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Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:15
da Subiot
Altre “ravanate”

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:15
da Subiot
Questo è un rivoltamento effettuato in mezzo al prato: la “sfacciataggine” del suide è ormai palese

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:15
da Subiot
Altra buca in mezzo al prato ….

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:15
da Subiot
Anche qui la stessa storia …

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:16
da Subiot
Qui siamo in prossimità dei Prati Parini, 500 metri più a valle, in zona “teleferica”

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:16
da Subiot
Il proprietario del prato, padre di un Operatore Faunistico Volontario, alla vista di queste buche è caduto nello sconforto più nero…..
Parla già di istituire delle taglie sulla testa dei cinghiali….
Ha esortato il figlio a lasciar perdere il taglio del fieno e a darsi da fare per “rendere innocui” i cinghiali che non gli stanno assolutamente in simpatia…..

Re: Cinghiale Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:16
da Subiot
Altra consistente area di rivoltamento ….
PS :il gruppo di operatori Faunistici Volontari il giorno 08 giugno , motivato dalla situazione venutasi a creare, è intervenuto con successo ed alle 21.45 ha abbattuto un maschio dell’età di circa 12 mesi e del ragguardevole peso di 42 kg (peso animale pieno).
Se il direttivo del Parco dei Colli rende più snella la procedura di intervento sicuramente i danni verranno limitati.
Provincia, superpiano contro i cinghiali
Inviato: martedì 14 giugno 2011, 11:54
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo, di Benedetta Ravizza
Provincia, superpiano contro i cinghiali
Un superpiano contro il cinghiale, è quello approvato ieri dalla Giunta provinciale. Con il potenziamento delle squadre abilitate (e la creazione di una task force provinciale), l'estensione delle autorizzazioni, l'aumento dei comuni dove la specie è abbattibile e più poteri agli agricoltori danneggiati. Nessun accanimento, precisano da via Tasso, ma un nuovo regolamento per mantenere il «problema» sotto il livello di guardia, cercando un equilibrio tra le esigenze dei cacciatori, dei coltivatori diretti, degli amministratori locali e dei cittadini. Già, perché negli ultimi tempi attorno all'animale selvatico che spopola dalle montagne alle colline si è creato un vero e proprio allarme che, diciamolo, ogni tanto ha rasentato pure la psicosi. Ora l'assessore provinciale alla Caccia Alessandro Cottini, dopo aver sentito tutte le campane e studiato le soluzioni migliori, presenta le misure «per ridurre i danni, che hanno portato a una crescita esponenziale dei risarcimenti (+600%), rispondere alle richieste delle amministrazioni pubbliche, degli agricoltori e del mondo venatorio, garantendo la sicurezza dei cittadini».
Le squadre
Le modifiche principali del regolamento provinciale riguardano il capitolo delle squadre di selecontrollori (ovvero le doppiette «patentate»). Le squadre verranno portate da 6 a 12 (minimo) e potranno intervenire anche in periodo non di caccia. Raddoppierà anche il numero di cinghialai (circa 250 in più), con il nuovo corso di abilitazione ai nastri di partenza. Verrà aperta la caccia di selezione (praticabile cioè dal singolo con abilitazione e non solo in battuta) e non ci sarà più l'obbligo di turnazione delle squadre. A quelle già attive nelle dodici aree geografiche della provincia, se ne aggiungerà una sovraccomunale di pronto intervento (che potrà quindi intervenire laddove la squadra locale sarà in difficoltà), con un massimo di 30 elementi. Via libera anche alla battuta notturna da altana e con faro per gli operatori faunistici autorizzati.
Gli agricoltori e i Comuni
Ma, come si diceva, un ruolo più attivo nel contenimento del cinghiale d'ora in poi lo avranno anche i coltivatori diretti, i più danneggiati dall'aumento incontrollato del numero dei capi. I proprietari e conduttori dei fondi, se in possesso di licenza di caccia e previo comunicazione alla polizia provinciale, potranno abbattere l'animale se «colto in flagrante», e tenerselo a titolo risarcitorio; gli agricoltori, inoltre, potranno porre chiusini e trappole a difesa delle loro proprietà. Si allargano anche i confini geografici, dove è possibile abbattere il cinghiale, con l'inserimento di nuovi Comuni. Si tratta di Strozza, Capizzone, Ubiale Clanezzo, Berbenno, Brembilla, Zogno, Sedrina e, ancora, Ranica, Ponteranica, Torre Boldone, Sorisole e Bergamo (con la conferma della squadra del Parco dei Colli). Cambierà anche il metodo del censimento, con l'applicazione di un nuovo sistema di calcolo, non più basato sulla conta degli esemplari in aree campione, bensì su una ricostruzione «a posteriori» della popolazione, a partire da età e genere degli esemplari abbattuti (metodo induttivo). Nella Bergamasca si ipotizzerebbero circa 1.200 capi.
Caccia al cinghiale - Martedì 28 Giugno 2011 incontro a Sedr
Inviato: domenica 26 giugno 2011, 7:15
da IW2LBR
Caccia al cinghiale - Martedì 28 Giugno 2011 incontro a Sedrina
Martedì, alle 20,30, nella sala consiliare di Sedrina, si terrà un incontro tra cacciatori di cinghiali per organizzare l’attività di caccia al cinghiale che la Provincia di Bergamo ha autorizzato in forma organizzata nei territori della bassa Valle Brembana e nella bassa Valle Imagna. Sarà presente l’assessore
provinciale alla Caccia Alessandro Cottini.