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M13: bocconi avvelenati per l’orso di facebook
Inviato: sabato 10 novembre 2012, 5:45
da IW2LBR
Info insubria
M13: bocconi avvelenati per l’orso di facebook
Potrebbe essere l’orso M13 il destinatario dei due bocconi di carne farciti con veleno per topi ritrovati nelle scorse ore in Val Poschiavo dove il plantigrado sembra ormai deciso a rimanere. M13 dalla sua pagina di facebook sembra far buon viso a cattivo gioco e continua le sue scorribande in valle. Due bocconi farciti con veleno per topi sono stati ritrovati nelle scorse ore in Val Poschiavo e potrebbero essere stati destinati all’orso M13 che ormai da mesi ha scelto di vivere in questa valle del Canton Grigioni. La polizia avrebbe già ascoltato un sospettato. Che l’orso non fosse graditissimo in Val Poschiavo ormai è assodato. Le sue scorribande anche nei pressi delle abitazioni e delle scuole preoccupano un po’ gli abitanti della regione. Ma M13 non è considerato un orso pericoloso, nemmeno problematico. Semplicemente è un plantigrado non intimorito dalla presenza umana, scientificamente parlando. Per altro l’orso continua indisturbato a vivere la sua quotidianità, come lui stesso scrive nella sua pagine di facebook…già perchè l’orso ha aperto un profilo sul social network dal quale si rivolge agli amici.
E l’animale è un vero protagonista della vita poschiavina tanto che stasera alle 21 a Brusio è in agenda l’Emme Tredici Party caratterizzato da una raccolta fondi a favore dell’associazione “Agricoltori di Poschiavo” destinata a coprire il costo dei danni provocati dall’orso e non riconosciuti da Assicurazioni, Comuni, Cantone e Confederazione. In particolare saranno presentati alcuni gadget ufficiali di M13, orso spericolato il cui letargo, semmai arrivasse, potrebbe forse dare un po’ di tregua ai valposchiavini.
Orso a caccia di prede tre le abitazioni di Rocca di Botte
Inviato: lunedì 12 novembre 2012, 12:30
da IW2LBR
dal quotidiano Marsicalive
Orso a caccia di prede tre le abitazioni di Rocca di Botte, paura per i residenti
Rocca di Botte. Si aggira tra le case e i pollai. Qualcuno lo ha visto, altri ne hanno solo sentito parlare. E’ il nuovo ospite di Rocca di Botte. Un orso di media età, secondo gli esperti, che negli ultimi giorni ha fatto razzia di galline e selvaggina. Anche per gli animali le stagioni non sono più le stesse. Da sempre, infatti, si sa che questo è il periodo in cui l’orso va in letargo per poi risvegliarsi a primavera. Invece da qualche giorno gli abitanti di Rocca di Botte lo vedono spuntare una volta da un pollaio, un’altra da una stalla e un’altra ancora dalla montagna da dove scende per arrivare in paese. A spingere l’orso ad incamminarsi dalle vallate dei Monti Simbruini alle stradine di Rocca è la fame. Gli animali, infatti, hanno sempre più difficoltà a trovare il cibo tra le montagne e per questo, come accade nei paesi del Parco nazionale d’Abruzzo, arrivano a valle e divorano quello che trovano. “E’ riuscito ad entrare nel mio pollaio rompendo la rete di protezione”, ha raccontato un anziano del posto, “ha mangiato parte delle galline e le restanti le ha uccise e lasciate a terra”. Archiviato l’iniziale stupore ora i residenti cominciano ad avere paura degli incontri ravvicinati con l’orso e chiedono l’intervento delle autorità per allontanare l’ospite.
Bulgaria vieta la caccia all'orso bruno
Inviato: giovedì 15 novembre 2012, 3:50
da IW2LBR
dal Coriere della Sera
Bulgaria vieta la caccia all'orso bruno
SOFIA - Il governo di Sofia ha deciso oggi di abolire completamente la caccia all'orso bruno in Bulgaria. A tale scopo l'esecutivo ha proposto un emendamento alla legge sulla caccia e la protezione degli animali selvatici, in conformita' alla direttiva Habitat della Ue. Nel giugno scorso la Commissione europea aveva stabilito che il paese violava la direttiva. La caccia all'orso era stata liberalizzata dopo che nel 2010 un orso bruno aveva ucciso in un bosco un uomo di 65 anni.
Cuccioli d’orso avvistati lungo la regionale 464
Inviato: giovedì 15 novembre 2012, 3:57
da IW2LBR
dal Messaggero Veneto
Cuccioli d’orso avvistati lungo la regionale 464
FANNA. Nuovo avvistamento di plantigradi nel Maniaghese: stavolta si tratterebbe di due cuccioli di orso, che, ieri mattina, pare fossero alle prese con una carcassa di capriolo, lungo la strada regionale 464, che da Maniago conduce a Spilimbergo, tra il locale Edelweiss e la Cementizillo di Fanna. A segnalare la presenza dei piccoli plantigradi sono stati due automobilisti e un autotrasportatore che stavano transitando lungo l’asse viario. I cuccioli, di solito, non si muovono da soli, ma sono accompagnati da un esemplare femmina, di cui, però, non è stata rilevata la presenza, come invece era accaduto lo scorso agosto a Redona, nel comune di Tramonti di Sopra.
Nel corso della giornata di ieri, sono stati effettuati sopralluoghi da parte degli uomini della guardia forestale e dei vigili del fuoco, che hanno perlustrato accuratamente le zone circostanti al luogo dell’avvistamento, al fine di trovare le tracce inconfondibili del passaggio dei plantigradi, ovvero le orme. Si tratta di capire se gli orsi siano scesi a valle dai monti del Maniaghese, dove la loro presenza è stata segnalata più volte nei mesi scorsi, dal monte Jouf, dove un esemplare ha sbranato alcune pecore e capre dell’allevamento di Doriano Mazzoli, al San Lorenzo, in comune di Fanna, e al Fara, in comune di Andreis. Quello di ieri sarebbe, però, il primo caso in cui un orso ha raggiunto una zona tanto a valle e vicina ai centri abitati: gli avvistamenti in zone pianeggianti sono, infatti, molto rare. Stando a quanto dichiarato dagli esperti, i plantigradi sarebbero scesi così in basso per effettuare provviste in vista dell’imminente letargo, cui mancano pochi giorni: il maltempo avrebbe, infatti, impedito loro di racimolare il cibo a quote più elevate, dove sono soliti muoversi. Gli orsi avrebbero, quindi, seguito le impronte lasciate dai caprioli e sarebbero arrivati nei boschi e prati che costeggiano la strada regionale 464. Le modalità con cui è stato sbranato il capriolo, però, sollevano un grosso interrogativo negli esperti: dall’esame della carcassa non è possibile confermare con sicurezza che a sbranarlo siano stati plantigradi, ma l’animale potrebbe essere stato oggetto di predazione da parte di un altro esemplare che domina il territorio, ovvero il cinghiale.
Soltanto una volta effettuato il ritrovamento di impronte delle zampe dei plantigradi, operazione resa molto difficile dalle abbondanti piogge di questi giorni, nonché di reperti oggettivi, come escrementi e pelo, la cui analisi mitocondriale dà anche la mappatura genetica e il nome dell’esemplare, sarà possibile affermare con certezza che quelli avvistati dagli automobilisti sono proprio due cuccioli di orso.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 15 novembre 2012, 18:46
da claudio valce
DA MONTAGNA TV.
Svizzera, l'orso M13 entra in una cascina della Valposchiavo
15 novembre 2012 - 11:21 | Autore: Pamela Calufetti
POSCHIAVO, Svizzera — Sembra proprio che il letargo dell’orso M13 debba aspettare ancora. Nei giorni scorsi, il plantigrado ha di nuovo fatto parlare di sè per essere riuscito ad entrare in una cascina della Valposchiavo rompendo un vetro. Numerosi i danni sia all’interno che all’esterno della struttura che fortunatamente era disabitata al momento dell’”irruzione”. bvSecondo la stampa svizzera, i guardacaccia avevano notato che da qualche giorno M13 non si spostava da Monte Ross, una località ai piedi del Sassalbo dove l’animale trascorre spesso le sue giornate da quando si è spostato nel Canton dei Grigioni. Le autorità martedì si sono quindi recate sul posto e, giunte ad un gruppo di cascine poste a circa 1700 metri di quota, hanno notato alcuni danni nel piazzale. Dopo una perlustrazione più accurata si sono resi conto che l’orso aveva rotto il vetro di una cascina e vi si era introdotto, probabilmente attratto dai generi alimentari stipati all’interno. Fortunatamente in quel momento tutte le abitazioni erano disabitate. Su iniziativa del Cantone è stato organizzato domani pomeriggio un nuovo incontro a Poschiavo per discutere la presenza di M13 nella valle. La riunione si terrà a porte chiuse e vedrà presenti le autorità dei comuni interessati – Poschiavo e Brusio – i rappresentanti di Agricoltura e Apicoltura e dei lavori locali alla presenza del Consigliere di Stato e del capo della sezione caccia, pesca e biodiversità forestale dell’Ufficio federale dell’ambiente.
Orso si improvvisa topo di appartamento
Inviato: venerdì 16 novembre 2012, 17:20
da IW2LBR
dalla Voce d'Italia
Orso si improvvisa topo di appartamento
M13 e' entrato in una cascina e ha fatto razzia
Trento - L'orso trentino M13, gia' noto alle cronache, si è improvvisato topo di appartamento. In Val Poschiavo, nel cantone svizzero dei Grigioni, l'enorme animale e' entrato in una cascina, abitata solo nel fine settimana, e ha fatto razzia di patate, mettendo a soqquadro la casa. M13,c he da mesi si muove a cavallo del confine tra Svizzera, Austria e Italia è approdato nuovamente nella Svizzera italiana, dopo aver esplorato in notturna il centro di Tirano. I guardiani della selvaggina grigionesi l'avevano già avvistato nei giorni scorsi in alta quota mentre divorava una pecora. M13 in questi mesi ne ha passate un po’ di tutti i colori. Fra le varie disavventure la peggiore è sicuramente legata all’investimento da parte di un treno della ferrovia retica di cui è stato vittima un paio di mesi fa. Una brutta botta, ma nulla più, tanto che l’orso, un esemplare maschio di due anni si è velocemente ripreso. In quell’occasione si era rotto il radio collare satellitare che consentiva di seguirne i movimenti e che gli è stato riattivato solo alcune settimane fa. Dopo l’incidente, l’animale era tornato in Italia per riapparire il 24 giugno sul passo dello Julier e pochi giorni dopo in Valle Monastero.
M13 non sembra aver voglia di andare in letargo.
L'ispettore di caccia elvetico Reinhard Schnidrig e' atteso oggi in valle per valutare la situazione. Sulla pagina Facebook ''Emme Tredici'' gli amici dell'orso gli lanciano l'appello di scappare lontano.
M13 è diventato un "orso problematico
Inviato: sabato 17 novembre 2012, 13:35
da IW2LBR
da Ticino News
M13 è diventato un "orso problematico"
L'animale è sempre più difficile da gestire e non è escluso un abbattimento futuro
L'orso M13, divenuto troppo intraprendente, rischia la vita. È quanto emerso oggi in un incontro in Valposchiavo (GR) tra il capo della sezione Caccia, pesca, biodiversità forestale dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) Reinhard Schnidrig, i rappresentanti delle autorità grigionesi e la popolazione. Più passa il tempo, più l'animale si comporta "male", e non è escluso che ne venga in futuro autorizzato l'abbattimento. "Finora non si era mai mostrato aggressivo nei confronti dell'uomo, anche se il suo comportamento richiedeva un'attenzione particolare da parte nostra", afferma Schnidrig in un'intervista pubblicata oggi sul sito internet dell'UFAM. "Ora manifesta sempre meno paura. Ciò lo rende un orso problematico."
Ora è necessario tenere d'occhio il rischio in termini di sicurezza. Il fatto che l'orso è munito di un trasmettitore GPS è d'aiuto. "Siamo in contatto permanente con le autorità grigionesi e rivalutiamo costantemente la situazione sulla base dei fatti", spiega Schnidrig. Questi non esclude che il predatore possa un giorno essere ucciso: "Un orso problematico può in effetti diventare in breve tempo un pericolo per la sicurezza dell'uomo. In tal caso, l'unica soluzione consiste nell'abbattere l'animale". Secondo Schnidrig le autorità poschiavine e la popolazione "hanno esitato un po' troppo prima di adottare misure preventive quali la protezione del bestiame minuto e degli alveari e l'impiego di contenitori per la spazzatura a prova di orso". Ciò sebbene l'UFAM e il Cantone abbiano illustrato nel dettaglio il comportamento che le regioni dovrebbero adottare in caso di presenza di un plantigrado. Schnidrig ammette che è difficile gestire un orso così curioso e poco timido come si è dimostrato M13 fin dalle sue prime apparizioni. "Ciò non toglie che la Valposchiavo deve in linea di principio prepararsi anche all'arrivo di altri orsi e adottare le necessarie misure nell'ambito della prevenzione dei danni", sottolinea l'esperto dell'UFAM, ricordando che "le misure proposte sono già ben applicate nella Val Monastero (GR)".
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: sabato 17 novembre 2012, 18:38
da passovalcava
Possibile che un orso appena entra in Svizzera viene ammazzato, possibile che non ci sia un altra soluzione riportarlo in Trentino no? nel 2000 accadono ancora queste cose mi sembra davvero incredibile. Mettetelo in uno zoo piuttosto che ucciderlo, ma purtroppo dicono abbia le ore contate. ecco la petizione per salvargli la vita.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: sabato 17 novembre 2012, 22:20
da elio.biava
passovalcava ha scritto:Possibile che un orso appena entra in Svizzera viene ammazzato, possibile che non ci sia un altra soluzione riportarlo in Trentino no?
nel 2000 accadono ancora queste cose mi sembra davvero incredibile. Mettetelo in uno zoo piuttosto che ucciderlo, ma purtroppo dicono abbia le ore contate. ecco la petizione per salvargli la vita.
ma allora non l'hai ancora capita che gli svizzeri hanno già provato a spostarlo!!... (solo che lui torna

) si in trentino!... però nel cortile di chi ha messo in piedi questo progetto scellerato. Io firmerei solo per avere la certezza che altri progetti simili non passino sopra le teste della gente a loro insaputa.