La Scuola in Valle Brembana???

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mad
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da mad »

è buffo, Nicola, perchè quello che tu dici delle lingue (noiose, ripetitive...) io lo pensavo, (e continuo ancora!!) della matematica e affini!! è proprio vero che il punto di vista e le opinioni sulle diverse discipline dipende proprio dalle inclinazioni e gusti personali. passo ore su testi di linguistica, mentre il calcolo delle medie mi mette in agitazione, e per fortuna esiste la calcolatrice!!!

a Fantasia: far coniugare qualche verbo non significa farlo all'infinito!!! certo che ci sono altre tipologie di esercizi, ma puoi applicarli solamente quando conosci il meccanismo, vale a dire alla SECONDA lezione sull'argomento, non dopo un'infinità di tempo. e ti assicuro che da lì in poi la mia inventiva si scatena, quindi non preoccuparti, so cosa faccio! credo che anche nelle altre discipline funzioni più o meno così, magari però con i piccolini: le tabelline prima di fare le moltiplicazioni "in colonna" (si chiamano ancora così??) o le espressioni, e così via...
l'esempio dei verbi mi è nato perchè stavo preparando il test sull'argomento. ti assicuro che la tipologia dei miei compiti è varia, così come le attività in classe. sono della scuola di pensiero che non tutti hanno le stesse attitudini, ma che tutti devono essere interessati, invogliati, coinvolti nelle lezioni, quindi spazio alla fantasia... (e a volte esagero pure!!!)
concordo in pieno con te sul concetto del comunicare con gli altri (è alla base del mio piano di lavoro, ed è l'elemento su cui più insisto, visto anche la disciplina che insegno) e sulla voglia di conoscere che sono alla base dello studio, ed è vero, molti li danno per scontati.

Francesca, tu hai trovato quello che sulla carta è la soluzione al male : il compito giusto per ciascun ragazzino. ma nella pratica non è sempre possibile farlo, perché:
a) gli insegnanti non conoscono a fondo tutti i ragazzini e le loro necessità, soprattutto al primo anno, e neppure in quelli successivi se essi stessi vengono da un' altra scuola, quindi serve tempo (almeno un paio di mesi)
b) mancano gli strumenti pratici su cui lavorare o organizzare una didattica differenziata, anche solo per i compiti(libri di testo inadeguati, magari non scelti dal docente, impossibilità di fare troppe fotocopie per integrare il materiale, accesso a strumenti informatici limitati a pochi alunni...)
c) si passano poche ore in classe con gli alunni. nel mio caso, e voglio citarlo solo come esempio, due ore settimanali a fronte di 200 alunni totali. nelle prime perdo più di cinque minuti a lezione ad assegnare i compiti, uguali per tutti (e non perchè sono tanti, attenzione, ma perchè i dubbi amletici: che biro devo usare? per quando sono? sono sul quaderno o sul libro? non ho più spazio su quella pagina perchè ho incollato la figurina, quindi che faccio? scrivo in corsivo o in stampato? profe, ho scritto giusto???assillano i poveri bimbi, che copiano i compiti dalla lavagna... immaginati ad assegnarli differenziati... (comunque mi hai invogliato a farlo: in base all'esito del test di oggi, compiti diversi per recuperare!!!)
d) a volte i compiti differenziati vengoni vissuti come premi o punizioni, quindi bisogna considerere anche la sfera emotiva dell'alunno.

come vedi i problemi sono tanti... come li risolviamo? per quanto mi riguarda con quello che tu hai detto in un altro intervento: con la comunicazione! chi meglio del genitore conosce il proprio figlio? parlarne con i docenti, senza accusare da una parte o dall'altra, ma per scambiarsi informazioni preziose, trovare la giusta via, il metodo di lavoro adatto, magari suggerendo al genitore come aiutare il figlio, come seguirlo.... è vero anche, tuttavia, che non tutti hanno la possibilità di assentarsi dal lavoro per incontrare i docenti, quindi....

questa è la mia opinione, personale, non mi pronuncio su grammatica, geografia, matematica o tecnologia...
francesca
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da francesca »

A volte non c'è neppure la volontà da parte del genitore di seguire il figlio....
I problemi sono tantissimi e in questo secondo me le scuole medie sono la cenerentola della pubblica istruzione italiana.
Le riforme sembrano non aver toccato questo triennio, mentre "dai miei tempi" sia le elementari che le superiori sono cambiate parecchio.

Io mi chiedo, nel mio piccolo, perché non si usino strumenti scolastici adeguati. Geografia si farebbe così bene con un computer!!!! E scienze.....???? Sai quante cose si possono fare con scienze...??? Certo mancano le risorse, la continuità didattica (perché rimanere almeno qualche anno in una stessa scuola ti dà il tempo di organizzarti) e forse, in qualche caso,anche la volontà. Vedi che le medie sono davvero la cenerentola della scuola? Certo che i problemi ci sono, quella delle medie è l'età in cui l'adulto perde il suo "primato" e il ragazzino comincia a contrastarlo con forza. Questo può avere varie sfumature e varie conseguenze, c'è chi risponde male, chi non fa i compiti e chi perde fiducia in sé stesso, e più la classe è numerosa e più i problemi aumentano...

Comunque, scusa se mi permetto, non credo che dare compiti differenziati possa essere un'idea, sarebbe meglio organizzare ore di recupero o copresenze (ovvio che non è possibile per tutte le materie), oppure dare qualche compito di meno lasciando ai genitori volenterosi lo spazio per aiutare i ragazzi, spazio che spesso non c'è. Probabilmente chi non studia non studia e basta, indipendentemente dalla quantità dei compiti a casa. Chi studia ma ha difficoltà magari con un po' meno compiti ha un po' di tempo in più per capire dov'è il problema.

Ti chiedo: ti risulta che aumentando i compiti il rendimento dei ragazzi migliori? Come madre ti rispondo di no, c'è un picco dopo il quale il rendimento cala. Picco non facilmente individuabile se non si ha chiaro "il monte compiti" che il ragazzino ha nell'arco della settimana.....
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fantasia
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Libri di testo inadeguati

Messaggio da fantasia »

libri di testo inadeguati: ma chi li sceglie?

i testi in genere vengono scelti dal docente che chiude l'anno, quindi in caso di trasferimento il nuovo docente può confermarli o al massimo sceglierli tra gli altri adottati nel circolo. In caso di trasferimento poi, il nuovo docente sceglie prima di conoscere la classe. Questo complica la vita normalmente, ma la rende davvero difficile nel passaggio da un ciclo all'altro.

perchè le fotocopie sono così odiate?
capisco se uno è un editore, meno libri venduti meno guadagno.

ma negli altri casi?
mad non ti conosco, quindi non mi sono mai permessa di pensare che tu non fossi un'insegnante scrupolosa, attenta ai tuoi ragazzi ed impegnata a fare il meglio.
mad
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da mad »

le fotocopie non sono odiate: costano. nelle scuole dove ho lavorato finora ogni docente ne ha a disposizione un numero limitato, e ogni volta che ne fa richiesta viene scrupolosamente annotato il numero di copie effettuate. e ne parlavo solo nell'ipotesi di integrare il libro di testo per un eventuale lavoro di recupero, non come prassi. il libro deve essere lo strumento di base, assolutamente.
LA DIDATTICA NON SI BLOCCA PER DELLE FOTOCOPIE MANCATE:per insegnare basta un alunno e un insegnante.

circa il libro di testo, lo sceglie il docente a fine anno in previsione di una classe che non conosce, perchè ancora non esiste, quindi potrebbe sbagliare perchè si basa su livelli ipoteticamente troppo alti, quindi il libro risulterà difficile, oppure troppo bassi, quindi essere troppo facile. IO NON HO INCOLPATO NESSUN DOCENTE!!! nessuno ha la sfera di cristallo, e tutti possono sbagliare. I DOCENTI NON SONO PERFETTI, ANZI... alle medie non funziona proprio come dice Fantasia: devi tenere il libro che trovi in adozione almeno per tre anni, i trasferimenti e i cambi di docenti non contano. inoltre, è solo con l'uso che ne testi la reale efficacia, io stessa mi sono pentita del libro che avevo adottato personalmente..
e poi il manuale è un po' come un paio di scarpe: uno stesso libro può "calzare" perfettamente col metodo di uno, ma essere "stretto" o "largo" per un altro. però se hai solo queste scarpe scelte da un altro, te le devi far andar bene comunque, al massimo cerchi di allargarle o accorciarle in punta (con le fotocopie, o gessetto e lavagna e fantasia!)

spiegare o insegnare "a parole"? concordo in pieno! infatti lo faccio sempre! non pensavo si potesse farlo in altro modo..

accesso agli strumenti informatici? sono strumenti utili per esercitarsi a casa, e ne parlavo sempre nell'ottica di un percorso individualizzato. non sono indispensabili, ma alternativi, per "attivare le diverse intelligenze" (è una delle parolone delle nuove indicazioni della scuola della riforma, che finora lasciano il tempo che trovano...). per imparare basta libro, quaderno, e nel mio caso, cassetta o Cd. MA BISOGNA USARLI ANCHE A CASA.

L'80% non sa scrivere un tema in prima media? lo si insegna, ci si esercita in classe e a casa. se qualcuno non te lo ha insegnato prima lo impari adesso! MA SI LASCIA AL DOCENTE IL TEMPO DI INSEGNARLO. perchè, e torniamo all'esempio del tubo e dell'idraulico, tu giudichi il lavoro svolto alla fine, quando girando il rubinetto vedi se l'acqua scende o se perde, e non mentre l'individuo è affaccendato a stringere, sostituire, saldare (o qualsiasi altra cosa faccia un idraulico). allo stesso modo aspetta di vedere il risultato del professore a fine anno. in questo momento dell'anno stiamo ancora avvitando il rubinetto!
E' GIUSTO E LECITO VALUTARE I DOCENTI, MA COSI' COME NOI VALUTIAMO ALLA FINE DEL QUADRIMESTRE E PROMUOVIAMO E BOCCIAMO A FINE ANNO, GRADIREI ESSERE VALUTATA ALLO STESSO PERIODO, O QUANTOMENO A LAVORO CONCLUSO. (a giugno, dopo un anno, due, o alla fine della terza, se ho la fortuna di avere la continuità della sede o della classe).
e allora sì che si giudica: RIPETO, I DOCENTI NON SONO UNA CATEGORIA DI PERFETTI, ANZI.
da alunna ne ho incontrato alcuni scadenti,da insegnante non mi permetto di esprimere giudizi sui colleghi, sui docenti della primaria che hanno seguito prima i miei attuali alunni o delle superiori che stanno lavorando con persone che conosco bene. esprimo giudizi solo su me stessa, e so che devo imparare ancora molto e "limare" il mio metodo.

infine a Francesca: siamo la Cenerentola, hai ragione. e lo siamo in un sistema, quello scolastico, che è a sua volta l'ultima ruota del carro per investimenti e importanza a livello nazionale e politico. purtroppo nella maggior parte dei casi le ore di recupero non ci sono, e si potrebbe supplire con del lavoro mirato da svolgere a casa per recuperare. sono idee, ipotesi, soluzioni da sperimentare.
e hai ragione. con l'aumentare dei compiti il rendimento dei ragazzi spesso non migliora. MA IO NON PARLO DI AUMENTARE, BENSI' DI SVOLGERE SERIAMENTE QUELLI ASSEGNATI DAGLI INSEGNANTI, che come hai detto tu in un tuo intervento NON SONO PAZZI SCATENATI, sanno quello che fanno, e se assegnano un lavoro, ci sarà un motivo. (sai, poi li dobbiamo anche correggere, quindi tendiamo a non strafare, perchè altrimenti tutta la lezione finisce lì).
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N.C.
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da N.C. »

A proposito dei libri di teso....
... sarebbe bello dare anche i professori delle superiori (solo chi se lo sente logicamente) la possibilità di adottare quei testi che all'università chiamano comunemente "dispense".
Molti professori universitari infatti adottano questi libri, perchè alla fine sono libri, fatti da loro che hanno numerosissimi vantaggi, tra cui:
1. costano molto meno dei libri (perchè non essendoci l'editore si taglia una fetta del costo);
2. sono aggiornati molto frequentemente (ogni anno circa ci sono aggiornamenti);
3. sono direttamente attinenti al programma affrontato in aula (quindi non dispersivi).

Alcuni dei miei corsi sono appunto su dispense e posso dire che sono talvolta molto più chiare e pratiche dei libri in commercio.

Poi per quanto riguarda gli aggiornamenti si ha maggiore flessibilità: capitava infatti che alle superiori numerosi nostri libri erano veramente moooooolto datati (con copyright degli anni 60) e quando domandavamo ai professori ci rispondevano che non cerano libri in commercio di quella materia più aggiornati.

E in fine se uno vuole approfondire un dato argomento trova in fondo ad ogni capitolo la bibliografia, così se interessato sa dove andare a trovare gli approfondimenti.
Nicola
mad
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da mad »

personalmente ci farei la firma! ma credo che le case editrici non sarebbero molto contente, e sono una lobby influente del mondo della scuola...
Gilo
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da Gilo »

Ma per voi genitori l'unica soddisfazione che può darvi un figlio è la scuola? Ho visto centinaia di genitori il cui unico assillo era che il loro figlio andasse bene a scuola, che imparasse e si applicasse, ma perchè i figli devono essere strumentalizzati dai genitori che cercano in loro una realizzazione personale?! Molta gente scartata e derisa nella scuola ora occupa posizioni importanti, non sempre la scuola è la base per realizzarsi nella vita; e soprattutto non insegna la vita, io preferirei che mio figlio piuttosto che studiare un'ora in più passasse quel tempo a fare altre attività che possano insegnarli ciò che sui libri di testo non è scritto. La scuola non forma in pieno la cultura di un uomo, conosco gente che per lavoro fa l'imbianchino o il muratore o il boscaiolo (diploma di terza media) che hanno una cultura superiore rispetto a molte persone che appendono il loro diploma ovunque, facendo sfoggio del loro sapere, che resta però solo sulla carta. introduco un altro argomento: le ore di ed. fisica sono banali perchè sono fatte a livello bassissimo, andrebbero abolite per lasciar spazio allo sport al di fuori della scuola, e andrebbe appunto premiato chi lo pratica.
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fantasia
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da fantasia »

visto che il tema della discussione è la scuola, mi sembra normale che di essa si parli. sicuramente non è l'unica agenzia che contribuisce alla crescita culturale di un individuo, ma ne è una parte importante. visto poi che fino ad una certa età è anche obbligatoria, meglio che sia "fatta" bene, no? credo che la vita possa essere insegnata solo dalla vita, la scuola dovrebbe dare alcuni degli strumenti necessari per affrontarla.

dispense: e se sono scritte dallo stesso insegnante che non capisco quando parla?
nel mio circolo da parecchi anni usiamo i testi alternativi, quindi ogni insegnante dispone di una pluralità di libri da usare.
forse è un metodo che richiede un po' di tempo e di impegno, ma permette di adattare meglio la programmazione.
sul fatto di premiare chi pratica uno sport, farei tanti ma tanti distinguo:prima di tutto, perchè discriminare chi per vari motivi, fisici, ma anche di indole, non pratica sport?
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president
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Re: La scuola in valle brembana???

Messaggio da president »

Cercherò di rispondere a tutti perchè ognuno dice delle cose giuste.

Parto da N.C., le dispense sono utilissime, alcune fatte veramente bene, costano poco(a Dalmine 350 pagine rilegate 15 euro)e coprono le eventuali omissioni dei docenti durante le spiegazioni.
Fantasia però sostiene una cosa giusta, cioè che non tutti i professori hanno le capacità per farle(le dispense), anche all'università non tutti i professori le fanno perchè non le ritengono utili o non hanno voglia.

I Libri di testo e rispondo sia a MAd che servente, vengono per forza di cose scelti dai professori precedenti, perchè se si aspettasse settembre, le librerie non riuscirebbero a fornire così tanti libri nel giro di un solo mese(il rischio è quello di non avere i libri a Novembre).

Mi permetto di tirare le orecchie a quei docenti(sono numerosi)che non usano quasi mai i testi scolastici. Ricordo inoltre che i libri di testo costano dai 10 euro fino ai 50/60 euro (parlo di superiori, all'università ci sono testi che costano anche 200/300 euro). Se si considera il costo totale cioè di 12/13 libri viene fuori una spesa che raramente scende sotto i 200 euro.
Per questo motivo è opportuno che quello che viene fatto comprare venga utilizzato.

Tornando alle dispense, credo che almeno nelle materie tecniche( topografia,costruzioni, sistemi, economia aziendale etc) la strada sia praticabile.
Per italiano, storia,latino etc. la vedo più difficile.

Per l'abolizione di ed.Fisica......e così rispondo anche a Gilo......abolita subito per fare spazio a numerose altre attività.......(guardate quello che fanno in Francia)
VBCC LOGIstar
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