buonsenso" invocato dal CAI), qualche incidente dovuto alla presenza dei "BiiiP" salitori di piste accadra' (anche senza gare di Coppa del Mondo in corso...!), e solo allora (forse) ci sara' una marcia indietro del CAI rispetto al suddetto articolo a mio avviso del tutto irresponsabile. Insisto su questo punto, perche' sarebbe necessaria ora una presa di coscienza dell'errore (tutti possono sbagliare, o forse il CAI e' infallibile?!?) e un'ufficiale marcia indietro fatta prima che capiti l'incidente, con un invito altrettanto pubblico alle forze dell'ordine ad insistere con le sanzioni, senza eccezioni!

nerone: il giorno del report, lunedì scorso, la pista era regolarmente aperta.
E' lo stesso in cui roby66 ha girato il video che ti metto in link stazioni-ski-valle-brembana-f78/piazzat ... -2088.html